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Coop: 150 anni di successi a tutela dei
consumatori
Coop è leader in italia nel settore della
grande distribuzione e si avvia a conquistare sempre più i mercati
esteri con l’internazionalizzazione dei prodotti che portano il proprio
marchio. Una strategia di successo che il suo presidente, Aldo Soldi,
racconta ad Eccellere.
di
Elisa Scarcella
Con i suoi 1297 punti vendita, 42.800 dipendenti, oltre 6,2 milioni di
soci, 11,5 miliardi di euro di fatturato, di cui oltre il 70% verso i soci,
COOP è il leader in Italia nella GDO, forte di una quota di mercato del 18%,
che arriva al 24% con “Centrale Italiana”, il primo polo distributivo
nazionale cui aderiscono anche Sigma, Aspiag, Despar e Gigante.
L'Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori - Coop (ANCC-COOP),
costituita nel 1955, esprime l'identità cooperativa, coordinata su tutto il
territorio nazionale, che mette il consumatore a capo di tutto,
determinando, secondo princìpi che accomunano le cooperative di tutto il
mondo, le scelte strategiche e programmatiche, le politiche di tutela dei
consumatori e dell'ambiente, i programmi di solidarietà ed impegno sociale.
Ma essere leader in Italia a Coop non basta, e infatti è stato avviato nei
giorni scorsi ad Helsinki un progetto mirato all’internazionalizzazione dei
prodotti a marchio Coop Italia, che diventerà capofila di un maxipolo
acquisti nel settore alimentare in Europa, cui faranno capo i principali
gruppi distributivi a base cooperativa dell’UE. Parallelamente, si sta
potenziando l’attività di Intercoop, con sede ad Hong Kong, per estendere la
propria presenza in campo non alimentare in tutta l’area orientale.
Un percorso di costellato di successi che, come racconta ad Eccellere
Aldo Soldi, presidente dell’Ancc-Coop Italia, parte da lontano.
Dott. Soldi, avete appena festeggiato i 150 anni di vita della
Cooperativa dei Consumatori, che poggia le proprie basi sui principi del
bisogno e della solidarietà. Come riuscite ancora oggi a portare avanti
questi valori originali, a coniugare l’anima commerciale con quella etica,
raggiungendo una posizione di eccellenza che offra ai consumatori prodotti
di qualità, convenienti e nel rispetto della salute e dell’ambiente?
Aldo Soldi
Presidente di Ancc-Coop Italia
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Guardando verso il futuro senza dimenticare il passato. La
cooperazione di consumatori è, se vogliamo, una formula antica ma
tutt’altro che datata. Di cooperazione di consumatori, ovvero di persone
che si uniscono per uno scopo comune, c’è bisogno oggi come 150 anni fa.
Magari ad essere cambiati sono appunto gli scopi, le necessità. E questo
spiega anche cosa sta succedendo in Coop che è sì un sistema di imprese
cooperative il cui principale business è fornire prodotti alimentari a
prezzi bassi, ma anche un sistema di imprese cooperative che guarda con
sempre maggiore interesse all’aprirsi di nuovi mercati: è il caso dei
farmaci, della telefonia, dell’energia, dei
carburanti. Costi obbligati per le famiglie italiane e nuovi
segmenti dove Coop può fare la sua parte.
Coop ha appena raccolto una grande sfida: entrare nel settore della
telefonia mobile. Infatti, da un accordo con Telecom Italia, avete dato vita
a “CoopVoce”, il primo operatore mobile virtuale italiano. Può spiegarci in
cosa consiste il servizio e quali vantaggi porterà ai consumatori?
Telecom Italia e Coop Italia hanno firmato, per primi in Italia, un
contratto che consente l’ingresso di un nuovo operatore in grado di dare
ulteriore impulso al mercato dei servizi di telefonia mobile e di offrire
una nuova opportunità di scelta ai consumatori. Finita la fase sperimentale,
presumibilmente a giugno, gli oltre 6 milioni e mezzo di soci Coop e i loro
familiari potranno acquistare le schede SIM del nuovo operatore e le
ricariche nei punti di vendita Coop e su internet.
