WiMAX: una svolta per la diffusione
della larga banda?
La nuova tecnologia wireless che potrà
sconvolgere gli attuali equilibri competitivi tra le imprese che operano
nel settore delle telecomunicazioni.
di
Michele Dario De Canio
Perché il WiMAX?
Navigare tra i siti web, spedire posta elettronica,
trasferire file, ma anche telefonare o video-telefonare su IP, accedere da
remoto alla propria intranet aziendale in tutta sicurezza: sono solo pochi
esempi dei molteplici servizi, tradizionali e nuovi, che un accesso ad
internet consente di utilizzare.
Il problema è che non sempre internet è una risorsa
accessibile in condizioni adeguate al tipo di servizio che si intende
utilizzare.
Le aree in cui le tecnologie x-DSL sono già disponibili
sono normalmente limitate ai grossi centri abitati. Ancora più limitate sono
quelle che possono avvantaggiarsi di cablaggi più evoluti come quelli in
fibra ottica. E il processo di dispiegamento, soprattutto nel secondo caso,
è in generale lento e difficoltoso.
In tale contesto si evidenzia la necessità di poter
disporre di una tecnologia che consenta di distribuire accessi a larga banda
in modo poco costoso, efficiente e rapido.
Che cos’è il WiMAX?
La soluzione al momento più promettente sembra provenire
dal WiMax, nome commerciale di una tecnologia radio di tipo punto-multipunto
che, seppure ancora in corso di definizione, sta suscitando grande interesse
per alcuni aspetti, che saranno trattati nel corso dell’articolo.
WiMax deriva dalla convergenza di due standard, l’802.16
sviluppato dall’IEEE e l’HiperMan, sviluppato dall’ETSI (European
Telecommunications Standards Institute), sebbene ormai si sia radicato l’uso
di indicarlo semplicemente come IEEE 802.16.
Storicamente le attività per la messa a punto dello
standard sono cominciate nell’agosto del 1998, ma risale al luglio del 1999
la creazione del working group per la sua definizione ufficiale.
Nel corso degli anni seguenti si sono avuti vari rilasci
ed estensioni fino all’ultima di ottobre 2004, nota come 802.16d o
802.16-2004.
Nel corso del 2005 è prevista l’uscita dell’estensione
802.16e che dovrebbe definire gli aspetti relativi agli utenti mobili.
Allo scopo di promuoverne la diffusione commerciale è
stato costituito il WiMax Forum, un consorzio industriale costituito da
oltre un centinaio di membri tra operatori di telecomunicazioni, aziende
manifatturiere ed enti di ricerca, che si occupa in particolare di
sviluppare i profili di apparati, che rispondono alle specifiche WiMax, e i
test di interoperabilità, che un dispositivo deve superare per essere WiMax
Forum Certified.
I punti di forza
Il primo punto di forza del WiMax, che forse più di ogni
altro ne lascia prevedere un rapido e solido successo, è quello di essere
uno standard promosso e sostenuto da importanti industrie manifatturiere del
calibro della AT&T, Fujitsu, Intel, and Siemens Mobile e da operatori di
telecomunicazioni di primo piano, quali British Telecommunications, France
Telecom, and Qwest Communications.
I vantaggi che questa situazione comporta sono di grande
portata:
- rapido abbattimento dei costi degli apparati grazie alle elevate
economie di scala, così come è già avvenuto per i dispositivi Ethernet o
per il WiFi;
-
possibilità di realizzare reti multi-vendor, cioè
di essere sempre nelle condizioni di scegliere i dispositivi migliori e
più convenienti presenti sul mercato, senza rischi di incompatibilità con
quelli già acquisiti.
Il secondo punto di forza è che il WiMax è una tecnologia
wireless capace di garantire coperture di ampie aree senza i costi di
infrastruttura tipici degli accessi cablati e, per giunta, con la
possibilità in futuro di gestire anche utenti mobili.
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