Ansaldo STS corre veloce nel mondo
Leader nei sistemi di trasporto ferroviario
e metropolitano, è presente in 18 Paesi, forte della sua Corporate
Governance. Andrea Razeto, responsabile Investor Relations, ci illustra
le chiavi strategiche che garantiscono questo successo.
di
Elisa Scarcella
Andrea Razeto
Responsabile Investor Relations
di Ansaldo STS |
A Copenhagen il tasso di puntualità dei treni della linea
metropolitana è del 98% rispetto all’orario stabilito, non tanto per
merito di un personale altamente efficiente, quanto perché la linea è
completamente automatizzata, non sono presenti conducenti a bordo dei
treni, né altri addetti a bordo.
Una realtà che può sembrare fantascienza, ed è invece il frutto di oltre
150 anni di storia industriale ed eccellenza tecnologica del Gruppo
Ansaldo STS, quotato in Borsa dallo scorso marzo nel segmento STAR, a
capo di un gruppo di società operanti nel settore dei sistemi di
trasporto ferroviari e metropolitani (le principali, Ansaldo Signal N.V
e Ansaldo Trasporti-Sistemi Ferroviari S.p.A.).
Il Gruppo - che è presente in 18 Paesi del mondo e conta su un utile
netto consolidato 2006 di 45,8 milioni di euro - fornisce prodotti
“chiavi in mano” nei sistemi di segnalamento e supervisione del traffico
e dei sistemi di trasporto, realizzando progetti ed opere importanti
come la partecipazione allo sviluppo del 56% delle linee ferroviarie ad
alta velocità presenti nel mondo (escluso il Giappone), e le
metropolitane di Los Angeles, New York, Shanghai, Milano, Roma, Genova,
Napoli e Brescia.
Al fine di diffondere l’immagine di “un’azienda unica, coordinata e
integrata, caratterizzata dalla tradizione industriale nello specifico
settore, innovazione tecnologica, capacità sistemistica, forte presenza
internazionale”, il CdA di Ansaldo STS ha recentemente approvato il progetto
di utilizzare e diffondere un unico nome e marchio per le società
controllate, che assumono così ora tutte la denominazione “Ansaldo STS” cui
si aggiunge l’indicazione geografica di riferimento (ad es. Ansaldo STS
Australia , Ansaldo STS Deutschland etc.).
Una scelta strategica adottata dal Gruppo nell’ambito della propria
Corporate Governance, definita come l'insieme delle regole, strutture
organizzative, politiche, relazioni tra i vari attori coinvolti (azionisti,
management, CDA, stakeholders, organi finanziari come la Borsa Italiana e la
Consob) in base alle quali vengono definiti gli obiettivi aziendali, i mezzi
per il loro raggiungimento e la misurazione dei risultati raggiunti, al fine
di garantire un corretto ed efficiente governo societario. Un’attività
strategica complessa, di cui parliamo con Andrea Razeto, Responsabile
Investor Relations Ansaldo STS.
Dott. Razeto, può spiegarci su quali chiavi strategiche è definita la
Corporate Governance del Gruppo Ansaldo STS, di quali strumenti e procedure
si avvale, a quali regolamenti e modelli fa riferimento?
Ansaldo STS è un’azienda nuova sul mercato finanziario in quanto quotata
dal marzo 2006. Per questo motivo, abbiamo creato un sistema capace di
distinguersi per alti standard qualitativi in termini di comunicazione con
il mercato azionario (estero e nazionale), seguendo le più recenti
disposizioni normative e regolamentari in materia. La Società ha quindi
aderito al Codice di Autodisciplina adottato da Borsa Italiana, si è dotata
dei fondamentali strumenti di Corporate Governance (Statuto, Codice Etico,
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, Regolamenti interni,
Registro degli insiders, Codice di internal dealing e Linee guida e criteri
per l’identificazione delle operazioni significative con cosiddette parti
correlate), ha nominato Amministratori Indipendenti nel CdA e ha creato la
funzione di Investor Relations.
Ansaldo STS ha inoltre adottato la Procedura per la gestione delle
cosiddette “Informazioni privilegiate” (come individuarle, gestirle e
divulgarle) e definito le modalità di redazione dei Comunicati Stampa, che
possono essere resi pubblici solo dopo esser stati approvati dall’AD o dal
CdA.
Gli scandali che hanno messo in ginocchio il mercato finanziario negli
ultimi anni, da quello Enron negli Stati Uniti all’italiano Parmalat, hanno
dimostrato come sia possibile da parte delle imprese assicurare per anni una
comunicazione apparentemente corretta, ma di fatto non veritiera (ad es.
bilanci ufficiali contenenti dati falsi). Al fine di fornire una
comunicazione realmente trasparente, di grande rilevanza appare l’attività
di controllo da parte degli organi deputati interni alle aziende,
specialmente se quotate in Borsa, in affiancamento ai controlli esercitati
dalle autorità preposte. Su questo fronte, come agisce il Vostro Gruppo?
