Lean Enteprise Management: quando l’azienda crea
Valore per il Cliente
Lean: snello, veloce. Ed efficace. Un modo
di ripensare l’azienda per renderla capace di individuare e ridurre al
minimo le attività a basso valore aggiunto, di analizzare ed eliminare
gli sprechi, soddisfare le aspettative del Cliente.
di
Giovanni Contino, Partner
AchieveGlobal Italia
Riuscire a rispondere alle aspettative del Cliente in linea con ciò che
costui percepisce come Valore attraverso la qualità del prodotto, il livello
di servizio, il giusto costo, senza ricorrere a investimenti all’interno dei
propri processi e liberando energia da parte delle risorse interne
attraverso il miglioramento continuo. Un’azienda di questo tipo esiste ed è
quella che possiamo definire Lean Enterprise, un’azienda che opera
secondo il Lean Thinking.
Lean Thinking è una filosofia giapponese (sviluppata da Toyota)
occidentalizzata in USA, che nasce per le aziende manufatturiere del settore
automotive e che ha poi trovato ampio sviluppo in tutti i settori
industriali e dei servizi. Già negli anni ‘90 si parla di Lean Thinking e di
Lean Organization, da quando James P. Womack e Daniel T. Jones con Daniel
Roos hanno pubblicato il volume “La macchina che ha cambiato il mondo”. Oggi
si tratta di un tema alla portata di tutti i Paesi (in Italia, per esempio,
il caso Ducati ha fatto storia) e questa cultura è diventata il punto di
riferimento per tutte quelle aziende che si propongono di recuperare
efficienza e redditività rendendo i propri processi di funzionamento snelli,
veloci, efficaci, reattivi, flessibili. Questo nuovo modo di fare azienda è
l’unico possibile per le organizzazioni che non vogliono soccombere
all’invasione dei Paesi “low cost” e trova la sua forza nella metodologia e
negli strumenti: facili, di immediata implementazione e di provata efficacia
poiché prevedono il coinvolgimento dell’intera azienda, a tutti i livelli.
La globalizzazione dei mercati crea enormi opportunità di business, ma per
essere leader l’azienda deve avere una strategia di business definita,
chiara, compresa e diffusa, un forte posizionamento competitivo, da cui
discendono le scelte di make-or-buy, la caratterizzazione del prodotto, e
quindi il disegno di una organizzazione adeguata, dotata di strumenti,
competenze e obiettivi.
Dal pensiero all’impresa
Offrire un prodotto o un servizio che soddisfi appieno le richieste del
Cliente diventa il fattore critico di successo dell’impresa e della sua
organizzazione.
Il Lean Thinking si può considerare come un’evoluzione dei modelli
organizzativi che l'hanno preceduto e ai quali riesce a dare una convincente
integrazione. In particolare, il termine “lean” esprime un principio molto
intuitivo: tutti i processi di funzionamento di un’impresa devono concorrere
esclusivamente alla creazione del valore (Value Stream), ciò per cui il
Cliente percepisce nel nostro prodotto o servizio l’elemento distintivo
rispetto alla nostra concorrenza, e che lo rende disponibile a pagarne un
prezzo. L’obiettivo è duplice: creare un sistema azienda che sia pilotato (pull
system) dal Cliente e dalle sue aspettative di Qualità - Prezzo – Servizio e
rendere tale sistema efficace (senza perdere la focalizzazione sul Cliente,
riducendo la sovrapproduzione e le scorte, accorciando i tempi di sviluppo
del prodotto e del time-to-market) ed efficiente, eliminando gli sprechi e
riducendo al minimo l'utilizzo delle risorse: risorse umane, capitale
investito, tempi e spazio occupato, infine acquistando nel mercato globale
al minor Total Cost of Ownership, mirando dunque le operazioni di out&in-sourcing.
Tutto ciò allo scopo di produrre di più con un minor consumo di risorse a
beneficio di una maggior redditività dell’impresa, di una migliore qualità
del prodotto e della maggior flessibilità richiesta dal Cliente più
esigente. Il passaggio all’azione concreta è molto intuitivo.
