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L’evoluzione della videoconferenza verso la telepresenza e il 3D

Il mercato della videocomunicazione, i player principali e le ultime tendenze. Tecnologie che consentono alle aziende di migliorare in efficienza e competitività.

di Andrea Bucciarelli

Approdavo verso l’aeroporto accompagnando un amico in viaggio di lavoro, già stressato dall’intasamento di raccordi e tangenziali e ripercorrevo mentalmente le ragioni degli spostamenti delle persone e delle idee. Perché ero lì, perché lui era lì, in una trasferta che per due ore di riunione aveva avuto un pesante costo logistico organizzativo tra auto, taxi, aerei, hotel, ristoranti, senza contare lo stress, i tempi morti e l’impatto ambientale in CO2 e polveri sottili emesse.

Non sono tempi da euforia di trasferta, il business è sempre più difficile, il vantaggio competitivo si nasconde in una sfumatura impercettibile, a volte non si sa neanche perché si parte e sovente si torna a mani vuote. Nell’intercontinentale per molti morta definitivamente l’ubriacatura della classe business e del giaciglio a 5 stelle.

Ci si muove o si parte perché si vuole uscire dall’ufficio, certamente perché in alcuni casi il contatto diretto è più efficace, diretto ed intimo di quello virtuale. Per evitare lo spostamento il più delle volte non necessario rinunciando al contatto reale e per alcuni all’indennità di trasferta, sempre possano essere comparabili remunerazione e qualità della vita, il manager deve essere arciconvinto dell’efficacia del sistema. I latino mediterranei si muovono di più incoraggiati dal clima, gli anglosassoni e gli scandinavi molto meno e questo spiega in parte l’enorme sviluppo storico di alcuni vendors come Ericsson e Nokia.

Dopo la comunicazione audio e dati su reti separate, l’interesse per la video è andato consolidandosi negli ultimi 10 anni, di pari passo alla Convergenza ed alla Larga Banda su fisso e mobile. La videocomunicazione ha inizialmente tentennato anche sul target elitario ma già dall’infrastruttura ISDN H.320 è stato un crescendo evolutivo delle VPN IP che rispetto all’ISDN presentano gli indiscussi vantaggi del digitale, evitando la costrizione di punti di accesso dedicati, favorendo minori jitter e ritardi, permettendo un minor costo di banda.

Gli attuali 1,2 BUSD di business mondiale sulla videoconferenza con una crescita annuale CAGR del 20 %, sono principalmente intercettati dai colossi del settore Polycom, Tandberg, Sony, Aethra. Fra questi Aethra è l’unica realtà italiana da 35 anni leader nella Videocomunicazione e nelle Telecomunicazioni. Oltre all’indiscussa capacità tecnologica, si distingue per lo stile ed il design dei sistemi ed è l’unica nel panorama mondiale, ad offrire Managed Services Audiovideo con soluzioni complete sistemi-traffico-servizi anche in leasing operativo o finanziario.

I Sistemi di Videoconferenza rigorosamente nella fascia business, sono stati ritagliati sulla necessità delle persone che nella normale attività collaborano in aggregazione (Sistemi di Gruppo) o individualmente (Executive, Videotelefoni come l’innovativo Maia XC di Aethra, PC, Mobile) per target di mercato Large Enterprise, PMI, PA, Verticali.

Le macro tendenze di sviluppo si stanno pertanto concentrando verso due scenari, Sistemi di Gruppo per Room Videoconferencing e Sistemi Individuali per Desktop Videoconferencing, entrambi convergenti nel concetto di Unified Communication dove su unica piattaforma magari Microsoft OCS2007, si ha la libertà di scegliere connessione e modalità di aggregazione singola o di gruppo da postazioni fisse, nomadiche o mobili.

Sistemi di Gruppo, Executive, Personal - Fonte Aethra

I grandi stanno continuando ad investire sui Sistemi di Gruppo e sugli Executive, migliorando sempre più il concetto di "presenza virtuale" che alla fine convince all'uso della videoconferenza come deterrente primario per non spostarsi, assieme ad altri fattori da sempre critici come semplicità d'uso, affidabilità, efficienza spettrale nel mantenere una buona qualità audiovideo ottimizzando la banda.

