Abitudini da un milione di dollari
Ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo è
determinato in gran misura dalle nostre abitudini. Sostituendo le
abitudini improduttive con quelle ottimali, potremo ottenere benefici
immediati nella vita e negli affari. Iniziando a seguire determinate
abitudini, comuni agli uomini e alle donne di maggior successo, aumenta
la possibilità di raggiungere la piena realizzazione personale…
di
Alberico Moro
Quali
abitudini dovremmo adottare per sentirci meglio con noi stessi, con gli
altri, per avere successo nella vita e negli affari?
Risponde Brian Tracy nel libro “Abitudini da un Milione di Dollari”. Il
titolo potrebbe trarre in inganno perchè potrebbe indurre a pensare che
l’autore voglia focalizzarsi esclusivamente sull’arricchimento
economico/finanziario e sia pronto a fornire consigli ed idee utili
“solo” a questo scopo. In realtà c’è qualcosa in più. L’indipendenza
finanziaria è solo uno dei benefici che possiamo raggiungere adottando
“sane” abitudini.
Alcuni tratti dell’opera di Tracy sono comuni a quelli di altri autori
“motivazionali” americani, come Anthony Robbins, Stephen Covey e
Napoleon Hill. Gli argomenti, in fondo, sono quelli, anche se bisogna
sottolineare che l’autore, in alcune parti, ci mette del suo, frutto di
una grande esperienza come coach e conferenziere internazionale. Ci sono
infatti molti spunti, concetti ed idee originali ed interessanti, che
meritano di essere letti, approfonditi e messi in pratica.
Brian Tracy, dallo studio della psicologia e della metafisica, ha
imparato che esistono una serie di principi universali che spiegano le
ragioni dei successi e dei fallimenti umani. Queste “leggi mentali” spiegano
perché alcune persone conducono una vita meravigliosa mentre altre no.
Abbiamo così la Legge di Causa ed Effetto, del Controllo, del Credo,
delle Aspettative, di Attrazione e di Corrispondenza. In base a questi
leggi tutto accade per una ragione, ci si sente felici nella misura in cui
si percepisce di avere il controllo della propria vita, tutto ciò che
crediamo con convinzione diventa la nostra realtà e, inevitabilmente,
attiriamo nella nostra vita persone, idee e circostanze in linea con i
nostri pensieri frequenti.
L’ultima legge, quella di Corrispondenza, è strettamente collegata al
“concetto di se”, alla “fiducia in se stessi” e all’autostima, e dice che
“il nostro mondo esteriore è un riflesso del nostro mondo interiore”. Il
concetto che abbiamo di noi stessi precede e predice i nostri risultati e la
nostra efficacia in ogni sfera della nostra vita. Agiamo verso l’esterno in
mdo coerente rispetto a come percepiamo noi stessi interiormente.
Mettendo insieme queste leggi si ottiene il grande principio universale che
spiega la nostra vita ed ogni cosa che succede “diventiamo ciò che occupa la
nostra mente per la maggior parte del tempo”.
In base a queste “leggi universali”, adottando determinate abitudini e
comportamenti, prendendo il controllo della nostra vita e delle nostre
azioni, possiamo essere certi di raggiungere i nostri obiettivi e migliorare
i nostri “risultati” in ogni campo, sentendoci così pienamente responsabili
della nostra vita.
L’idea (la verità?), molto interessante, da cui parte Brian Tracy, è che
veniamo al mondo senza alcuna abitudine. Le acquisiamo a partire
dall’infanzia. Ci sono abitudini positive (potenzianti) e abitudini negative
(limitanti). Quella potenziante, è un’abitudine che ci permette di essere
efficaci, di ottenere un risultato desiderato. Al contrario
un’abitudine/comportamento limitante, ci chiude, ci frena e non ci aiuta.
Come detto, acquisiamo abitudini dal momento in cui veniamo al mondo.
Purtroppo, è molto probabile acquisire determinate abitudini negative,
inibitorie, che ben presto si trasformano in paura del fallimento, del
rischio, della perdita, di provare cose nuove. Inoltre, al momento della
nostra nascita, siamo privi di paure e condizionamenti. Un’altra abitudine
primaria che possiamo acquisire ben presto nella vita è la paura di essere
rifiutati o criticati e crescendo diventiamo sempre più sensibili
all’approvazione altrui. Questo, di solito, porta a comportarci in modo
uniforme, ad agire in base a ciò che pensiamo sia accettato dalle persone
che fanno parte della nostra vita. Spesso, però, questo vuol dire rinunciare
alla nostra spontaneità e alla nostra piena espressione.
La buona notizia, per far si che la nostra efficacia, i nostri comportamenti
e i nostri risultati, giorno dopo giorno, migliorino e ci consentano di fare
il salto di qualità, è che possiamo innescare nuove abitudini. Tutte le
abitudini si acquisiscono con la pratica e la ripetizione. Ci vuole
concentrazione e focalizzazione. Acquisiamo buone o cattive abitudini in
seguito alle nostre scelte, decisioni e comportamenti.
E’ per questo che alla fine di ogni capitolo l’autore propone anche degli
“esercizi” utili per mettere in pratica quanto letto e studiato, attraverso
consigli e domande molto interessanti e stimolanti. La sola lettura non
consente di cambiare le abitudini acquisite, la pratica sì.
L’autore pone poi un’attenzione particolare alla formazione continua,
all’auto-formazione, che definisce orientamento/abitudine alla crescita.
Questo è dovuto alla sua esperienza e al fatto che ha scelto di imparare
ogni cosa di cui avesse bisogno per realizzare i propri obiettivi.
Perché puntare all’aggiornamento continuo? Tracy cita Andrew Grove,
Past-President di Intel: “Ogni persona è attualmente artefice della propria
carriera e si deve considerare completamente responsabile per tutto ciò che
le accade, con particolare riferimento alle abitudini di lavoro, formazione
e crescita”.
Citando invece Brian Tracy: “Uno dei più grandi obiettivi nella vita
dovrebbe essere quello di acquisire le abitudini che portano alla buona
salute, alla felicità e al vero benessere. Il nostro scopo dovrebbe essere
di sviluppare quelle abitudini caratteriali che ci permettono di essere la
persona migliore che possiamo immaginare di diventare. Il grande scopo della
nostra vita dovrebbe essere di fare nostre quelle abitudini che ci
permettono di realizzare il nostro pieno potenziale”.
26-Gen-2008
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