Made in Italy… a tutto gas
Oltre 50 anni di innovazione,
internazionalizzazione e qualità. La storia della Landi Renzo S.p.A.,
leader mondiale nel settore della eco-mobility, raccontata ad Eccellere
dal suo A.D. Stefano Landi.
di Manlio
Masnata e Christian Piccardo
Prezzi del petrolio alle stelle e richieste sempre più forti, da parte
della comunità scientifica e dell’opinione pubblica, di una maggiore tutela
ecologica, stanno spingendo le imprese del settore energetico alla ricerca
di carburanti a minor impatto ambientale.
Tra esse vi è certamente la
Landi Renzo SpA,
leader mondiale, con una quota di mercato pari al 23%, nel settore dei
componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a GPL e metano per
autotrazione.
L’impresa di Cavriago, fondata nel 1954, negli ultimi quattro anni ha
triplicato il proprio giro d’affari, raggiungendo nel 2006 la ragguardevole
cifra di circa 140 milioni di euro di fatturato (+50% rispetto al 2005).
“Dal 2003 ad oggi abbiamo aperto centri in Brasile, Pakistan, Cina e oggi
stiamo lavorando ad un centro di produzione in Iran” racconta Stefano Landi,
amministratore delegato della Landi Renzo SpA.
Stefano Landi
A.D. di Landi Renzo S.p.A. |
Un gruppo a vocazione internazionale, Signor Landi. E’ sempre
stato così, anche nel passato?
Nel 1954 mio padre Renzo, insieme a mia madre Giovannina Domenichini,
fondano un’azienda costruttrice di miscelatori specifici per ogni tipo di
veicolo a motore: la Landi Renzo.
Quando, verso la fine degli anni ’50, l’estensione della rete di metanodotti
e della rete distributiva del gas gpl rende più semplice il reperimento del
carburante, l’azienda mette allo studio e sperimenta nuovi progetti che in
pochi anni permettono di disporre di una gamma completa di apparecchiature
per la conversione degli autoveicoli a GPL e a metano presenti sul mercato.
Negli anni ’60 comincia quindi l’attività di vendita diretta agli
installatori e viene costituita una rete commerciale che copre tutto il
territorio italiano. In quegli anni inizia anche il processo di espansione
internazionale e le esportazioni arrivano a coprire l’Europa, l’Asia e
successivamente il Sud America.
Presto si decide di affidare la produzione in outsourcing, mentre
l’attività di assemblaggio e la ricerca e sviluppo rimangono in azienda. Nel
1968 viene progettato e realizzato il riduttore di pressione RENZOMATIC per
la conversione a gpl: si tratta del capostipite dei riduttori moderni, il
primo riduttore con il minimo automatico. Questa invenzione segna una tappa
fondamentale nell’evoluzione dell’azienda e porta ad una crescita
esponenziale delle vendite e delle esportazioni.
Un ulteriore sviluppo del business si registra con l’introduzione di TN1, il
primo riduttore di pressione elettronico per gas metano. L’azienda comincia
a servirsi di rivenditori che riforniscono direttamente le officine
installatrici. In pochi anni la continua crescita porta l’azienda a
raggiungere la leadership del settore.
Landi Renzo diventa quindi Gruppo Industriale e nel 1995 acquista Eurogas
Holding BV, azienda olandese che opera nel settore. Quattro anni dopo, nel
1999, nasce la sede polacca del Gruppo, Landi Renzo Polka S.p.Z.o.o. e
l’anno successivo acquistiamo Med S.p.A., specializzata nella produzione di
valvole gas e sistemi antifurto per auto.
Quindi nel 2003 abbiamo aperto un centro di produzione in Brasile. Dal 2005
siamo presenti sul mercato cinese, con una sede a Pechino, e dal 2006 siamo
anche in Pakistan, con uno stabilimento a Karachi. Tra poche settimane sarà
operativo anche un centro di produzione in Iran.
Possiamo dire che Landi Renzo S.p.A. mantiene la leadership
internazionale di settore grazie agli standard elevati di servizio al
cliente, l’attenzione costante alla ricerca e sviluppo, alle strutture, ai
processi industriali e ai prodotti tecnologici innovativi.
La forte propensione della Landi Renzo all’internazionalizzazione è
testimoniata dalla presenza del gruppo in Brasile, Cina, Olanda, Polonia,
Pakistan e Iran. Fra tanti successi, quali sono state le maggiori difficoltà
nell’operare all’estero?
Non parlerei di difficoltà, quanto di sfide fin qui vinte e di
opportunità positive per noi e per i paesi in cui siamo presenti. Il nostro
processo di crescita ha portato inevitabilmente a confrontarci con i mercati
internazionali e in diversi paesi siamo riusciti a insediarci sia con
stabilimenti di produzione che di distribuzione.
Certo è necessario avere una struttura professionalmente molto preparata ed
efficace nell’intraprendere azioni in mercati che, proprio perché giovani,
sono in rapidissima evoluzione.
Così come è necessaria una buona dose di flessibilità che ci permette ogni
volta di adattare le nostre strategie e politiche commerciali in paesi
talvolta molto lontani e diversi, per tradizioni, storia e cultura, dal
nostro.
Ad oggi mi sento di poter affermare che abbiamo esportato la nostra
esperienza e allo stesso tempo siamo riusciti ad inserirci in modo attivo e
costruttivo in tutti i paesi in cui operiamo.
La Landi Renzo Pakistan ha avviato, nel luglio di quest’anno, un
impianto con una capacità produttiva in grado di servire il mercato locale.
