Perché l’Open Source può essere una soluzione
vincente per le aziende
di
Gianluigi Zarantonello
Il mondo delle applicazioni software, incluse quelle dedicate al
business, ha visto negli ultimi anni una costante avanzata delle
tecnologie di tipo open source. Come evolverà il mercato del software?
Quali opportunità potranno cogliere le società informatiche?
Ogni azienda, si può ben intuire, è un piccolo mondo a sé con le proprie
esigenze e le proprie peculiarità. Queste realtà hanno anche bisogno di
software pensato per aiutarle a sviluppare il proprio business e per questo
molte imprese specializzate nel tempo hanno elaborato vari prodotti
commerciali.
Naturalmente come tutti i prodotti pensati in modo tradizionale anche i
programmi commerciali sono progettati per le esigenze di uno specifico
segmento di mercato che corrisponde, grossomodo, alle esigenze del cliente.
“Corrisponde grossomodo”: questo punto è importante perché nessuna azienda è
realmente uguale ad un’altra e dunque disporre di un prodotto standard
comporta quello che per i privati viene definito il “sacrificio del
consumatore”. L’impresa si deve adattare allo standard, con dei compromessi
e dei limiti alla propria attività.
Questa è la situazione tradizionale, il mondo delle applicazioni
software, incluse quelle dedicate al business, ha visto però negli ultimi
anni una timida ma costante avanzata delle tecnologie di tipo open source.
In sintesi parliamo di programmi che vengono distribuiti con vari tipi di
licenza con in comune una caratteristica fondamentale: i codici sorgenti con
cui sono scritti sono visibili e modificabili. Dunque rispetto ai normali
programmi commerciali l’acquirente, se ne ha la capacità, può modificare il
programma originario e adattarlo alle proprie esigenze.
Per lungo tempo questi software sono stati visti come qualcosa per
“smanettoni” e non sono effettivamente stati considerati dalle aziende,
anche perché all’interno di queste ultime mancano spesso conoscenze e
competenze per gestire questi progetti. Le cose invece ora si apprestano a
cambiare, anzi sono già cambiate. Alcune società informatiche infatti si
stanno dedicando alla fornitura e alla configurazione di prodotti open
source personalizzati su misura per le singole imprese.
Poter personalizzare il software non è certo un fatto da poco: le più
recenti teorie di marketing infatti parlano di miniaturizzazione dei
segmenti e di servizio one-to-one per il cliente, individuato come persona
singola con le proprie caratteristiche e necessità. Come mi ha detto in una
recente intervista Michele Sciabarrà (Amministratore Delegato di
Eprometeus.it, società che opera in questo settore) il software open source
rientra perfettamente in questo filone evolutivo, dimostrandosi così una
modalità di fare business davvero all’avanguardia.
L’impresa cliente infatti non paga più per il prodotto standard (che può
avere più o meno gratuitamente) ma rivolge i suoi costi al servizio ed alla
customizzazione (consulenza, installazione e, soprattutto, le eventuali
modifiche di personalizzazione), con prezzi che in termini quantitativi
possono essere simili ad un prodotto standard (o anche superiori) ma con
vantaggi difficilmente paragonabili.
In più la competizione per gli operatori diventa più forte in quanto
tutti partono da una base comune (i software distribuiti con libera licenza)
ma poi devono distinguersi per la capacità di consigliare il cliente e per
la competenza nello sviluppo e nel perfezionamento dei programmi. Una bella
differenza rispetto ai tipici software commerciali, dove in molti segmenti
il monopolio e l’oligopolio sono la norma.
Insomma con i software open source il programma evolve da prodotto a
servizio e da merce standardizzata a bene assolutamente personalizzabile e
customizzabile. Difficile essere più attuali di così…
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