MBA: conoscere le migliori business school per
una scelta ideale
L'analisi e i suggerimenti di Nunzio
Quacquarelli, fondatore e managing director di QS Ltd, intervistato da
Eccellere in occasione della tredicesima edizione del QS World MBA Tour.
di Elisa
Scarcella
Conseguire un Master si mostra sempre più come una preziosa opportunità
per chi, appena laureato o occupato già da qualche tempo, vuole compiere
un salto di qualità, sia in termini di miglioramento ed aggiornamento
del proprio livello di formazione, sia al fine di un avanzamento di
carriera.
In particolare gli MBA (Master in Business Administration), tra le fonti
preferite dalle imprese per reperire i migliori talenti da inserire nel
proprio organico, si confermano i master i più popolari al mondo grazie ad
un insegnamento pragmatico pensato soprattutto per persone con una buona
esperienza lavorativa, a cui viene offerto un ampio spettro di discipline
(marketing, finanza, strategia, organizzazione, materie giuridiche).
L’offerta di MBA nel mondo è davvero molto ampia, i costi da sostenere sono
mediamente alti (spesso superiori ai 50.000 euro), lunga la loro durata (mediamente
2 anni fino a un massimo di 5), numerose e difficili le prove da superare
per accedervi, in un contesto dove la competizione è altissima.
Gli MBA hanno le loro radici in Francia con la creazione nel 1819 della
Escp-Eap (tuttora tra le business school più accreditate) e si sono poi
consolidati nelle principali città statunitensi, stabilendo un primato da
sempre imbattuto, tanto da attirare talenti da tutto il mondo, grazie alla
capacità di offrire corsi di qualità, efficaci, multidisciplinari, mirati al
placement, all’innovazione e all’internazionalizzazione. Ai vertici della
classifica prodotta ogni anno dal Financial Times, la più accreditata al
mondo, vediamo una massiccia presenza proprio degli USA, che nel 2007
occupano 4 tra le prime 5 posizioni (nell’ordine: Università della
Pennsylvania - Wharton, Columbia Business School, Stanford, Harvard, London
Business School; l’Italia è presente al 42 posto con la Sda Bocconi).
Una preziosa opportunità per conoscere direttamente queste e molte altre
prestigiose business school ed orientarsi con maggiore facilità tra la
scelta degli MBA proposti è rappresentata dal
QS World MBA Tour, la
più grande fiera mondiale di corsi MBA, che farà tappa in Italia a Milano il
15 Ottobre 2007.
Promotore dell’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, è Nunzio
Quacquarelli, fondatore e managing director di QS Quacquarelli Symonds Ltd,
che sarà a disposizione per incontrare i giovani talenti italiani
interessati ad investire nella propria carriera e formazione.
Dott. Quacquarelli, può illustrarci in breve in cosa consiste l’evento
e quali servizi offre ai partecipanti?
Nunzio Quacquarelli
Fondatore e Managing Director di QS Ltd |
Il QS World MBA Tour visita 65 città in 33 Paesi del mondo, con la
partecipazione di oltre 390 business school, incluse 27 delle top 30
americane e tutte le top europee. Il Tour offre ai visitatori, che nel 2006
sono stati oltre 70.000, la possibilità di incontrare face-to-face e
confrontare le più prestigiose scuole del mondo tra cui Berkeley, Chicago,
Duke, Georgetown, Tuck, UCLA, Wharton, Yale, SDA Bocconi, MIP Politecnico di
Milano, HEC e INSEAD, IESE, ESADE, London Business School, Oxford. I
candidati possono ricevere consigli su come rendere più efficaci le proprie
domande di ammissione e aumentare le loro possibilità di ingresso,
partecipare a seminari mirati (ad es. “MBA e Carriera”, e “Come prepararsi
al GMAT”) e ad esempi di lezione MBA - le MasterClass- tenute da un
professore del MIP-Politecnico di Milano e da un professore dell’ Instituto
de Empresa Business School.
Può spiegarci nel dettaglio in cosa consiste la QS Ltd e di cosa si
occupa?
In oltre 17 anni, la QS ha creato un network di partner tra le università
e le scuole di management nei maggiori mercati globali. Oltre al “QS World
MBA Tour”, portiamo in giro per il mondo il più grande Tour per Master e PhD
internazionali, il QS World Grad School Tour, che visiterà anche Milano il
15 ottobre con 40 università e i loro corsi post-lauream, con particolare
risalto ai corsi di legge.
Un’altra core activity di QS è la pubblicazione di ricerche indipendenti e
guide online interattive per la ricerca della soluzione educativa più adatta
alle proprie esigenze e in qualsiasi parte del mondo.
Oggi l’offerta di corsi post lauream è davvero abbondante, tanto che spesso
risulta difficile operare una scelta.
Quali sono a suo parere i migliori criteri di valutazione di un
Master?
Per risparmiare tempo ed energie e fare una selezione molto più mirata
dei corsi e delle scuole, è molto utile analizzare le proprie motivazioni
personali. Ad esempio, valutare se si è alla ricerca di un cambiamento di
carriera o di un aumento di stipendio, se si vuole continuare a lavorare
durante gli studi o maturare un’esperienza internazionale. Bisogna poi
operare una realistica auto-valutazione delle proprie abilità e competenze,
esaminare attentamente le proprie ragioni e determinare dove si vuole
lavorare dopo i propri studi.