Anche per via dei fatti da Lei citati, negli ultimi anni sono cambiati il
contesto normativo e la sensibilità della comunità finanziaria e del
pubblico che evidenziano la necessità di adottare nuovi sistemi in grado di
garantire la correttezza, la veridicità e l’interpretazione del dato. Perciò
Ansaldo STS ha definito per ogni area di competenza ed ad ogni livello della
controllante/controllate il processo e gli strumenti di formazione del dato,
quelli strumenti finalizzati a garantire la correttezza e veridicità delle
informazioni, e nominato i responsabili competenti nei vari anelli della
catena di formazione dell’informazione. Il dato contabile risale a livello
consolidato attraverso successive fasi di “rilascio” e approvazione, con
sistemi direttamente collegati tra loro e certificati dai revisori, in modo
che sia sempre possibile ricostruire a ritroso l’origine del dato e
verificare se è accessibile solo agli addetti ai lavori (Certificazione e
Revisione) o meno. Questi dati vengono gestiti e verificati dal Dirigente
Preposto per la successiva redazione dei documenti interni e pubblici.
Ansaldo STS opera anche in USA e Francia e, attraverso le proprie sedi
o filiali, è presente in 18 Paesi. Come riuscite a gestire la Corporate
Governance e, in special modo, la comunicazione, del Gruppo a livello
internazionale?
Ansaldo STS si è dotata di una procedura che disciplina la gestione delle
informazioni privilegiate sia inerenti alla società stessa sia alle proprie
controllate. Tutti i dipendenti conoscono l’importanza di gestire con
riservatezza le informazioni relative alla loro attività; inoltre, con la
quotazione in borsa e le responsabilità derivanti per l’informazione verso
il pubblico, la Società ha compiuto un‘ulteriore opera di informazione /
sensibilizzazione interna, con una Direttiva che mira ad assicurare il
corretto flusso informativo dalle controllate alla Corporate e da questa al
pubblico, in maniera tempestiva, corretta e non discriminante nei
destinatari , in modo che la comunicazione verso l’esterno sia regolata e
gestita da parte della Corporate che, in quanto Capogruppo e Controllante,
ha l’esclusiva responsabilità e competenza delle relazioni con il pubblico e
quindi con il mercato finanziario e gli investitori. Inoltre, sono state
regolate le modalità operative, il flusso informativo e le responsabilità
delle risorse coinvolte nel processo di predisposizione e divulgazione dei
comunicati stampa.
In affiancamento al Codice Etico adottato dal Consiglio di
Amministrazione, il Vostro Gruppo ha elaborato un Codice di Comportamento in
materia di Internal Dealing. Può illustrarci le linea guida su cui si basa
il Codice?
Il codice di Internal Dealing (I.D.) intende disciplinare il flusso delle
informazioni che riguardano le operazioni aventi per oggetto le azioni
emesse dalla Società (e altri strumenti finanziari definiti da Consob),
attuate, anche per interposta persona, dai soggetti “Rilevanti” (i
componenti del CdA e del Collegio Sindacale). Il codice indica la soglia
quantitativa per le “Operazioni Rilevanti” (escludendo quindi dall’obbligo
solo le operazioni dall’importo complessivo inferiore ai 5.000 euro entro la
fine di ciascun anno solare) e definisce la tempistica da seguire nella
comunicazione dell’operazione alla Società, alla Consob e al pubblico. Il
Codice di I.D. prevede anche i cosiddetti “blocking periods”, in base ai
quali è vietato ai Soggetti Rilevanti compiere operazioni Rilevanti a
decorrere dal quindicesimo giorno precedente (compreso) la data prevista di
convocazione del CdA di approvazione del progetto di bilancio, della
relazione semestrale e delle relazioni trimestrali, fino al momento della
diffusione al mercato del comunicato in merito alle deliberazioni del CdA.
Come è organizzata invece la Vostra struttura nel governo delle
relazioni con gli Azionisti e gli investitori istituzionali?
Come società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, abbiamo un
ottimo supporto nella organizzazione e gestione di eventi periodici di
incontro con questa categoria di investitori, con cui l’ufficio di Investor
Relations (I.R.) gestisce le relazioni, in via diretta e indipendente
rispetto alle altre funzioni, e riportando all’AD. Per scelta di stile
aziendale abbiamo deciso di partecipare possibilmente a tutte le “STAR
conference” organizzate trimestralmente in diversi piazze del mondo (Milano,
New York, Londra, Parigi e Tokio) ma proponiamo ed organizziamo anche altri
eventi come road show, IR day, Analyst presentation ed incontri presso i
nostri uffici per permettere di conoscere meglio la Corporate ma anche il
prodotto.
Per comunicare con gli investitori, si organizzano anche “conference call”,
sia quelle “obbligatorie” previste dal regolamento del segmento STAR che
quelle “facoltative” su iniziativa e richiesta dell’azionista o
dell’investitore, a cui partecipa sempre l’I.R. manager che, sia durante gli
incontri con una platea aperta che durante i “one to one”, ha la funzione di
garantire che vengano commentate e gestite solo le informazioni
precedentemente rese pubbliche.
