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Index of Economic Freedom 2008
XIVa edizione per il rapporto redatto da Heritage Foundation e Wall Street Journal.
Nuova edizione per l’Index of Economic Freedom, elaborato da Heritage Foundation di Washington e Wall Street Journal insieme a importanti think tanks europei. La pubblicazione stima il grado di libertà economica di ben 162 Stati, attraverso la valutazione di dieci parametri: libertà d’impresa, libertà di scambio, libertà fiscale, libertà dallo Stato, libertà monetaria, libertà d’investimento, libertà finanziaria, diritti di proprietà, libertà dalla corruzione e libertà del lavoro.
L’Index of Economic Freedom 2008 conferma Hong Kong quale economia più libera del mondo (indice di libertà economica del 90.3%), seguita, per le restanti nove posizioni, da Singapore (87.4%), Irlanda (82.4%), Australia (82%), Stati Uniti (80.6%), Nuova Zelanda (80.2%), Canada (80.2%), Cile (79.8%), Svizzera (79.7), Regno Unito (79.5%).
L’Italia occupa la 64ma posizione su 162 Paesi - la 29ma sui 41 paesi della regione europea - con un indice di libertà economica del 62,5%, lo 0,2% in meno rispetto al 2007, con indici particolarmente negativi riguardanti Government size (29.4%), Freedom from corruption (49%) e Fiscal freedom (54.3%). Il nostro Paese raggiunge invece punteggi elevati - e superiori alla media mondiale (60.3%) ed europea (66.8%) per quanto riguarda Business freedom (76.8%), Trade freedom (81%), Investment freedom (70%), Labor freedom (73.5%) e Monetary freedom (80.6%).
Secondo Carlo Stagnaro, Direttore Energia e ambiente dell’Istituto Bruno Leoni di Torino - partner di Wall Street Journal e Heritage Foundation per questo studio, "questo indice della libertà economica ci consegna un ritratto fedele del nostro Paese almeno da un punto di vista: la sua difficoltà nel cambiare passo…l'Index of Economic Freedom non è un indice di sviluppo: non ci dice che 'siamo messi peggio' dell'Albania, del Belize e della Mongolia. Ci dice però che teniamo in vita più barriere alla libera espressione della creatività imprenditoriale, di quanto facciano questi Paesi. In qualche maniera, non ci dice come 'siamo messi oggi': ma come staremo domani, se è vero come è vero che un basso grado di libertà economica inibisce la crescita… l'Index of Economic Freedom ci dice che i due nodi da sciogliere sono tasse e spesa pubblica. E' un'analisi condivisa da più parti, e dovrebbe essere condivisa anche la preoccupazione per il nostro costante arretrare in queste classifiche internazionali".
Il rapporto Index of Economic Freedom 2008 è scaricabile gratuitamente dal sito della Heritage Foundation
18.1.2008
Christian
Piccardo
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