In questo modo i soci Coop potranno effettuare chiamate nazionali ed
internazionali, inviare e ricevere SMS e MMS, effettuare traffico internet
in web browsing ed utilizzare i servizi supplementari a valore aggiunto,
allo stesso modo dei clienti degli altri operatori mobili. I soci Coop
potranno usufruire del servizio su tutto il territorio nazionale ed
all’estero, grazie agli accordi di roaming internazionale stipulati con
Telecom Italia. In particolare, Coop definirà la politica tariffaria e i
prezzi della propria offerta commerciale, gestirà direttamente la politica
di acquisizione dei clienti, nonché le relazioni ed i rapporti con questi
ultimi, sia nella fase di vendita che di post-vendita, attraverso propri
servizi di “caring” e di “assistenza alla clientela”, raggiungibili con il
n. 188.
Coop disporrà inoltre di risorse di numerazione dedicate, contraddistinte
dal prefisso “331”.
E’ evidente che la nascita di CoopVoce potrà contribuire a introdurre più
concorrenza nel mercato delle comunicazioni mobili, a tutto vantaggio dei
consumatori. L’obiettivo di Coop è quello di intervenire su una spesa sempre
più importante per le famiglie con soluzioni semplici, trasparenti e
convenienti.
Coop Italia è stata la prima azienda in Italia ad aver ottenuto la
certificazione SA 8000, lo standard internazionale che certifica un
comportamento etico nei confronti dei lavoratori, e ha vinto il premio
“Ethic Award 2006” per il progetto “Camicie Solidal”, a testimonianza
dell’importanza attribuita ad azioni di Responsabilità Sociale. Può esporci
le principali iniziative da voi promosse in questo settore?
Sono molteplici e complesse. Facciamo il caso dello Standard SA8000
che è appunto uno standard emesso da un organismo internazionale, il S.A.I.
(Social Accountability International) che si basa sulle convenzioni dell’
ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, e si rifà alla
dichiarazione dei diritti umani ed alla Carta dei diritti del fanciullo. Gli
standard prevedono requisiti relativi al lavoro minorile, alla sicurezza e
alla salubrità dell’ambiente di lavoro, combattono le discriminazioni di
qualsiasi tipo (razziali, sessuali, di religione), stigmatizzano le pratiche
coercitive, stabiliscono un orario di lavoro massimo settimanale, verificano
che gli stipendi ed i salari siano nel rispetto delle leggi vigenti. I primi
3 anni di applicazione di SA8000 (dal '98 al 2002) sono serviti per mettere
a punto un sistema di gestione articolato e complesso attraverso il quale
coinvolgere tutti i fornitori di prodotti a marchio che sistematicamente
vengono controllati.
Nel 2002 si è deciso di estendere il Progetto Etico dai soli fornitori di
prodotti a marchio Coop a tutti i fornitori a contratto nazionale con Coop
Italia ed è questo l’obiettivo concreto finale di sviluppo dell’attenzione
di Coop su SA8000 per il prossimo anno. Di fatto, se le verifiche
sistematiche effettuate sul prodotto a marchio ci permettono di monitorare
tutte le fasi della filiera (quindi in maniera proattiva), nel caso dei
fornitori di prodotti non a marchio chiediamo di sottoscrivere un capitolato
“etico” che ci consenta in caso di problemi segnalati a monte (dal
consumatore ad esempio) di poter intervenire sui processi produttivi
rettificando quanto ci è stato segnalato (in maniera quindi reattiva). Nel
primo caso il sistema in atto previene il rischio, nel secondo abbiamo le
mani libere per agire quando il rischio viene segnalato.
Direttamente collegato al progetto di estensione di SA8000 è lo sviluppo
del presidio che Intergroup Far East Ltd (la Centrale di acquisto delle
cooperative europee per i prodotti extra alimentari) ha iniziato nel 2005 in
considerazione dell’alta criticità insita nelle aree di intervento.
Attualmente Coop Italia ha 313 fornitori nell’area, di questi ne ha
coinvolti nel 2005 69 di cui 36 hanno già raggiunto la qualifica di
conformità SA8000.
Per dare concretezza a questo impegno sono state impegnate risorse molto
significative: il Settore Qualità in Coop Italia e presso le Cooperative
impegna complessivamente 81 persone con un budget di oltre 10 milioni di
euro all’anno. In Coop Italia esiste un Laboratorio Interno che verifica i
prodotti e degli ispettori di qualità (anche etica) che effettuano le
verifiche nelle varie fasi dei processi produttivi. Nel 2005 sono state
2.900.000 le analisi effettuate da questo Laboratorio e 2869 le
ispezioni.