Il miglioramento qualitativo è storicamente passato per la Risoluzione Standard e High Definition (QCIF, CIF, 4CIF, HD 720p, HD 1080i/p), per i Protocolli di trasporto IP (H.323, SIP), per la Codifica (H.261 - H.263 - H.264), per la capacità di elaborazione dei fotogrammi al secondo (25 fps, 30 fps, 60 fps), per la contemporaneità di immagini e documenti sui due flussi del Dual Video (H.239), per l’Audio Wideband (14 KHz, 22 KHz), per la collaborazione Multipunto anche in Continuous Presence. La banda necessaria dipende dalla qualità che si vuole ottenere in un compromesso tra Risoluzione, Efficienza spettrale di Codifica, Frame al secondo.

Già da tempo i PC con webcam possono videocollegarsi con i Sistemi di Gruppo VPN anche in H.239 a patto che da qualche parte nella rete esista una MCU Multi Conference Unit stand alone o SW embedded come Hydra di Aethra, pertanto con una certa capacità nel numero di connessioni remote, sufficiente per segmenti PMI. Niente a che vedere con Skype che è un punto-punto di bassa qualità per uso amichevole familiare. Almeno per il momento.

Alcuni piccoli si stanno definitivamente focalizzando sulla Videoconferenza PC Desktop, e tra questi Vidyo propone Videoconferenza di alta qualità anche Telepresenza HD su reti IP generiche come Internet, senza più la necessità di architetture VPN MCU centriche. Sostituendo il tradizionale H.264 / AVC Advanced Video Coding con un applicativo definito H.264 / SVC Scalable Video Coding su piccoli gateway e router proprietari, adattano qualsiasi Sistema di Gruppo - Executive - PC a trasmettere su Internet, eliminando di colpo la costosa infrastruttura video costituita da MCU, Gateway, Gatekeeper. Un rivoluzione in teoria, considerando che Internet è da sempre non adatta per la Videoconferenza di qualità professionale per l’asimmetria, l’elevata sensibilità agli errori, la mancanza di CBR Constant Bit Rate.

La Webconferencing di alta qualità sta togliendo il sonno ai fornitori tradizionali d’infrastruttura come Codian acquisita da Tandberg e Radvision che comunque con un fatturato ancora in crescita, si difende bene presidiando mercati evoluti ed emergenti.

La Telepresenza non è standardizzata, continua a far leva sull’efficacia psicologica della fedeltà di riproduzione visiva, in un ambiente audiovideo immersivo spaziale di alta qualità. Le tecniche d’immersività spaziale possono essere applicate sia ai Sistemi di Gruppo che agli Executive e la risoluzione SD HD dipende dai codec e dalle telecamere integrate.

Le configurazioni di fascia alta sono costituite da piccoli anfiteatri multiscreen, array sincronizzati di telecamere, microfoni ed altoparlanti, lifesize con dimensione reale delle persone sullo schermo, eye contact con sguardo diretto correggendo quella fastidiosa parallasse tra telecamera e schermo, stesso mobilio concordato per avere l'impressione di essere con le persone remote nella stessa sala. Gli aspetti psicologici costituiscono un fattore importante: espressioni, gesticolazione, posture, veicolano il messaggio molto più efficacemente mentre il contatto visivo in una riunione rende più convincenti, sinceri, autorevoli.

La Telepresenza di fascia alta è estremamente costosa anche di due ordini di grandezza rispetto ai Sistemi di Gruppo tradizionali, richiedendo una banda minimo di 4 Mbps. Forse troppo anche per le sale di presidenti, amministratori delegati e ministri. Alcuni giganti come HP e Cisco non erano presenti nel segmento tradizionale anche se Cisco da tempo presenta una potente offerta di Unified Communication. Fiutando il business hanno puntato direttamente sulla Telepresenza e probabilmente stanno portando la croce di una market share che stenta a decollare. La tendenza attuale è quella di integrare tecniche di Telepresenza in Sistemi HD più compatti a singolo schermo e molto meno costosi come Electra di Aethra.

