Opodo: viaggiare europeo
L’agenzia di viaggi on line, tra le grandi,
è l’unica ad avere una gestione interamente europea: ciò significa
destinazioni diverse dai competitor per battere una concorrenza per molti
versi appiattita. L’intervista a Roberto Riccio, Country Director di Opodo.
di
Enrico Ratto
Roberto Riccio
Country Director di Opodo |
Nell’universo delle agenzie di viaggio on line, difficilmente è il
prodotto a fare la differenza. Immensi database internazionali aggregano e
gestiscono l’offerta di voli e alberghi, per poi distribuirli ai loro
clienti, le agenzie di viaggio on line.
Il risultato è che l’utente, molto spesso, trova alberghi e voli venduti
allo stesso prezzo su diversi portali. Il management di queste strutture
conosce il problema, e lo affronta così: se il prodotto nel 90% dei casi non
fa la differenza, la fanno invece l’assistenza telefonica diretta, il brand
che garantisce affidabilità, la capacità di affiancare le agenzie
tradizionali.
Roberto Riccio è il Country Director di
Opodo Italia, agenzia on
line nata due anni fa in Italia e con circa un milione di utenti unici ogni
mese. Conosce il problema dell’offerta ma pensa che, a volte, il vantaggio
competitivo sia in realtà molto più semplice da trovare. E’ sotto gli occhi
di tutti.
“Opodo è l’unica agenzia di viaggio on line europea” spiega “Questo
significa che possiamo offrire mete che i grandi gruppi americani, Expedia o
Lastminute, non offrono.”
Per esempio?
Cuba. Sembra una cosa ovvia, ma i gruppi americani non possono vendere
questa meta, tanto cara al pubblico italiano.
E’ qui che si gioca la concorrenza con le altre agenzie di viaggio on
line?
La realtà è che per quanto riguarda i prodotti offerti, siamo tutti molto
livellati. Il 95% del business ruota intorno agli stessi prodotti, a volte
gli stessi hotel e le stesse compagnie aeree, dove non vi è alcuna
differenza sostanziale di prezzo. Il vantaggio è quindi poter vendere
destinazioni che altri non vendono, oppure avere un servizio clienti
interno, come Opodo, sempre aggiornato e a contatto con il management per
quanto riguarda la comunicazione delle esigenze e delle richieste del
pubblico.
Quale sono i numeri di Opodo in Italia?
Opodo opera in Italia con dieci persone, siamo arrivati un anno fa e
abbiamo circa un milione di visitatori unici ogni mese. Il 90% del nostro
business è determinato dalle prenotazioni aeree, dove però le commissioni
nel tempo si sono ridotte al minimo, oggi si aggirano intorno all’1%.
L’unica via è fare volume, quindi…
Esatto. Lavorare sui grandi volumi è una strada obbligatoria per
un’agenzia on line, a differenza delle agenzie tradizionali. I dati di
traffico, la percentuale delle conversioni sul portale, sono elementi
determinanti.
E quale è il rapporto di Opodo con le agenzie tradizionali?
In passato le agenzie di viaggio on line erano vissute come il
concorrente agguerrito delle agenzie off line. Oggi si sta stabilendo un
rapporto sinergico. Mi spiego: in Italia alcuni prodotti on line stentano a
decollare. Per esempio i pacchetti tutto incluso, le mete di nicchia, le
mete intercontinentali molto costose, dove la transazione con carta di
credito è difficile per il problema del plafond. Molte agenzie on line si
stanno quindi affiancando a quelle tradizionali per andare a coprire queste
nicchie. Anche Opodo seguirà questa strada, abbiamo dei progetti precisi per
il 2008.
In che modo vi affiancherete alle agenzie tradizionali?
La nostra intenzione è dare agli agenti off line le caratteristiche dei
web agent, cioè persone che abbiano un approccio al cliente molto simile a
quello delle agenzie on line. Le agenzie avranno infatti un loro sito dove
potranno caricare i loro pacchetti di nicchia, altrimenti poco interessanti
per un grande portale che, come detto, deve fare volume. Potranno quindi
proporre al pubblico una scelta delle loro soluzioni, anche se queste sono
molto piccole. Diciamo che come portale dobbiamo puntare ai volumi, ma che
non dobbiamo dimenticare il mercato locale.
In tutta Europa vi muovete così?
No, l’Italia è un caso particolare. Il turista italiano è abituato ai
viaggi in automobile verso la seconda casa. E’ un turista fai da te con poca
dimestichezza con le prenotazioni di hotel, aerei, autonoleggi. In Germania,
per esempio, i pacchetti vengono venduti on line senza problemi da anni.
Come mai è più facile trovare un pacchetto all inclusive in una
agenzia tradizionale?
Perché anche i tour operator lavorano in questo senso. Spesso sono i
primi a non voler fornire sistemi di prenotazione on line. E questa scelta
rappresenta per loro un costo: per un tour operator il costo del catalogo
incide per il 30% sul budget annuale del marketing. Tuttavia il sistema è
saldamente legato alle agenzie tradizionali, e i pochi che hanno provato
altre strade, hanno poi rinunciato.
Però anche le agenzie on line si stanno attrezzando, per esempio
aggregano nel carrello singoli servizi…
Esatto. Per esempio, per Opodo il 90% del fatturato deriva dalla
prenotazione dei voli. Una volta conclusa la prenotazione, al cliente
vengono proposti servizi aggiuntivi, dal car renting all’escursione. E’ un
procedimento inverso rispetto al pacchetto…
Lei crede che per un’agenzia on line sia necessario avere sul portale
una grande quantità di prodotti, oppure sia più vantaggioso avere una
nicchia di qualità?
Direi che sicuramente si lavora sulla quantità. Soprattutto per una
questione di disponibilità. Lei pensi che in un’agenzia on line avvengono
migliaia di prenotazioni ogni giorno, se non c’è la quantità è facile che i
posti si esauriscano presto.
E i giudizi sulla qualità come vengono gestiti? Molti operatori stanno
attivando dei sistemi di feedback sugli hotel, per cui ogni visitatore
diventa un advisor…
Questo è un tema fondamentale. Personalmente, non prenoto mai senza dare
un’occhiata ai feedback degli altri viaggiatori. Il nostro sito li integrerà
molto presto. E’ un sistema utile soprattutto per le prenotazioni degli
hotel a due o tre stelle. Sulle quattro o cinque stelle, gli standard sono
quasi sempre garantiti dall’hotel stesso.
Le due o tre stelle sono le classi su cui avvengono le maggiori
prenotazioni?
Non per i viaggiatori business. E anche questo è un tema interessante,
perché oggi le agenzie on line trattano indifferentemente il pubblico
privato e il viaggiatore d’affari. Credo che Expedia partirà con una
differenziazione molto presto, Opodo ha già attive aree dedicate sui suoi
portali tedeschi e del nord Europa…
Su che cosa si andrebbero a differenziare le offerte presenti nelle
aree dedicate al viaggiatore business?
Innanzitutto la fatturazione mensile, e non a singolo viaggio. Poi la
capacità di mettere delle business rules che diano la possibilità alle
aziende di controllare e verificare rapidamente la tipologia del viaggio dei
propri manager: il riepilogo giornaliero delle spese, la corrispondenza tra
le direttive interne all’azienda e la prenotazione del viaggio da parte del
manager. Credo che tre volte su cinque, oggi un manager prenoti
autonomamente e on line il proprio viaggio. Un’area dedicata diventa
indispensabile.
21-Dic-2007
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