Sotto un altro aspetto potremmo citare il lavoro che stiamo facendo da
più di un decennio sul commercio equo e solidale. Coop è stata la
prima insegna della GDO a crederci, attualmente sono 26 i prodotti solidal
spaziando dall’alimentare al non alimentare: appena un anno fa il debutto
della Polo Solidal seguito nel 2006 dalla camicia.
Per la Polo - primo prodotto tessile “100% cotone, 0% sfruttamento” - e per
la Camicia, Coop ha ottenuto il premio “Ethic Award” nella sezione “Comunità
Internazionale” promosso dalla rivista GDO-WEEK, rispettivamente nelle
edizioni 2005 e 2006.
L’impegno di Coop su questo versante è indiscutibile: l’accelerazione ha
coinciso con il lancio della linea Solidal Coop nel 2003 tanto che dal 2002
al 2004 il fatturato è triplicato (da circa 3 milioni di euro ai 9,7): il
tutto grazie all’aumento della gamma dei prodotti e dall’effetto generato
dal lancio. Per il 2006, il totale delle vendite dei prodotti solidal ha
superato i 15 milioni di euro, ovvero oltre il 40% in più rispetto al
giro d’affari 2005, frutto anche dei nuovi lanci avvenuti nel corso
dell'anno, in particolar modo, nell'area abbigliamento (camicia solidal e
polo) e ortofrutta (ananas).
L'impegno di Coop sul fronte dell'etica è stato recentemente riconosciuto
anche dal Reputation Institute che, in collaborazione con l'Università
Bocconi, ha realizzato un'indagine sulla reputazione delle aziende italiane:
Coop è stata valutata prima azienda della GDO in Italia per la
"responsabilità sociale" e "per l'attenzione all'ambiente".
In Italia Coop è leader nella GDO, un contesto sempre più affollato di
competitor esteri. Come riuscite a salvaguardare l’italianità della vostra
identità e dei prodotti offerti? Che ruolo ha, in questo contesto, “Centrale
italiana”, la centrale di marketing a cui Coop aderisce insieme a Despar, Il
Gigante e Sigma?
Coop è marchio leader nella GDO del nostro Paese. Una quota di mercato
del 17,1%, un fatturato di 11,5 miliardi di euro di cui oltre il 70% verso i
soci, 1297 strutture di vendita che fanno capo a una rete di 140 cooperative
di cui 9 di grandi dimensioni, 52.800 dipendenti, oltre 6,2 milioni di soci.
E si configura sempre di più come un leader interamente italiano in un
contesto sempre più affollato di competitor esteri, attualmente pari al 45%
del mercato grocery.
Alla stessa logica obbedisce la creazione di “Centrale Italiana”, un polo
distributivo nazionale che con gli ultimi ingressi – Aspiag, Despar, Il
Gigante - ha acquisito la statura di primo polo italiano di distributori con
un fatturato di 19,1 miliardi di euro (+ 4% sul 2005 ), con una quota di
mercato del 24%, e una rete di 5.700 punti di vendita, dei quali 85
ipermercati.
“Centrale Italiana” è nata nel 2003 dalla prima alleanza siglata fra Coop e
Sigma. Si tratta di una centrale di marketing che ha come obiettivo quello
di raggiungere in poco l’obiettivo di quota del 25%.
Seguendo questa impostazione, Coop ha sempre privilegiato il rapporto con
fornitori nazionali sia nella sua politica di acquisti sia nello sviluppo
del proprio prodotto a marchio.
In particolare, oggi il Prodotto Coop rappresenta il 19,7% del totale
vendite di Coop, risultando così allineato con i migliori competitor europei
(superando di gran lunga i concorrenti italiani) e sviluppa un fatturato di
2.258 milioni di euro, che fa del prodotto a marchio una delle prime 5
grandi imprese alimentari italiane. Per la realizzazione dei prodotti a
marchio Coop si avvale per il 90% di fornitori italiani, di cui il 35%
appartenenti al mondo cooperativo.
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