Giovani imprenditori, tra presente e futuro
Sono migliaia in Italia i giovani
imprenditori che rinnovano tradizioni familiari o si rendono
protagonisti delle innovazioni di domani. Spesso però viene meno proprio
quel sostegno che permette di fare bene e puntare dritti al futuro. In
questi casi, e non solo, l’associazionismo può rivelarsi fondamentale.
Eccellere ne parla con Giorgio D’Amore, Presidente dei Giovani
Imprenditori di Assolombarda.
di
Lara Motta
Il Gruppo
Giovani Imprenditori, fondato nel 1964, riunisce imprenditori, figli di
imprenditori e dirigenti di aziende iscritte ad Assolombarda, di età
compresa tra i 18 e i 40 anni.
Nel corso degli anni il Gruppo Giovani è diventato un punto di attrattiva e
di riferimento per molte imprese associate ad
Assolombarda e al
sistema di Confindustria. Attualmente, infatti, è il maggiore all'interno
del sistema confindustriale, con 600 soci operativi in imprese del
territorio milanese e appartenenti alle più differenti categorie: dalla
consulenza aziendale alla selezione del personale, dall'informatica alla
finanza, dalla produzione alimentare alla fabbrica di macchinari, dalla
chimica alle biotecnologie, ecc.
A Giorgio D’Amore, Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda,
abbiamo chiesto una testimonianza sul clima che si respira oggi nel mondo
imprenditoriale giovanile e sulle variabili che contribuiscono a determinare
il successo d’impresa.
Giorgio D’Amore, Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda. |
Dottor D’Amore, qual è oggi la situazione del mondo imprenditoriale
giovanile?
Difficile sbilanciarsi in affermazioni nette. Dal nostro osservatorio dei
Giovani Imprenditori Assolombarda sicuramente, dopo una fase di
“scoraggiamento generale” degli anni scorsi, notiamo una notevole voglia di
mettersi in gioco: chi ha un’impresa di famiglia, spesso desidera allargare
i confini del proprio business, magari diversificando con investimenti in
nuove iniziative. Chi invece ha appena creato un’azienda – seppure affronti
il problema cronico della mancanza di sostegno da parte del sistema bancario
per le start-up – è pronto a mettersi in discussione e a rilanciare sulle
proprie idee.
Diciamo che mancano occasioni che aiutino chi vuole creare una start-up a
trovare nuovi soci, non necessariamente finanziari, ma industriali. Ma in
quest’ambito noi Giovani Imprenditori Assolombarda lanceremo a breve
un’iniziativa
Quali sono le prospettive future?
Non ho la sfera di cristallo, ma penso che nel nostro Paese ci sia ancora
molto spazio per chi non semplicemente vuole “mettersi in proprio” a livello
individuale, ma creare nuove imprese, nuove organizzazioni. Anche se in
futuro i capitali o gli investimenti arriveranno dall’estero, come spesso
sembra, sono le idee e i cervelli che muovono i soldi per creare nuove
imprese. Per cui ci sarà sempre bisogno di imprenditori innovativi, meglio
se giovani perché i giovani hanno spesso più “carica” di chi ha molta
esperienza.
Cosa chiedono oggi alle Istituzioni i giovani imprenditori?
La maggior parte, a mio avviso, chiede solo di abbassare le imposte e di…
lasciarci lavorare! Nonostante quel che hanno più volte affermato il
Ministro e il Viceministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa e Vincenzo
Visco, la tassazione per le imprese in Italia (Ires + Irap) non è poco meno
del 40%. Molte imprese – proprio per effetto dell’Irap – pagano spesso più
del 70% degli utili lordi! Un’assurdità, che scoraggia certo a fare impresa
in modo “pulito”.
La mia azienda è due anni che paga il 100% di imposte sugli utili lordi, per
esempio. Ma che senso ha? Avrei potuto assumere due persone in più se non
avessi dovuto pagare quelle imposte.
E’ questo che vogliamo dire alle istituzioni: lasciateci lavorare,
migliorate le condizioni in cui si possa fare impresa.
