La validità del modello delle competenze
      Punti di forza e criticità del modello 
      di 
      Tiziana Campanella 
      Il modello delle competenze è uno strumento 
      efficace per la realizzazione di attività finalizzate a coniugare le 
      esigenze aziendali di gestione (della singola funzione o dell'intera 
      organizzazione) con quelle di sviluppo individuale. In particolare esso 
      consente di: 
      
        - 
      
utilizzare la conoscenza per entrare in nuovi 
      business o nuovi mercati; 
         
        - 
      
migliorare nettamente i risultati economici e 
      produrre ritorni elevati e misurabili in termini di valore aggiunto e 
      ritorno dell'investimento; 
         
        - 
      
favorire lo sviluppo delle famiglie professionali 
      più legate al core business aziendale, e quindi con un know-how 
      particolarmente prezioso; 
         
        - 
      
effettuare assunzioni mirate e scelte ben precise 
      relativamente alla selezione del personale; 
         
        - 
      
misurare le effettive conoscenze del personale 
      inserito in una data funzione, per confrontarle con il grado di copertura 
      professionale considerato ottimale; 
         
        - 
      
individuare le risorse più idonee ad occupare una 
      figura professionale più complessa o di più alto profilo, collocando al 
      meglio tutte le risorse disponibili, con riflessi positivi sull'efficacia 
      organizzativa; 
         
        - 
      
individuare le risorse critiche che necessitano 
      di interventi e/o azioni migliorative per svilupparne il potenziale; 
         
        - 
      
garantire ampi margini di flessibilità operativa 
      in relazione all'evolversi dello scenario di riferimento.  
         
     
      Ma adottare tale modello significherà anche 
      affrontare e risolvere alcune criticità. Di seguito sono riportate quelle 
      ritenute più interessanti. 
       
      In primis è da sottolineare quanto sia importante per l'efficacia del sistema 
      complessivo impostare una corretta metodologia nella costruzione del 
      modello, magari scegliendo un tipo di analisi che integri l'approccio 
      top-down con quello bottom-up: solo così l'azienda potrà 
      garantirsi il raggiungimento degli obiettivi strategici di business 
      confidando su una squadra competente, motivata e pienamente coinvolta nel 
      processo di costruzione del patrimonio intellettuale collettivo. 
      C'è da dire inoltre che, perché possa funzionare, 
      il sistema delle competenze va strutturato come un vero e proprio processo 
      strategico, cioè come un nuovo core process che si affianca a 
      quelli più tradizionali legati allo sviluppo del mercato e del prodotto: 
      avrà quindi le sue finalità, i suoi obiettivi specifici, le sue 
      fasi-articolazioni, i suoi protagonisti, i suoi strumenti. Si rende 
      evidente quindi la necessità di investire in risorse e organizzazione per 
      l'implementazione e aggiornamento del sistema, perché le competenze, 
      rappresentando l'esito di un processo di apprendimento continuo, devono 
      essere scoperte, stimolate, indirizzate, conservate e difese 
      dall'obsolescenza. Sarà opportuno ad esempio individuare nuovi ruoli con 
      la professionalità necessaria per gestire il processo di knowledge 
      management. Inoltre, perché possa essere uno strumento efficace, la mappa 
      delle competenze dovrebbe essere periodicamente aggiornata e adattata 
      eventualmente alle mutate esigenze del business e della strategia 
      aziendale. 
      Il processo di costruzione non è passivo ma esige 
      una costante collaborazione dei diversi attori aziendali: da un lato la 
      Linea che in quanto responsabile dei risultati di business avverte 
      maggiormente l'urgenza di risorse maggiormente competitive, dall'altra la 
      Funzione del Personale che mette a disposizione i propri servizi per 
      attivare e rendere operativo lo sviluppo richiesto. 
      Essendo un intervento che riguarda direttamente 
      le persone vanno particolarmente curati gli aspetti della comunicazione e 
      della trasparenza, come possibili leve per ottenere condivisione e 
      cambiamento culturale. Già nella fase di mappatura, quando vengono 
      raccolte dai referenti aziendali le informazioni sui ruoli, sarebbe 
      opportuno assicurare agli interlocutori aziendali un clima di fiducia e di 
      consapevolezza sui vantaggi che si possono trarre da questi strumenti 
      gestionali (apprendimento, commitment). 
      Per evitare che il cambiamento venga vissuto come 
      un pericolo e non come una opportunità è necessario che tutti in Azienda 
      avviino un processo di maturazione culturale orientato verso lo scambio 
      della conoscenza, la condivisione del sapere, la creazione di una visione 
      condivisa.  
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