Un certo mondo cammina Rossetti
In un libro la storia di uno tra i marchi
più noti al mondo del Made in Italy. Una storia che ci aiuta a capire
mezzo secolo di piccola e media impresa italiana.
di
Enrico Ratto
Ci
sono libri aziendali che trasmettono emozioni forti. Storie di automobili,
di fabbriche, di sviluppo e lavoro. Ci sono libri aziendali ai quali
questo stesso termine va molto stretto, riduce tutto il senso di
appartenenza di una famiglia ad un concetto di marketing.
Un certo mondo cammina Rossetti è il diario di Renzo Rossetti,
fondatore di Fratelli Rossetti, un racconto ricco di ritratti e fatti
personali, oltre che di immagini di incomparabile valore e qualità; la
storia di un imprenditore che ha creato un marchio lavorando ogni giorno
all’interno della propria azienda, trasmettendo il sapere ai propri figli,
guardando al mercato con disincanto, forse semplicemente convinto di
lavorare per il meglio.
E proprio su questo punto che si riconoscono le tante storie, forse meno
note di Fratelli Rossetti, di molte piccole e medie imprese italiane nate
dalla manifattura, così fiere e lontane dall’industria, che hanno costituito
la spina dorsale dello sviluppo italiano.
Diego Rossetti ci parla di un libro di famiglia, un lavoro durato un anno
e pubblicato oggi da Skira, in occasione del 50° anniversario dell’azienda.
“L’idea è nata da un diario di mio padre” racconta Diego Rossetti, oggi
direttore marketing dell’azienda e già ospite delle rubriche di
Eccellere.com (Fratelli
Rossetti. Camminare italiano.) “ce lo ha mostrato e lo abbiamo ritenuto
una testimonianza oggettivamente interessante. A questo progetto abbiamo
dedicato più di un anno. Forse per il pubblico può essere un libro, ma per
noi è “Il libro”.
Chi è il destinatario di questo volume?
“Sono le persone che ci sono state vicine durante questi 50 anni. I
nostri clienti, gli operatori della moda. E, soprattutto, è la testimonianza
di mezzo secolo di piccola e media industria, la spina dorsale
dell’imprenditoria italiana”.
Questo libro andrà ad arricchire il brand Fratelli Rossetti?
Certamente è un libro importante. Noi teniamo a ripetere che Fratelli
Rossetti non è un marchio, è un’azienda fatta di persone che fanno un
prodotto. Oggi il mercato della moda è composto da una parte da aziende che
firmano un prodotto, dall’altra da aziende che si identificano totalmente
nel prodotto che fanno. Anche attraverso questo libro, noi cerchiamo di dare
un’immagine di appartenenza molto forte.
Il libro è sicuramente un passo ambizioso che non tutte le aziende
possono permettersi. Si tratta di una scelta delicata per una marca. Che
caratteristiche deve avere, in termini di storia, di credibilità, di
emozioni, un’azienda per scegliere di curare un libro su sé stessa?
Una marca deve prima di tutto evocare uno stile molto preciso in un’area di
prodotti molto precisa. Questo crea la storia e la credibilità di
un’azienda. Noi abbiamo percorso la strada della produzione in un settore
che conoscevamo e che ci ha resi riconoscibili: la lavorazione di pelli di
altissima qualità. Sarebbe molto difficile per noi e per la nostra
credibilità firmare cravatte Fratelli Rossetti, o altri accessori simili.
Si tratta di un libro con una forte prospettiva futura, che sembra
terminare con i puntini di sospensione, che evita di fermare il tempo… Anche
per l’azienda è così?
La nostra è stata una generazione difficile. Io e i miei fratelli, la
seconda generazione dopo nostro padre, abbiamo dovuto traghettare l’azienda
da una gestione focalizzata sulla figura dell’imprenditore, mio padre, ad
un’epoca, gli anni ’80 e ‘90 in cui il marchio ha assunto una propria
personalità forte. Il futuro sarà sicuramente nel segno della famiglia, e
dei suoi membri, ma anche una gestione manageriale dovrà in qualche modo
essere presa in considerazione.
Un certo mondo cammina Rossetti
Curatore Borioli Gisella
Ed. Skira
Anno 2006
pp. 212
ISBN 8876244808
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21-Set-2006
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