Telepresenza - Fonte Cisco


Telepresenza - Fonte HP

La tridimensionalità nella Videocomunicazione con applicazioni di sicuro interesse nella Telemedicina, nell’Industria, nel Commercio, nella Teledidattica e nell’Intrattenimento, rappresenta l’ultima frontiera della virtualizzazione. Per certi aspetti potrebbe superare la Telepresenza ed ha seguito solo parzialmente l’evoluzione del 3D riprodotto localmente, tutt’ora ampiamente sperimentale. Un conto è un broadcasting trasmesso unidirezionalmente o la tridimensionalità preelaborata e riprodotta localmente per applicazioni pubblicitarie, commerciali, entertainment, infotainment. Altra cosa è elaborare, trasmettere e ricostruire immagini 3D in tempo reale. Per le applicazioni locali si parte sempre da riprese con più telecamere, complesse elaborazioni e riproduzioni con sistemi ottici o olografici su totem ancora invasivi.

Il 3D nella Videoconferenza ha pertanto seguito finora una filosofia d’integrazione e compatibilità con i sistemi tradizionali esistenti, codec e telecamere SD HD, utilizzando metodi ottici con un’ unica telecamera. DVE Digital Video Enterprises e Telepresencetech utilizzano metodi ottici basati su proiezioni, vetri e riflessi, ottenendo immagini tridimensionali decenti ma con sistemi tutt'ora ingombranti ed accorgimenti tipo luci e sfondi cinematografico-televisivi non molto pratici.

Videoconferenza 3D con sistemi ottici - Fonte DVE


Videotrasmissione 3D stereoscopica - Fonte 3DSwitch

Promettente risulta l’applicazione della stereoscopia, tecnica nota da decenni nel cinema e nell’entertainment IMAX 3D, che consiste nella ripresa video o fotografica di due telecamere o macchine fotografiche sincronizzate. La ripresa con immagini sovrapposte, viene separata da filtri polarizzatori diversi per ognuno degli occhi e rielaborata dal cervello che percepisce profondità e tridimensionalità.

L’italiana 3DSwitch leader nello studio e nelle applicazioni 3D stereoscopiche, coinvolta in progetti di rilievo come la TV3D e collaborazioni con Eutelsat e Telespazio nel DVB Digital Video Broadcasting, sta sperimentando sistemi integrati di Videoconferenza 3D con due sole telecamere sincronizzate, trasmissione codec, sistemi di ricostruzione della tridimensionalità dai flussi video trasmessi, schermo LCD 3D con polarizzazione circolare ed eleganti occhiali con montatura in titanio. Il sistema complessivo garantisce un’ottima risoluzione 3D. Gli schermi LCD 3D autostereoscopici appena lanciati sul mercato senza polarizzazione ed occhiali, oltre alla complessità di trattare il content da più telecamere, sullo strato esterno dello schermo sono dotati di microlenti cilindriche che distribuendo l’immagine in più direzioni, ne riducono sensibilmente la risoluzione.

Analogamente alla Telepresenza, la tridimensionalità stereoscopica puo’ essere implementata sia su SD che HD a seconda dalla risoluzione delle telecamere, degli schermi HD 720p 1080p, dei codec. Nel caso di trasmissione 3D HD in tempo reale, debbono ancora stabilizzarsi parecchi fattori per poter individuare business case sostenibili, il consumo di banda correlata alla risoluzione ed ai frame per secondo, l’efficienza spettrale e la capacità dei codec, elaborazione tridimensionale e sincronismo.

Futuro prossimo.

Saluto il mio amico che dopo il check-in s’inserisce in una coda chilometrica di vestiti lino cotone stropicciati dalla giornata lavorativa, tutt’altro che virtuale. Anche a me toccherà almeno un’ora di raccordo otturato di cui non apprezzerò la tridimensionalità. Lo vedo sorridente all’orizzonte mentre sparisce ingoiato dal controllo dei raggi X.

2-Giu-2008

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