| 
         
     Gestione RU  | 
       
     
     
    
  
       | 
    
      I talenti: il plusvalore delle imprese 
		eccellenti
      A Milano un summit organizzato da Business 
		International in partnership con The Economist ha cercato di chiarire 
		chi sono i talenti, e con quali strategie un'azienda può attrarli e 
		valorizzarli. 
      di 
		Elisa Scarcella 
	
	 All'interno 
	della popolazione aziendale, i talenti sono una elite o, potenzialmente, 
	ogni singola risorsa umana opportunamente formata e motivata? Con quali 
	strumenti e politiche gestionali è possibile individuare, attrarre e 
	trattenere in azienda queste risorse ad alto potenziale? Il Summit dei 
	Talenti, organizzato a Milano nei giorni scorsi da
	Business International in 
	partnership con The Economist, ha cercato di fare chiarezza su queste 
	tematiche con la presentazione di interessanti modelli di gestione del 
	talento adottati da imprese di successo. 
	Numerosi gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata, 
	moderata da Maurizio Decastri, professore di Organizzazione aziendale presso 
	l'Università di Roma Tor Vergata, che in apertura dei lavori ha proposto una 
	riflessione sulla natura del talento, termine abusato dagli studiosi di 
	management per indicare qualità innate e fuori dall'ordinario, e sul reale 
	apporto che esso può fornire nel miglioramento delle performance aziendali. 
	Interessanti gli spunti emersi nel corso della tavola 
	rotonda “Dalla definizione alla gestione dei talenti: esperienze aziendali a 
	confronto” che ha visto i direttori risorse umane di Chiesi Farmaceutici 
	(Ugo Bettini), Bridgestone Technical Center Europe (Stefano Bottaro), Brembo 
	(Luciano Graziotti) presentare le diverse e modalità di gestione delle HR 
	nei vari contesti organizzativi e, in particolare, le politiche specifiche 
	di gestione dei talenti con l'obiettivo di promuovere l'eccellenza 
	d'impresa. In questo contesto, una risposta al quesito “E' meglio puntare 
	sul singolo talento o sulla squadra?” è stata fornita da Antonio Pagano, 
	direttore marketing e comunicazione della Squadra Rugby Viadana, che ha 
	sottolineato come il rugby sia lo sport per eccellenza come gioco di 
	squadra, perché permette di sfruttare il talento del singolo e al tempo 
	stesso massimizzare il rendimento del gruppo, grazie al principio della 
	“leadership circolante”: durante la competizione il leader cambia in 
	continuazione, ed è colui che, in quel momento, tiene la palla, passandola 
	però subito dopo ad un altro giocatore, il nuovo leader, e trasformandosi in 
	figura di sostegno. E questa è un'immagine incisiva del principio di delega 
	tanto caro alle aziende (a cui il Viadana Rugby Club offre un sistema 
	innovativo di formazione chiamato “Performanger”).  
	Nell'ambito della sessione “Come patrimonializzare, nel 
	quotidiano, la presenza dei talenti”, Patrizia Ebrille, Managing Director 
	Initiative, ha dato una definizione di azienda talentuosa (quella dove tutte 
	le risorse umane, non solo i talenti, tendono al miglioramento dei risultati 
	e sono spinte a dare sempre il massimo) e di talento (la persona in grado di 
	fornire, nel quotidiano, prestazioni dal valore aggiunto, migliorare i 
	risultati dell'impresa e incidere sui processi di cambiamento, grazie a alla 
	curiosità, voglia di fare, disponibilità al cambiamento e a mettersi in 
	dubbio, capacità di prendere rapidamente decisioni, orientamento agli altri 
	e alla condivisione delle informazioni, sintonia tra i propri valori e 
	quelli dell'azienda) e ha introdotto il concetto di “employer branding”, in 
	seguito ripreso da altri relatori, inteso come modalità di attrazione a sé 
	dei talenti operate da un'azienda (necessario, secondo P.Ebrille, che vi sia 
	una coerenza tra l'attrattività del brand e la vita reale in azienda). Mario 
	Porcelli, Hr Manager Saati Group, ha sottolineato come le risorse in 
	un'organizzazione non siano intercambiabili e abbiano la capacità di 
	condizionare le strategie di crescita e sviluppo dell'azienda; per questo è 
	importante lavorare alla creazione del capitale intellettuale, trasformando 
	l'ufficio HR da “custode delle norme” a centro di produttività delle 
	risorse.  
	Presentati di seguito casi aziendali di successo nell’attraction, recruiting 
	and retention dei migliori talenti. Prima case history, Gruppo Credito 
	Valtellinese (Carlo Castelli, Resp. HR) che ha descritto la gestione dei 
	talenti in azienda come l'evoluzione della gestione della successione; un 
	processo utile per ottenere importanti obiettivi: benefici di retention, 
	facilitazione del passaggio da ruoli professionali a ruoli manageriali, 
	fluidificazione dei percorsi di crescita manageriale, integrazione 
	interaziendale. Importante valorizzare i talenti con progetti individuali e 
	con strumenti di gratificazione, mitigando i criteri meritevoli “trancianti” 
	e senza spingere a prestazioni esasperate. 
	Presentate poi le strategie di gestione dei talenti nel 
	Gruppo Pirelli tra estero e Italia, con Donatella De Vita (Resp. Formazione 
	Sviluppo ed Employer branding Gruppo Pirelli): a partire dagli inizi del 
	2000, Pirelli ha attivato un processo di gestione dei talenti gestito world 