A suo parere, quanto è importante la Comunicazione Corporate al fine
della pubblicizzazione e valorizzazione del brand?
E’ molto importante, infatti Ansaldo STS definisce per le proprie
controllate precise strategie di brand, così come gestisce direttamente la
comunicazione di Gruppo; due attività spesso complementari perché veicolando
l’informazione al mercato non si può prescindere dal mantenere un’immagine e
un posizionamento del brand.
Nelle diverse occasioni di comunicazione avute di recente, più precisamente
dalla quotazione ad oggi, ho notato che il brand non è più legato solo
all’aspetto commerciale, ma che quest’ultimo è favorito dal fatto che
l’immagine del Gruppo “circola” più velocemente e con più frequenza. Inoltre
ho notato che le attese del mercato finanziario e quelle dei nostri
interlocutori di business sono di aver un sempre più distintivo brand e
facile riconoscimento del Gruppo anche in considerazione del fatto che il
nome “Ansaldo” può essere usato da altre realtà industriali che operano in
settori di mercato molto diversi.
Operando dal 1853 nel settore della produzione per il segnalamento
ferroviario, il Gruppo Ansaldo vanta oltre 150 di storia di eccellenza
tecnologica. Può illustrarci brevemente come è cambiata la comunicazione
Corporate da allora ad oggi?
Con la Comunicazione Corporate nata dalla quotazione in borsa, il
cambiamento più radicale si è avuto all’interno: infatti, è cambiata e sta
ancora cambiando la sensazione di appartenenza ad un Gruppo con un’alta
visibilità non solo commerciale.
Anche per chi opera direttamente con i nostri referenti commerciali la
relazione non è solo di tipo fornitore-cliente, ma anche di Corporate che è
in grado di sostenere scelte innovative e relazioni più ampie. In precedenza
la comunicazione era una scelta che integrava e sosteneva i rapporti
commerciali, adesso è anche un obbligo che costringe la Corporate a mettersi
in gioco continuamente e a confrontarsi più direttamente con i suoi
obiettivi.
Tra i diversi destinatari della Comunicazione Corporate, i media
rivestono senza dubbio un ruolo di grande importanza. Come cura il Suo staff
il rapporto con questo importante target e con quali modalità rispetto
all’Ufficio Stampa?
L’ufficio competente per i media è quello delle Relazioni Esterne, che
dipende direttamente dalla Segreteria Generale. Tra questa funzione e l’I.R.
c’è una continua e fattiva collaborazione, infatti i due uffici, insieme
all’A.D. e al Segretario Generale, sono i referenti ultimi e responsabili
per la comunicazione verso l’esterno. Per fare un esempio nello specifico, i
comunicati stampa, di responsabilità dell’ufficio delle Relazioni Esterne,
avendo molto spesso risvolti finanziari, sono anche vagliati dall’I.R.
manager., e viceversa, i comunicati stampa di tipo finanziario
(pubblicazione periodica dei risultati) sono redatti dall’I.R. manager ma
poi rivisti con l’Ufficio Stampa per essere infine comunque approvati per
iscritto dall’A.D. Capita spesso che i responsabili delle due funzioni siano
contemporaneamente coinvolti nel medesimo evento di comunicazione e anche in
quel caso l’organizzazione ed i contenuti informativi vengono condivisi e
concordati.
Inoltre, l’I.R. manager definisce il taglio / dettaglio informativo a cui un
manager intervistato dai media può arrivare, (in base a quanto già
comunicato al mercato e al pubblico), mentre l’Ufficio Stampa controlla che
durante le uscite con i media non vengano discussi dettagli che non siano
stati ancora resi noti.
Quanto è importante l’utilizzo di Internet ai fini di poter
controllare il flusso delle informazioni verso i pubblici di riferimento e
al tempo stesso condividere esperienze e competenze?
Riteniamo che Internet sia fondamentale per la comunicazione verso il
pubblico, a prescindere dall’obbligo di adempiere alle disposizioni
regolamentari di Borsa Italiana S.p.A. Infatti, Ansaldo STS vuole dare
immediata risposta anche al più piccolo risparmiatore, senza distinzione di
destinatari e sempre per quelle informazioni preventivamente rese
accessibili a tutti. Per questo, tutti i comunicati stampa e i documenti di
aggiornamento o istituzionali vengono immediatamente pubblicati sul sito web
della società sia in lingua italiana sia in lingua inglese. Inoltre,
periodicamente, in cadenza delle pubblicazione dei risultati di semestrale e
bilancio, sono organizzati servizi di webcasting on live, che consentono
anche al piccolo risparmiatore di seguire dal vivo le conferenze di commento
ed analisi dell’andamento periodico del business e delle strategie.
12-Lug-2007
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