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A lezione di team building

Perché oggi le aziende puntano tanto sul lavoro di gruppo? Perché cresce l’interesse per i corsi di formazione su questo tema? Come si trasforma un gruppo di persone in un team di lavoro vincente?

di Tiziana Campanella

Le statistiche registrano nell'ultimo biennio un aumento del 40% dei corsi di formazione sul lavoro di gruppo, a scapito dei classici corsi a contenuto tecnico-professionale, con una domanda proveniente soprattutto dalle multinazionali e dalle grandi aziende italiane.

La nuova tendenza è quella che nel settore si chiama team building o sviluppo del lavoro di squadra. Soprattutto nei comparti produttivi dove è più accesa la competitività ed è più forte la corsa all'innovazione di prodotto (ad es. IT, telecomunicazioni, ricerca), il lavoro in team è diventato la regola organizzativa prioritaria, un modus operandi ordinario per raggiungere risultati straordinari: costi sotto controllo, aumento della produzione, miglioramento del servizio al cliente, livelli superiori di produttività e di efficienza.

E’ l’esperienza vissuta da aziende leader nel proprio settore che, a fronte di budget sempre più ridotti, hanno trovato nel lavoro in team la chiave per rispondere alle nuove sfide presentate da un mercato sempre più competitivo: il lavoro di squadra sembra essere la risposta migliore perché capace di realizzare sinergie tra le persone, integrarne le competenze, ottenere un output che non è semplice sommatoria dei risultati ottenibili dai singoli, ma molto di più. Un’organizzazione del lavoro quale quella dei team, oltre a far sentire le persone maggiormente integrate, a migliorare il clima aziendale e ad ottenere maggiore motivazione, contribuisce a ridurre notevolmente tempi e costi, evitando inutili duplicazioni di competenze o lunghi passaggi decisionali.

Come ottenere una squadra vincente?

Perché un gruppo di persone diventi anche un team di lavoro vincente occorre che i membri sperimentino un senso di interdipendenza e di coesione, ovvero che prendano coscienza delle reciproche diversità professionali e della necessità degli altri per raggiungere obiettivi che da soli non si è in grado di raggiungere. Possiamo infatti definire il team di lavoro come un insieme di persone unite in funzione di un obiettivo comune e interdipendenti in relazione alle specifiche competenze professionali. E’ proprio durante questo delicato processo (di team building o di costruzione del gruppo) che gli individui sviluppano la collaborazione e la fiducia reciproca necessarie per negoziare obiettivi, metodi e ruoli. Ecco dunque gli elementi indispensabili per la costruzione di un team:

  1. È necessario condividere gli obiettivi: i partecipanti devono avere una visione chiara e condivisa dei risultati che il gruppo deve raggiungere e delle azioni da intraprendere. Posto che inevitabilmente ciascuno apporta nel gruppo attese e bisogni personali, sarebbe opportuno integrare i diversi punti di vista in una prospettiva più ampia nello sforzo di attribuire un unico significato ai risultati da raggiungere e dare un’interpretazione comune alle azioni di fattibilità.
     
  2. È importante la condivisione del metodo di lavoro: anche le regole di funzionamento del team devono essere negoziate, il che comporta la definizione consensuale da parte dei membri di tutte le attività e delle operazioni necessarie per procedere con efficacia nel lavoro. Verranno analizzate quindi le risorse e i vincoli del gruppo e i processi di discussione e decisione saranno definiti in modo tale da favorire la partecipazione di tutti.
     
  3. È inoltre richiesta la condivisione dei ruoli: sulle basi delle specifiche caratteristiche professionali si attribuiscono i ruoli ai singoli membri del team. Questi, infatti, riconoscendo le diversità professionali come risorse del gruppo e non come limiti, avvertono come necessario e indispensabile il contributo di ciascuno in termini di competenze e qualità.
     
  4. È necessario infine il riconoscimento della leadership che si esercita principalmente in tre direzioni:
    - a presidio delle competenze dei singoli
    - a presidio della comunicazione all’interno e all’esterno del gruppo
    - a presidio e rafforzamento del committment

Arrivare a questi risultati non è sempre cosa facile, spesso anzi si devono superare ostilità o riluttanze. Talvolta è proprio la cultura aziendale a non favorire lo sviluppo dei team, soprattutto in piccole organizzazioni di tipo padronale - familiare dove prevale l’individualismo, dove manca la trasmissione delle competenze o la condivisione del know-how, dove è forte la tendenza dei manager a ricercare il potere attraverso il controllo dell'informazione.

Il processo di team building come abbiamo visto è alquanto complesso ma i benefici che se ne possono trarre ne fanno indubbiamente un’arma vincente.


© 2005 - Eccellere - Business Community

 
 


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