Home | News | Eventi | Community | Cerca Lavoro | Convenzioni | Collabora | DB Aziende  

Imprese di Successo

Imprese di successo

Attualità

Comunicazione

Marketing

Gestione Strategica

Tecnologia

Gestione Risorse Umane

Management

Formazione

Mercati Internazionali

Lifestyle

Imprese di successo

Capitani d'impresa

Recensioni

Business Papers

Sondaggi

Links

Iscriviti alla Newsletter

Email:

IN EVIDENZA

Brand Storytelling Awards 2012

Employer Branding Review

Net1news

  Follow eccellere on Twitter

PARTNERS

FrancoAngeli

IDC

Egea

 

 

Mondomarine: cresciamo nel rispetto dell'ambiente

I cantieri savonesi sono stati i primi ad ottenere la GreenStar del Rina, che certifica il rispetto dell'ambiente marino. Un giro d'affari in continua crescita per barche sempre più grandi, veloci ed ecologiche.

di Enrico Ratto

I cantieri Mondomarine, progettisti del Tribù, dislocante da 50 metri costruito nel pieno rispetto dell'ambiente, stanno attraversando una fase di crescita a due zeri, con 200 milioni di ordini in portafoglio e progetti di espansione fisica e progettuale: ambiente pulito, velocità, bassi consumi, lusso e personalizzazione. Eccellere ha visitato i cantieri di Savona.

Mondo e la sua costola nautica Mondomarine possono essere definite come aziende italiane poco conosciute al grande pubblico ma che contribuiscono a perseguire quel filone del "Made in Italy" che rende oggi l'Italia competitiva con i mercati emergenti. Mondo è l'azienda che nel 1948 la famiglia Stroppiana fonda nel centro delle Langhe, a Gallo D'Alba, Piemonte, e che nel giro di mezzo secolo ottiene le più importanti commesse per la realizzazione di piste d'atletica e superfici destinate a varie discipline sportive. Mondo è l'azienda italiana che, in occasione delle prossime Olimpiadi di Pechino, fornirà per la nona volta consecutiva (la prima fu Montreal 1976) la pista ufficiale di atletica leggera della manifestazione olimpica.


Il management di Mondomarine:
Angelo Giaccone, Direttore di Produzione, Diego Deprati, A.D. e General Manager, Elio Stroppiana, Presidente, e Ferruccio Stroppiana, Vicepresidente

Nel 1978, da Mondo nasce la divisione nautica: Mondomarine. All'inizio l'azienda produce barche di medie dimensioni, ma a partire dagli anni '90 si specializza in barche dislocanti e semidislocanti dai 40 metri in su. Oggi la sede di Mondomarine è a Savona, e anche qui la famiglia Stroppiana persegue sempre un rapporto costruttivo con il territorio, sia con iniziative di tipo culturale, sia con azioni estremamente concrete: oggi Mondomarine offre alla realtà locale circa 300 posti di lavoro (tra dipendenti interni e indotto), destinati a crescere sulla base dei 200 milioni di Euro di ordini oggi in portafoglio. Un fatturato che dal 2003 ad oggi ha visto una crescita su base annua a due cifre, dai 7 milioni del 2003 ai 35 milioni del 2007.

Ma le ragioni per cui Mondomarine ha saputo distinguersi, tra le aziende che perseguono l'eccellenza del Made in Italy, è la certificazione della qualità e del rispetto ambientale dei propri yacht: il Tribù dell'armatore Luciano Benetton, varata nel 2007, è stata la prima imbarcazione da diporto al mondo a fregiarsi della certificazione Green Star del Registro Navale Italiano. Per un armatore, oltre a rappresentare un vantaggio in termini di immagine di fronte al mondo imprenditoriale e ai suoi valori moderni, questa certificazione significa poter accedere con la barca nei parchi marini protetti, navigare in aree marine non accessibili dove flora e fauna sono tutelate da rigidi regolamenti.
"Il Tribù di Mondomarine è stata la prima imbarcazione ad aver ottenuto la Green Star" spiega Diego Deprati, Amministratore Delegato di Mondomarine "Sicuramente altri cantieri potranno ottenere la stessa certificazione, e probabilmente ci stanno già lavorando, ma la nostra è stata una priorità che ci siamo posti, e che l'armatore ha accettato". Oggi la Green Star viene proposta, in fase di progetto, a tutti i clienti Mondomarine, e il più delle volte, se non viene posta come priorità da parte dell'armatore, il rispetto ambientale è uno dei punti di forza su cui lavorano i progettisti del cantiere ligure. "Al termine di ogni realizzazione, magari non abbiamo coperto tutti i punti formali per cui possiamo ottenere la GreenStar, ma senz'altro nella sostanza il rispetto dell'ambiente è garantito" spiega Deprati. Una caratterizzazione, l'ecologia, utile ad un cantiere che produce barche di un segmento ad elevata competizione, dove i grandi gruppi delle barche in serie (Azimut, Ferretti) sono estremamente forti.
Mondomarine, dal 1978 ad oggi, ha prodotto 53 yatch e oggi i vari sono circa 3 ogni anno. Gli investimenti sono orientati soprattutto alla crescita di questo numero: una crescita certificata dal numero di ordini in portafoglio, prima che dalle dichiarazioni di intento. Una crescita effettivamente realizzabile, dunque. "I nostri mercati di riferimento, oggi, sono la Grecia e la Russia" prosegue Deprati "Il mercato americano è difficile da seguire: bisogna avere basi stabili, punti di riferimento negli Stati Uniti, inoltre per un'azienda come Mondomarine che produce tutto ad hoc, la discussione e il confronto continuo con gli americani diventa un problema anche per semplici ragioni di fuso orario. In ogni caso, normalmente ogni armatore delega un suo supervisore che si insedia in un ufficio all'interno dei nostri cantieri per seguire da vicino la progettazione...".


Luciano Benetton e Ferruccio Stroppiana

Oggi Mondomarine si accinge a creare nuovi spazi destinati alla produzione, attrezzarsi è necessario quando in ordine ci sono dieci mega yatch dai 40 ai 64 metri in consegna entro il 2012: nuovi capannoni all'interno della banchina savonese, il travel lift da 820 tonnellate (uno dei più grandi nel Mediterraneo) per il quale sono stati investiti 2 milioni di Euro, nuovi uffici e un obiettivo di fatturato a fine 2009 di 50 milioni di Euro. A questo si aggiunga la ricerca, che porterà Mondomarine a varare prossimamente una "Ferrari del mare": un progetto top secret per la realizzazione di uno yatch da 50 metri e 500 tonnellate di stazza in grado di raggiungere i 27 nodi di velocità, dotato di uno scafo in grado di scivolare sull'acqua e ridurre così i consumi. Progetto top secret, e l'armatore? Greco. Forse.

20-Lug-2008

© 2008 - Eccellere - Business Community

 













 

ANNUNCI DI LAVORO
CORRELATI

Loading...


 

 

 

 

 

 

 

RUBRICHEMAPPA | COLLABORA

  NOTE LEGALI E COOKIE


Eccellere Business Community è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma - n. 348 del 26/09/2008.
I testi rimangono proprietà intellettuale e artistica dei rispettivi autori. 2010 -
I contenuti di Eccellere sono concessi sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unported. Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina Note legali.