	wide, con un development center che provvede a tenerli costantemente 
	aggiornati e stimolati a compiere sempre un passo in avanti rispetto agli 
	obiettivi ottenuti e tiene traccia negli anni dello sviluppo delle singola 
	persona, organizzando ogni sei mesi incontri mirati ad incrociare domanda e 
	offerta di risorse umane e ad ottimizzare la gestione della popolazione 
	aziendale (suddivisa in tre grandi fasce: junior, middle, senior).  
	Sulla tematica “Dare valore ai talenti” è intervenuta Laura Borgogni, 
	Professore di Psicologia delle Organizzazioni presso la Sapienza, che ha 
	portato il contributo della psicologia al summit. I talenti sono le key 
	peple su cui un'azienda può contare ma anche le caratteristiche distintive 
	(motivazioni, valori etc.) e i punti di forza do ogni risorsa umana; possono 
	essere sviluppati in relazione ad opportunità date dall'azienda o dalla 
	persona stessa, che si mette così alla prova. Questo processo è definito 
	“Agenticità” (human agency) e definisce la capacità di riflettere su di sé 
	ed eventualmente aggiustare il tiro, trasformandosi e contribuendo così allo 
	sviluppo organizzativo.  
	Interessante la ricerca “Employer of choice 2007” presentata 
	nell'ambito della sessione Conquistare on line i talenti migliori da Nicola 
	Rossi, Managing Director Monster, realizzata in collaborazione con Emblema, 
	con l'obiettivo di capire con quale approccio i migliori neolaureati (Top 
	Graduates) si rivolgono al mondo del lavoro e fare in modo che, in base alle 
	valutazione e alle aspettative emerse, le aziende possano sviluppare 
	strategie mirate di employer branding. Tra i dati più significativi emersi 
	dalla ricerca: la disponibilità dei top graduates a trasferirsi per lavoro 
	(dichiarata dall'89% degli intervistati), ad accettare un primo impiego con 
	contratto a termine (59%), a ricoprire (almeno inizialmente) posizioni non 
	conformi alle proprie potenzialità e studi (87%). Le posizioni più ambite 
	dai Top Graduates sono all'interno delle funzioni marketing/vendite e in 
	particolare nel mondo della consulenza e dei servizi alle imprese, mentre la 
	migliore azienda per cui lavorare è quella che ricopre posizioni di 
	leadership nel proprio settore e che garantisce un elevato sviluppo 
	professionale. Monster ha anche sintetizzato i principali strumenti proposti 
	per l'Employer Branding: creazione di una career section nel corporate 
	website dell'azienda, di una campagna di comunicazione online, di un profilo 
	e di una sezione “Lavora con noi” all'interno di un sito di e-recruiting.  
	Presentata poi la “Governance dello Sviluppo in Poste 
	Italiane” con Luigi Mazzotta (Resp. Politche e Sistemi di Sviluppo PI) che 
	ha sottolineato come, dopo il passaggio avvenuto negli ultimi anni 
	all'interno delle aziende alla “disintegrazione operativa”, con cui sono 
	stati superati i vecchi paradigmi delle HR (specializzazione, focalizzazione, 
	risultato a breve etc.), occorre ora entrare nella fase della “Integrazione 
	simbolica”, dove i nuovi paradigmi sono valori, cultura d'impresa, 
	comunicazione interna, interfunzionalità, trasversalità e dove si opera, 
	come avviane in PI, uno sviluppo dinamico delle HR, focalizzandosi su 
	impresa, gruppo professionale, persona. Mazzotta ritiene si importante 
	scovare i talenti nelle pieghe dell'organizzazione e in particolare i 
	“professional transponder”, le persone ad alto livello professionale, capaci 
	di elaborare e soprattutto diffondere le competenze e il sapere. 
	Recentemente, PI ha sviluppato un sistema innovativo di valutazione del 
	lavoro, dove il collaboratore è coinvolto nel feedback non solo dal proprio 
	capo ma dal sistema stesso, che lo invita ad esprimere direttamente la 
	propria considerazione sul lavoro svolto. 
	A chiudere i lavori la presentazione delle Politiche di 
	sviluppo e gestione dei talenti in Kraft Foods Italia, con Claudia 
	Colabattista, Responsabile Management and Organization Development Kraft 
	Food Italia. Numerosi gli strumenti per un'ottimale gestione delle HR: 
	presentato un Advancement Planning Circle (che prevede periodici incontri 
	durante l'anno tra i responsabile HR, il gruppo di linea di ogni settore 
	durante i quali si discute della singola persona), il Global Talente 
	Exchange Program (programma di 18 mesi, con partecipanti provenienti da 5 
	grandi regioni e differenti funzioni, che ha visto 50-60 telenti coinvolti 
	in 3 edizioni). Kraft considera caratteristiche salienti delle HR eccellenti 
	la learning agility, la flessibilità, la motivazione e valuta il potenziale 
	e le performance, incrociando i business goals ottenuti con i comportamenti 
	di leadership durante focus specifici sulle tre competenze critiche della 
	leadership (coraggio manageriale, orientamento all'azione, motivare gli 
	altri).  
	14-Mar-2008 
      
      © 2008 - Eccellere - Business Community 
	
       
      
      
 
 
       | 
    
     
      
        
      
         
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
 
		
			| 
			 ANNUNCI DI LAVORO CORRELATI  | 
		 
	 
	
      
        | 
		 
		
				
	 Loading... 
		  
	 
		
		
		
 
		  | 
       
       
          | 
       
      
        | 
            | 
       
     
          | 
       
       
      
      
      
         |