Il modello di Lean Enterprise Management definisce, per AchieveGlobal,
una practice specifica, e risponde alle esigenze delle organizzazioni che
vogliono consolidare o sviluppare una leadership di mercato, garantire una
redditività soddisfacente per i propri azionisti, competere nel mercato
globale. Il percorso seguito prevede di tracciare un modello organizzativo
snello e coerente con la strategia di business dell’azienda, dotarlo di
efficaci strumenti operativi, coinvolgendo e ottimizzando le risorse interne
a tutti i livelli. L’approccio da seguire è pragmatico: le problematiche
vanno analizzate mentre le attività sono in corso, e le soluzioni pensate e
applicate come sforzo comune, quindi messe direttamente in pratica. Le
soluzioni che emergono non devono essere altamente sofisticate, bensì
profondamente semplici. D’altra parte, implementare le soluzioni più
semplici è sempre la cosa più difficile.
Lean e Kaizen
Il percorso per diventare azienda Lean richiede tenacia e impegno a
partire dal Top Management e poi, a cascata, di tutta l’organizzazione fino
ai ruoli più operativi. La filosofia adottata, il Kaizen (“cambiamento per
il meglio”), si fonda sul principio del miglioramento continuo e a piccoli
passi, contribuendo alla riduzione dei livelli cronici di difettosità e
inefficienza produttiva-organizzativa-gestionale, rendendo i flussi più
scorrevoli ed efficaci con conseguente aumento di produttività e
redditività. L’attenzione ai dettagli e a un modo di lavorare caratterizzato
da rapidità, buon senso e semplicità permettono di ottenere miglioramenti
sorprendenti nella soddisfazione del cliente, nella qualità e nella
redditività e nella motivazione delle risorse aziendali.
L’attenzione alla misura delle prestazioni è fondamentale per verificare
l’efficacia delle scelte intraprese. I risultati che ci si possono attendere
sono molteplici:
- aumento della produttività
- riduzione del Total Cost of Ownership di prodotto
- rapidità e flessibilità lungo tutta la Supply Chain
- efficacia dei processi di sviluppo dei nuovi prodotti (riduzione dei
tempi e di costo del prodotto)
- riduzione delle scorte e dei relativi problemi di spazio.
Possono esservi diversi tipi di approccio per ottenere un’azienda Lean.
Ad esempio, l’approccio di AchieveGlobal (Italia) prevede tre aree
principali di implementazione:
- Lean Production: trasformazione dell’area produttiva (non
limitatamente ai settori industriali) attraverso l’apprendimento della
filosofia Kaizen e implementazione dei principi del Just-In-Time
(intervenendo anche sull’organizzazione)
- Lean Supply Chain: applicazione della metodologia e strumenti del
Pull System lungo tutta la catena del valore dal cliente al fornitore,
secondo un’ ottica di integrazione e messa in flusso dei processi con un
forte recupero di efficienza
- Lean R&D: applicare i concetti di efficienza al prodotto in termini
di riduzione dei tempi di sviluppo e delle modifiche tecniche, di
contenimento dei costi di industrializzazione e di standardizzazione
delle specifiche tecniche.
