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Incentivazione: tra strumenti e strategie
Una breve introduzione all'incentivazione
come strumento di marketing interno e forma di comunicazione e motivazione
per la valorizzazione dell'individuo.
di Lara
Motta
La prima forma d’incentivazione affonda le sue radici già nel 1929,
negli Stati Uniti, in occasione del catalogo Mc Donald. E' solo, però, nel
dopoguerra che si verifica il suo sviluppo, con particolare attenzione,
negli Usa, al settore automobilistico e, in Italia, a quello del largo
consumo. L'incentivazione, da sempre, costituisce un vero e proprio
strumento di marketing che, attraverso un'attività di comunicazione
persuasiva, spinge il destinatario ad un miglioramento delle proprie
performances ed al raggiungimento di determinati obiettivi, facendo leva
su precise motivazioni psicologiche e sull'ottenimento di un beneficio.
Promozione e incentivazione, dalla valorizzazione del prodotto a quella
dell’individuo.
Gli interlocutori privilegiati dell'incentivazione sono costituiti dai
dipendenti e collaboratori di un'azienda, dal trade, dalla forza vendita,
mentre nella promozione il principale destinatario è rappresentato dal
consumatore o anche dal trade ma nella sua veste di acquirente. Un'altra
differenza sostanziale tra promozione e incentivazione risiede
nell'obiettivo, che per la prima si riconosce principalmente nella vendita e
nella valorizzazione del prodotto, mentre, per la seconda, l'individuo e la
sua valorizzazione sono posti al centro, attraverso una serie di stimoli
atti a potenziarne le prestazioni e a migliorare la qualità, attraverso un
processo di motivazione e di successiva gratificazione. Per raggiungere gli
obiettivi prefissati è però necessario che la campagna d'incentivazione sia
in linea con le prestazioni dimostrate, nel passato, dai suoi destinatari e
con quelle potenzialmente raggiungibili nel futuro.
Al fine di non rischiare di ottenere demotivazione, sconforto o addirittura
l'autoeliminazione dalla corsa al premio, ancora prima dell'inizio
dell'operazione, è necessario che i traguardi prefissati siano condivisi dai
partecipanti, i quali, devono essere in grado di poter almeno aspirare ai
premi top della campagna.
Contemporaneamente, però, è necessario ed essenziale mantenere alto il
livello d'importanza dei traguardi assegnati e il valore dei benefici
distribuiti. L'equilibrio tra questi due elementi risulta fondamentale per
la buona riuscita di una campagna d'incentivazione.
Ma qual'è il percorso da intraprendere e quali sono i passi fondamentali
per pianificare e realizzare una campagna incentive?
Prima di tutto affidarsi ad un'agenzia specializzata, esperta in
strategie di motivazione e operazioni d'incentivazione.
Una struttura che sia in grado di pianificare e di gestire l'intera
campagna: il progetto di meccanica d’incentivazione formulato sugli
obiettivi dell'azienda, la strategia di motivazione, il progetto di
comunicazione, dalla fase di lancio al follow-up finale, il reperimento dei
premi e l'organizzazione completa dell'eventuale viaggio che deve risultare,
studiato e tagliato, su misura per l'azienda e cucito sulla base della
comunicazione creata ad hoc per l’operazione.
Successivamente, una volta individuati gli obiettivi aziendali, la
meccanica e stanziato il budget, è necessario definire il tema
della campagna, un filo conduttore forte e chiaro che dia un'impronta e
un'identità decisa all’intera operazione. Tutte le forme di comunicazione,
dai classici strumenti quali il folder, il dépliant, il catalogo, al
programma del viaggio, alle attività di animazione, al gift in camera, ai
richiami intermedi, devono essere i singoli tasselli che costituiscono
l'identità della campagna, creano aspettativa, destano interesse, stimolano
all'azione e creano il ricordo.
Una volta individuato il tema della campagna, bisogna procedere alla
definizione dei premi che contribuiscono, in buona percentuale, al
successo della campagna. Devono essere prescelti in base ad osservazioni e
studi approfonditi sul tipo di target e sul suo contesto. Tra i premi
solitamente utilizzati per le operazioni d'incentivazione troviamo i buoni
acquisto o le card, i buoni benzina, il catalogo oggetti, il viaggio.
Il valore del Viaggio Incentive
Il viaggio costituisce solo uno dei possibili premi top all'interno di
una campagna incentive, eppure, secondo numerosi studi, rimane ancora il più
apprezzato e quello di maggiore successo, grazie all'alto valore aggiunto
che ne deriva e che supera, di gran lunga, il suo reale valore economico.
Non solo. Esistono motivazioni che ne fanno, sia per l'azienda sia per i
partecipanti alla campagna, il premio più gettonato. Se perfettamente
organizzato l'azienda, attraverso il viaggio d'incentivazione, ha la
possibilità di accrescere la sua immagine, di riunire un determinato gruppo
e di favorirne la conoscenza, l'integrazione fra i diversi elementi, nonché
di istituzionalizzare l'evento facendolo divenire un appuntamento fisso e
atteso. I partecipanti, hanno l'occasione di vivere un momento di evasione e
confronto, di instaurare rapporti con i colleghi e con il management, in un
ambiente informale, lontano dal consueto contesto lavorativo.
Inoltre il viaggio rappresenta, soprattutto per determinati destinatari, un
momento di crescita culturale, di formazione, ma anche un'occasione di
avanzamento sociale, grazie alle strutture di alto livello, al grado di
personalizzazione e, soprattutto, alle esperienze che si possono vivere in
quanto ospiti dell'azienda, a volte non accessibili al consueto turismo
individuale.
Tanti elementi che concorrono a fare ancora del viaggio incentive, il premio
più ambito.
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