La Landi Renzo è una della prime aziende italiane a realizzare uno
stabilimento produttivo nel Paese. Quali le potenzialità del mercato
pakistano?
Il Pakistan rappresenta uno dei nostri maggiori mercati di riferimento,
dove ci sono alcuni dei nostri clienti più importanti.
Grazie ai giacimenti esistenti, in Pakistan esiste una diffusa cultura del
metano e del suo utilizzo. Con la nostra sede locale intendiamo quindi
mantenere la leadership nel mercato pakistano e conservare il ruolo di unico
fornitore delle principali case automobilistiche che operano sul territorio.
In Cina avete una sede operativa da due anni: anche per voi il gigante
asiatico rappresenta una scelta obbligata?
Rappresenta sicuramente una scelta strategica. Attraverso la sede di
Pechino possiamo servire meglio il mercato locale, attuare politiche di
marketing mirate e fornire assistenza tecnica ad altri paesi dell’area
asiatica sui quali operiamo. Inoltre possiamo sviluppare prodotti in grado
di soddisfare le esigenze specifiche di quel mercato e fare da servicing per
le attività tecniche necessarie.
Non ultimo, attraverso questa sede possiamo acquistare direttamente
componenti in loco per rifornire le aziende del gruppo.
Quale il ruolo strategico del centro logistico situato negli Emirati
Arabi?
Il Centro operativo di logistica di Fujairah negli Emirati Arabi Uniti è
sicuramente strategico dal punto di vista geografico per gli scambi
commerciali in aree importanti del nostro business, quali Iran, Pakistan,
India, Bangladesh.
Questo non solo ci permette di servire in tempi rapidi i paesi vicini,
creandoci un sicuro vantaggio competitivo, ma è anche un centro logistico
importante per gli acquisti effettuati dal Gruppo sui mercati internazionali
provenienti in particolare dal Far East e dal Sud America.
Il vostro intervento non si ferma ai mercati asiatici, ma si rivolge
anche all’America Latina: ci racconti dell’esperienza della Sua azienda in
Brasile.
Lo stabilimento situato a Vitoria in Brasile è stato creato al fine di
presidiare da un punto di visto produttivo, commerciale e tecnico tutta
l’area del Sud America, che è una delle aree più importanti per le vendite
di sistemi a metano.
Il Brasile è un paese a forte tasso di crescita così come il suo parco
veicoli circolante, per noi rappresenta quindi una grande opportunità.
Il nostro know how è stato sicuramente rafforzato da questa esperienza che
ci ha permesso di acquisire quelle conoscenze dirette che oggi ci servono
per affrontare i nuovi mercati in via di sviluppo in tutto il Sud America.
La sede direzionale della Landi Renzo S.p.A.
a Corte Tegge di Cavriago
La Landi Renzo ha una sua Corporate University. Perché avete deciso di
investire in una sinergia Ateneo-impresa?
La
Landi Renzo Corporate University è stata presentata ufficialmente il 2
ottobre dello scorso anno alla presenza del Comitato Scientifico costituito
da autorevoli esponenti ed esperti internazionali del settore automotive,
dell’energia, del mondo della ricerca e della formazione.
Si tratta di una scuola aziendale di alto profilo che ha un doppio
obiettivo: sviluppare le risorse umane del Gruppo Landi, ritenute fattore
strategico di successo dell’azienda, e diffondere all’esterno le conoscenze
acquisite in oltre 50 anni di attività nel campo della mobilità sostenibile.
Per fare questo Landi Renzo Corporate University ha attivato collaborazioni
con università, centri di ricerca e scuole di formazione per garantire la
massima qualità degli interventi formativi e divulgativi.
Il Gruppo Landi ha esteso alle officine autorizzate e ai rivenditori
della rete Italia le procedure di qualità ISO 9001: ce ne può parlare?
Il Sistema Qualità di Landi Renzo è certificato dal 1996 secondo la norma
ISO 9001.
Nel 2001 Landi Renzo è stata la prima azienda nel settore ad ottenere la
certificazione ISO/TS 16949, norma che stabilisce i requisiti dei Sistemi
Qualità aziendali propri del settore automobilistico ancora più elevati
rispetto a quelli previsti dalla certificazione ISO 9001.
Questa certificazione pone maggiore enfasi sugli aspetti della prevenzione
di eventuali difetti, a partire dalla progettazione e, soprattutto, su
quelli della pianificazione e della integrazione per ottenere la piena
conformità alle richieste del cliente.
Nel 2006 il Sistema Qualità ISO 9001 è stato esteso alle Officine
autorizzate e ai Rivenditori della Rete Italia Landi Renzo, al fine di
garantire gli standard qualitativi già adottati dall’azienda. Tutte le
certificazioni sono state rilasciate dal BVQI.
La nostra azienda è stata la prima al mondo a raggiungere questo importante
traguardo che rappresenta una sicura garanzia per i nostri clienti.
Per concludere: tre consigli per un imprenditore italiano che intende
internazionalizzare la propria azienda.
Prima di tutto ritengo che oggi sia necessario porsi degli obbiettivi
chiari.
E’ altresì necessario studiare bene i mercati che si intendono affrontare,
in un’ottica di potenziale di almeno 10 anni.
E’ altrettanto indispensabile avere un modello industriale ben definito per
porre in essere le procedure di localizzazione.
E se posso aggiungerne un quarto, ritengo sia altrettanto strategico
sviluppare la propria capacità di integrazione sul territorio attraverso la
scelta di partner locali e buone relazioni con le istituzioni.
03-Nov-2007
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