L’impatto sulle funzioni aziendali
A livello organizzativo, il rispetto dei principi lean comporta un
ripensamento delle attività aziendali, non più ordinate per funzioni ma
orientate alla creazione di team di lavoro polifunzionali, in grado di
seguire il prodotto lungo tutto il percorso di attraversamento all’interno
dell’azienda. Altro cambiamento è l’applicazione di meccanismi di
comunicazione innovativi (e a volte informali) per favorire il colloquio con
i responsabili di area e un atteggiamento proattivo da parte degli addetti
che, in prima linea, devono mettere in pratica il cambiamento. Per cambiare
è necessaria una chiara visione di che cosa si vuole fare e di dove si vuole
arrivare: la strategia deve essere compresa e condivisa fra tutti gli attori
presenti in azienda per tradurre in fatti concreti i concetti di base
dell’organizzazione snella e del Lean Thinking
Nelle Operations il modello di riferimento è il Just-in-time,
inteso nella sua essenza più estrema, che è quella dell’ intraprendere
attività solo quando il cliente lo richiede; questo metodo evita la
generazione di sprechi lungo la catena del valore. Tutto il processo va
quindi mappato in modo corretto, evidenziando disallineamenti e
inefficienze. Il miglioramento continuo esige, oltre a grandi doti di
problem solving e capacità di lavorare in team, che le nuove idee siano
velocemente applicate alla produzione e, in seguito, perfezionate. In questo
senso lo strumento del workshop è una delle chiavi vincenti: un team di
lavoro dedicato si occuperà di analizzare il processo da migliorare, fissare
gli obiettivi, le tempistiche, la formazione, generare le idee e
implementarle. La corretta configurazione dei processi produttivi, associata
a strumenti semplici ed efficaci, porta a individuare e risolvere i problemi
e a ottenere sistemi di funzionamento altamente produttivi, flessibili e
redditizi
Nella Logistica, i principi lean portano verso la produzione su
ordine cliente attraverso un flusso “tirato” dal Cliente (Inventory
reduction). Ciò richiede una puntuale e approfondita analisi per la
riprogettazione dei flussi logistici interni ed esterni all’azienda. Per
un’impresa manifatturiera, per esempio, significa: dalla pianificazione
ordini clienti, all’approvvigionamento dei materiali verso i fornitori, alla
programmazione della produzione e della distribuzione del prodotto finito
verso il Cliente. Grande rilevanza risiede nel concetto di partnership
strategica con i fornitori di servizi logistici che, gestiti in completo
outsourcing, devono rispondere a precisi canoni di ottimizzazione dei
materiali in arrivo (logistica in-bound) e in spedizione (logistica
out-bound) dall’azienda. Un grande supporto alla logistica è inoltre fornito
dalle tecnologie informatiche che permettono una costante comunicazione e un
agevole controllo delle attività organizzate in rete tra l’azienda, i propri
fornitori e la rete di vendita.
Negli Acquisti & Sviluppo Fornitori è necessaria una
razionalizzazione e integrazione della rete di fornitura (Vendor Management)
che consenta lo sviluppo e l’integrazione con i fornitori, le scelte di
sourcing strategico, la riduzione dei costi totali di acquisto e
l’implementazione di progetti Kaizen-Fornitori volti a rendere i processi di
fornitura più efficienti ed efficaci. Un ruolo chiave, in tal senso, è
rappresentato dalle scelte di make–or–buy scaturite da una chiara visione
del proprio core business. I concetti di impresa snella e integrata in tutta
la filiera sono quelli che le organizzazioni devono sposare per affrontare
con successo la complessità del mercato. Il vero motore del cambiamento, in
questo senso, è rappresentato dalla preparazione tecnica e dalla motivazione
di tutte le persone coinvolte e quindi dal poter disporre di strumenti
fondamentali quali lo Skill Mapping (mappatura delle competenze) e il Time
Management (mappatura delle attività a valore).
In conclusione, essere snelli prevede un approccio organizzativo
bottom-up: gli attori coinvolti nei processi d’impresa sono i principali
responsabili del miglioramento continuo, in quanto sono loro stessi a
confrontarsi direttamente con i problemi.
In generale, per tutte le funzioni aziendali è necessaria una formazione
polivalente delle risorse, in grado idealmente di conoscere ogni attività di
creazione di valore sul prodotto. Queste esigenze si traducono da una parte
nell’erogazione di formazione ad hoc durante la conduzione di progetti di
Lean Transformation dove l’esperto trasferisce conoscenze di contenuto
tecnico e organizzativo, dall’altra nell’introduzione degli strumenti lean
per la conduzione efficace di progetti di miglioramento continuo che
conducono le aziende verso l’eccellenza.
11-Mag-2008
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