Tra le numerose attività da lei curate, si annovera anche la redazione
del report annuale “Global 100 Top Business School”. Può spiegarci di cosa
si tratta?
E' una ricerca annuale che produciamo fin dal 1990, un’indagine che vuole
scoprire quali scuole, divise per regione, sono tenute più in considerazione
dai recruiters delle grandi aziende. La regione più recensita è il Nord
America, con 40 scuole, subito seguita dall’Europa, con 32 scuole. Nel 2007,
le risposte dei 489 recruiters intervistati mostrano che sempre più corsi
non-USA salgono nella considerazione delle risorse umane delle maggiori
società. Harvard e Wharton sono sempre in testa, ma INSEAD (Francia) e
London Business School sono in alto nella lista.
In Italia, Sda Bocconi e il MIP- Politecnico di Milano chiaramente sono
leader del mercato locale.
Anche in considerazione della durata non breve di un MBA, pensa sia
meglio frequentare il Master subito al termine degli studi universitari
oppure dopo aver maturato una o più esperienze lavorative?
Stando al nostro Recruiters Research, le aziende che assumono MBA
ricercano generalmente persone con anche 8 anni di esperienza, ma c’è un
trend che rivela che si stanno assumendo profili sempre più giovani. Va
comunque detto che chi frequenta un MBA e ha meno di un anno di esperienza
lavorativa viene considerato solamente dal 5% delle aziende - e tra l’altro
tende ad accettare generalmente posizioni da semplici laureati - che
privilegiano invece chi possiede un Master di secondo livello. I diplomati
MBA con un’esperienza che va da 1 a 3 anni sono il target del 28% degli
employers, e diplomati MBA con 3 o 5 anni di esperienza sono ricercati dal
59% delle aziende, mentre gli MBA con 5 o 8 anni di esperienza sono il
target del 29% dei recruiters.
Il processo di application ai Master si mostra generalmente lungo e
tortuoso e risulta quindi molto importante una adeguata preparazione. Con
quali criteri vengono di solito selezionati i candidati?
I direttori di ammissione prendono in considerazione quattro elementi,
tutti con lo stesso peso: profilo accademico - composto dal punteggio GMAT e
dal voto di laurea e dagli eventuali Toefl e Ielts -, esperienza
professionale, personalità, e lettere di presentazione. Il profilo
professionale deve dimostrare che il candidato, oltre ad essere supportato
da referenze, ha conquistato dei target, è un team player, o ha potenziale
da leader e un reale interesse nel corso e nella scuola prescelta.
Anche la prima impressione è molto importante: i candidati devono essere in
grado di articolare chiaramente i loro obiettivi post-MBA ed avere una
precisa comprensione di come il programma MBA scelto li aiuterà a
raggiungere questi obiettivi.
Nel panorama internazionale, l’Italia sembra essere rimasta
decisamente qualche passo indietro, sia per l’esiguità dell’offerta di
Master al top, sia per la valorizzazione di coloro che desiderano
frequentare l’MBA - astenendosi generalmente dal fornire ai partecipanti
supporto finanziario - o lo hanno ottenuto - non dando il giusto
riconoscimento in termini di carriera. Come spiega questo fenomeno?
Sempre più compagnie operano globalmente, senza legami con una
particolare regione. Molte di queste imprese, specialmente nel settore
consulting, investment banking e farmaceutico, affidano ai loro recruiters
la responsabilità di reclutare MBA a livello internazionale, compresi MBA
italiani. L’Italia ha un buon numero di recruiters attivi a Milano, Roma e
altrove ma ha una minore offerta di corsi MBA, perché le università italiane
hanno istituito programmi internazionali di MBA solo recentemente. Da tenere
conto inoltre il fatto che le imprese italiane sono tradizionalmente basate
sull’ingegneria, con poca enfasi sui servizi. Ma ora che il settore dei
servizi è in crescita, seguirà un aumento delle opportunità per chi ha
studiato un MBA in Italia.
Lei è fautore del “QS Education Trust”, un fondo a sostegno della
formazione terziaria dei giovani meritevoli. QS inoltre offre ai
partecipanti del “World MBA Tour” l’accesso a 1.100.000$ in borse di studio
messe a disposizione da partners business schools. Iniziative davvero
meritevoli, considerati gli alti costi connessi ad un percorso di studi di
eccellenza, che rischiano di restringere la partecipazione alle classi più
abbienti.
La retta della scuola è il pensiero più spaventoso quando si sta
considerando un MBA. Lasciare il proprio lavoro, trasferirsi in un nuovo
Paese, e, naturalmente, l’enorme volume di studio che un corso MBA richiede
sono tutte cose che si possono affrontare. Ma trovare i 30-80.000 dollari
per la propria formazione è il compito più difficile di tutti. Persone da
diverse culture e classi sociali si rapportano a questo problema in modo
diverso, ma la ricerca di fondi da borse di studio è universale.
È da questo presupposto che abbiamo deciso di istituire il QS Education
Trust, con l’obiettivo di diventare la più importante fonte mondiale non
governativa di finanziamenti per la higher education.
22-Sett-2007
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