Home | News | Eventi | Community | Cerca Lavoro | Convenzioni | Collabora | DB Aziende  

Marketing

Attualità

Comunicazione

Marketing

Gestione Strategica

Tecnologia

Gestione Risorse Umane

Management

Formazione

Mercati Internazionali

Lifestyle

Imprese di successo

Capitani d'impresa

Recensioni

Business Papers

Sondaggi

Links

Iscriviti alla Newsletter

Email:

IN EVIDENZA

Brand Storytelling Awards 2012

Employer Branding Review

Net1news

  Follow eccellere on Twitter

PARTNERS

FrancoAngeli

IDC

Egea

 

 

Eventi, da strumento di immagine a canale di business

Cresce l'interesse da parte delle organizzazioni per gli eventi, strumento di comunicazione sempre più orientato a target di nicchia e a ritorni sull'investimento in tempi più brevi.

di Simone Favaro

C’è chi li ama e chi li odia, chi li trova una risorsa preziosa e chi li considera come un inutile costo. Gli eventi sono forse uno dei principali strumenti per le pubbliche relazioni. Permettono di arrivare là dove c’è la business community, dove si concretizza l’incontro tra domanda ed offerta. Sono il mezzo per dire al proprio target “guarda che ci sono!”, per far conoscere il proprio marchio e sperare di incrementare i propri ricavi. Effettivamente se solo le imprese edilizie nel 2007 hanno incrementato del 12% gli investimenti in Pubbliche Relazioni, e quindi anche negli eventi (fonte Indagine 2008 Eclettica Relazioni Pubbliche), questo canale è realmente riconosciuto come importante strumento di comunicazione.

Annosa è la questione sulla loro efficacia come canale di business. Alcuni considerano gli eventi solo come puro strumento di branding, in particolare nel segmento consumer. Altri ricercano nell’evento la possibilità di sviluppare nuovo business e ottenere così un ritorno nel breve periodo, soprattutto in considerazione degli investimenti finanziari e organizzativi che la sponsorizzazione richiede.

Questo segnale sembra essere stato colto anche dagli enti organizzatori. Da un lato i grandi eventi di massa lasciano il passo a manifestazioni di nicchia e mirate a coinvolgere solo un target ben definito. Dall’altro si passa da una logica di puro branding a strumento di business-branded, in cui la comunicazione è strumento di business.

Dalla sola presenza del logo sui materiali istituzionali, dall’assegnazione di stand e speech sessions, dal co-branding nelle iniziative di direct mailing, i comitati organizzativi ampliano i servizi business per garantire agli sponsor la possibilità di ottenere dei ritorni di investimento di natura economica e non solo di immagine. L’evoluzione passa attraverso alcune strategie progressivamente attuate: circoscrizione puntuale del target; sviluppo di strumenti marketing/commerciali; erogazione di servizi di lead generation.

Dopo un periodo in cui gli eventi erano luogo di incontro prettamente degli operatori dell’offerta, da qualche anno si assiste al tentativo da parte dei comitati organizzativi di limitare la partecipazione ai soli end-users. Il modello prevede l’iscrizione gratuita per il target primario, mentre richiede una fee di partecipazione alle aziende che operano nello stesso settore dello sponsor. La selezione degli end-user, inoltre, risponde alla specializzazione presente sul mercato per cui all’interno di ciascun settore come ad esempio l’edilizia, il manifatturiero, ecc. il target è puntualmente definito sulla base dei temi trattati e delle funzioni aziendali ricoperte.

Altro servizio ormai divenuto comune è l’attending list. Costruita sulla base delle registrazioni raccolte all’ingresso, la lista è un bene prezioso per l’azienda-sponsor. Permette, infatti, di conoscere esattamente chi è intervenuto e poter attuare su questi iniziative di marketing diretto. Qualora la struttura dell’evento lo consenta, tale lista può riportare anche l’indicazione dei convegni o degli stand che la singola persona ha visitato. La tendenza, quindi, è quella di profilare in modo più dettagliato possibile il partecipante per poter fornire dati e informazioni sul suo profilo di interesse.

Ancora rari, ma in progressivo aumento, sono i servizi di lead generation attraverso cui garantire allo sponsor di incontrare potenziali clienti durante la manifestazione. Le formule a riguardo prevedono normalmente la gratuità della partecipazione per l’end-user che, spesato di tutto, in cambio deve impegnarsi ad incontrare un numero di sponsor durante il periodo dell’evento. Usualmente tale modello è applicato laddove esista come controparte percepibile come valore aggiunto reale: ospitalità in albergo, spese di trasferta, azioni di incentive, ecc.
Si assiste quindi ad una progressiva ridefinizione dell’evento che non risponde più esclusivamente a logiche di branding, ma sempre più diventa luogo di business. A giudicare dalle evoluzioni evidenziate, le pubbliche relazioni aumenteranno il proprio peso all’interno del piano di comunicazione proprio in considerazione del fatto che esse permettono un contatto diretto e mirato, sono misurabili e possono portare un ritorno sull'investimento di breve periodo.

25-Mag-2008

© 2008 - Eccellere - Business Community

 













 

ANNUNCI DI LAVORO
CORRELATI

Loading...



 

 

 

 

 

 

RUBRICHEMAPPA | COLLABORA

  NOTE LEGALI E COOKIE


Eccellere Business Community è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma - n. 348 del 26/09/2008.
I testi rimangono proprietà intellettuale e artistica dei rispettivi autori. 2010 -
I contenuti di Eccellere sono concessi sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unported. Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina Note legali.