Certo, c’è poi una parte di imprenditori – giovani e meno giovani – che
vogliono “il favore” dalle istituzioni. Quando sono stato eletto Presidente
dei Giovani Imprenditori Assolombarda, qualche socio mi ha chiesto come lo
potevo aiutare nel suo business a livello personale… Gli italiani spesso
preferiscono chiedere un favore personale alle istituzioni che non delle
migliori condizioni per tutti!
Si possono rilevare differenze di opportunità e/o agevolazioni, tra i
giovani imprenditori italiani e quelli nel resto d’Europa?
Rispondendo da Milano – Giovani Imprenditori Assolombarda rappresentano
titolari d’impresa e dirigenti di Milano e una parte della provincia –
rispondo “a caldo” di no. Forse se abitassi in una regione del Sud Italia,
la mia risposta sarebbe diversa.
Probabilmente chi fa impresa in Italia, anche al Nord, sconta una cultura
anti-imprenditoriale più diffusa che nel resto d’Europa. Non so se in
Germania, tanto per fare un esempio, c’è un partito che proclama “Anche i
ricchi piangano!” e propone in realtà non politiche contro i ricchi ma
contro l’impresa, cercando di renderci la vita più difficile. Rendere la
vita difficile alle imprese e agli imprenditori significa poi darci meno
strumenti per creare posti di lavoro. Insomma, è un boomerang per la società
intera.
Secondo lei, quali sono le caratteristiche che accomunano le imprese
di successo?
Prima di tutto – parlo a titolo davvero personale, non sono un economista –
un grande mercato. Google non avrebbe il successo che ha se si collegassero
a Internet solo 100.000 persone in tutto il mondo.
Secondo: una grande idea. Terzo: imprenditori e manager davvero visionari.
Bill Gates in qualche modo voleva “cambiare il mondo”. Così Steve Jobs. O
Mario Moretti Polegato. Tutti uomini che quando parlano della loro impresa,
parlano di “crederci”. La visione è la fede nell’impresa che si crea, la
fiducia totale in un’idea che può cambiare, in grande o in piccolo, la vita
a milioni di persone.
Che doti deve necessariamente possedere un giovane imprenditore oggi?
In Italia, oltre ai tre elementi citati sopra, deve avere un grande senso
dell’etica. Se si mira solo a fare soldi, a fare il “furbetto” forse si crea
anche un’impresa che produce tanti utili, per sé, ma non certo una grande
impresa.
Quali sono, concretamente, i vantaggi che offre Assolombarda a un
giovane imprenditore?
In linea generale, l’associazione è un potentissimo strumento di networking,
è un’organizzazione che stimola la conoscenza reciproca sia tramite lo
sviluppo di iniziative comuni (convegni, workshop, ecc.) sia tramite
iniziative ad hoc come il prossimo “Business Cafè”, la prima iniziativa
confindustriale che aiuta gli imprenditori a conoscersi tra loro a scopo di
business. Un’iniziativa creata assieme al Consiglio Nazionale dei Centri
Commerciali: le aziende Assolombarda avranno la possibilità di fare business
con centri Commerciali, Factory Outlets a Retail Parks.
A breve lanceremo un’iniziativa dedicata a chi vuole creare un’impresa: lo
aiuteremo a trovare soci all’interno del nostro network e/o anche a trovare
soci finanziari.
In linea generale, comunque, invito a visitare il sito
www.Assolombarda.it
e
www.giovaniimprenditori.com, dove sono indicate tutte le iniziative
dedicate agli imprenditori giovani e meno giovani.
Un consiglio ai giovani che desiderano lanciarsi in un’avventura
imprenditoriale.
Prima di partire con entusiasmo, verificate la vostra idea parlando con
almeno 10 esperti del settore in cui volete operare. Guardate cosa fanno i
vostri concorrenti.
Una volta partiti, sappiate che sbagliando si impara. Abbiate coraggio, non
abbiate paura di sbagliare. E di ricominciare.
05-Nov-2007
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