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UnBreakFast: la sottile differenza tra pranzo e colazione. Di lavoro.

Headhunter, agenzie di lavoro, recruiter fanno il loro mestiere. Ma in parallelo i professionisti si auto-organizzano, e si incontrano ogni mattina a colazione per discutere dei temi legati al mondo del lavoro, aggiornarsi, fare rete. Nasce così UnBreakFast.

di Enrico Ratto


Chiara Bonomi,
Presidente di UnBreakFast

 

“La pausa pranzo è per chi non ha niente da fare" diceva Gordon Gekko al giovane broker di Wall Street. Tuttavia oggi gli affari si continuano a fare all’ora di pranzo ma, chi dagli affari è temporaneamente fuori – situazione sempre più diffusa tra i manager ultra quarantenni - si incontra a colazione: è l’orario in cui chi lavora pianifica la propria giornata, e chi invece è “unemployed” può trovare nuove opportunità per la propria vita. In gruppo, è sempre meglio. UnBreakFast è l’idea venuta a Chiara Bonomi, che tempo fa ha attraversato un periodo di stand by dal suo lavoro, settore comunicazione. Una volta alla settimana manager e dirigenti si incontrano al bar la mattina presto, parlano, discutono, si aggiornano e intanto fanno rete per trovare un nuovo lavoro.

Ma come si scrive esattamente UnBreakFast, Dottoressa Bonomi?

UnBreakFast è l’unione di più parole e quindi si scrive con le lettere U, B ed F maiuscole. Nella sua denominazione c’è tutta la filosofia dell’associazione.

Ovvero?

Un, da “unemployed”, che con signorilità inglese ci fa sentire “alla ricerca di una nuova occupazione”, piuttosto che “disoccupati”. Unbreak, che significa “non rompere il legame che ci unisce al mondo del lavoro”, per dare continuità forza e solidità ai nostri rapporti professionali. Breakfast, perché è l’ora del mattino in cui ci si incontra, il momento in cui siamo abituati a organizzare meeting. Un orario che di colpo diventa l’area grigia e più difficile da gestire durante il giorno. E poi diciamolo: il breakfast è un momento che finalmente possiamo goderci appieno abbinando il sottile piacere di un buon cappuccino ad un piacevole confronto con altri professionisti. E infine Fast, perché Unbreakfast è un’associazione pragmatica, facile e veloce, che può essere vissuta secondo i propri ritmi.

E' dunque finita l'epoca del lunch di lavoro, adesso ci si incontra a colazione?

I lunch di lavoro servono per riprendere i contatti con gli ex, siano essi colleghi, fornitori, amici, amici conoscenti. Mentre internamente all’associazione gli incontri hanno luogo negli orari di lavoro, perché sono destinati a chi temporaneamente è senza un lavoro.

Dove vi incontrate, e con quale frequenza?

Ci incontriamo una volta a settimana in un delizioso bar nel centro di Milano, poi organizziamo in modo autonomo gruppi di lavoro su temi diversi che si incontrano durante la settimana a orari diversi negli spazi che ci ha messo a disposizione la Provincia di Milano

Fare network è un termine molto più frequente nella rete che nel mondo fisico. Con UnBreakFast si vuole diffondere anche l'idea che, comunque, nel mondo fisico gli incontri sono più efficaci?

Il lato umano dell’incontro fisico non è sostituibile da nessun social network, ma al tempo stesso gli strumenti come Linkedin o Neurona sono un aiuto straordinario per attivare o riattivare contatti pregressi. Anche noi in UnBreakFast abbiamo un newsgroup chiuso e dedicato ai soli soci con contatti e riferimenti di tutti: è per noi uno strumento importante di lavoro e collaborazione, ma non potrà mai sostituire le nostre colazioni.

Ma che cosa è esattamente UnBreakFast?

UnBreakFast è un’associazione che vuole aiutare le alte professionalità a trovare una nuova collocazione nel mondo del lavoro con una serie di strumenti.

Quali?

Innanzitutto gli incontri: l’idea è quella di condividere il momento della colazione una volta alla settimana, magari invitando persone esterne al gruppo - figure che si occupano di orientamento, selezionatori, manager - per chiarirsi le idee sul mercato, i percorsi professionali o proporre iniziative. Poi l’autoformazione, sfruttando le competenze degli altri professionisti del gruppo.
L’informazione, condividendo informazioni su ricerche lavoro, suggerimenti, corsi gratuiti, iniziative di provincia regione o altri enti che possano essere d’aiuto, altre associazioni, motori di ricerca. Il networking, condividendo contatti, conoscenze, opportunità incrociate e mettendo a disposizione degli altri i propri contatti. Il sostegno, osservando altri professionisti nella stessa situazione e condividendo storie di lavoro e di vita per travare un supporto psicologico ed emotivo. I servizi ai soci, attraverso accordi e convenzioni per definire un piano formativo che certifichi competenze e potenzialità. Infine, siamo un punto di raccordo tra il mondo dell’imprenditoria e il mondo delle istituzioni.

Lei considera UnBreakFast più un'idea, o una necessità?

Una bella idea che risponde in modo nuovo e coraggioso a una emergente necessità

Chi si avvicina a UnBreakFast?

Si tratta di alte professionalità con più di 15 anni di esperienza. Con un forte percorso personale e professionale, con una forte formazione manageriale e con la massima disponibilità a mettersi in gioco.

I gruppi tradizionali come le federazioni, i sindacati, dove si posizionano rispetto ad UnBreakFast?

Lavoriamo su piani nettamente distinti, UnBreakFast è una piccola realtà volontaristica nata in modo spontaneo per cercare di mettere a valore il tempo di non-lavoro di tanti manager italiani. Ovviamente la dimensione e il contesto di riferimento non ci rende neppure lontanamente paragonabili a federazioni e sindacati, ma ciò non toglie che possano nascere delle interessanti sinergie.

Ci sono già casi di successo da raccontare?

E’ interessante come l’associazione stia diventando un piccolo incubatore. Dai tavoli della nostra colazione, infatti, sono nate sei microimprese per idea e iniziativa imprenditoriale dei soci.

Come si evolverà UnBreakFast?

L’associazione avrebbe bisogno di sostegno economico e progettuale da parte delle imprese. Vorremmo crescere offrendo soluzioni di integrazione per i manager in cerca di nuove opportunità professionali.

28-Apr-2008

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