| Da trent’anni sulla cresta dell’ondaL’Agenzia Marittima Le Navi, una storia di successi e di uomini 
      d’eccezione. La realizzazione di una perfetta simbiosi con la 
      Mediterranean Shipping Company. Una crescita vertiginosa in un settore ad 
      alta competitività. Ne parliamo con il suo Responsabile Marketing, 
      Marcello Calamarà.
 di Nicolò Occhipinti
 
 Nel panorama del commercio marittimo mondiale spicca per capacità 
    imprenditoriali e risultati raggiunti un’impresa di Genova, l’Agenzia 
    Marittima Le Navi, rappresentante monomandataria in Italia della MSC (Mediterranean 
    Shipping Company).  Nata nel 1974 per rappresentare le storiche linee dedicate all’area del 
    Maghreb, dal ’75 in poi registra un’evoluzione continua con l’acquisizione 
    delle rappresentanze della Mediterranean Shipping Company, di Empremar e di 
    numerose Compagnie di Linea dedicate ai mercati del Sud America Pacifico e 
    dell’Asia. Nel corso dei successivi anni, con la rapida espansione di MSC, 
    risultano inevitabili i conflitti di interesse con le altre Compagnie 
    rappresentate. Emerge quindi la necessità di stabilire, nel 1988, un 
    rapporto monomandatario di Agenzia sul territorio italiano per conto della 
    Mediterranean Shipping Company. Da quel momento in poi è rapidissima la 
    crescita in simbiosi con MSC, attualmente il secondo operatore al mondo di 
    navi portacontenitori in termini di flotta e capacità di stiva.  Per comprendere le ragioni di questo successo, Eccellere ha 
    intervistato Marcello Calamarà, 41 anni, genovese, da 19 anni nel settore 
    marittimo con precedenti esperienze presso numerose Compagnie di Navigazione 
    e Spedizionieri e adesso Responsabile Marketing dell’Agenzia Le Navi.  Come iniziò la storia dell’Agenzia Le Navi? Quando nacque, l’Agenzia era formata da sole 8 persone ed era guidata da 
    Franco Zuccarino, l’attuale Amministratore Delegato della società.Le Navi cominciò l’avventura negli anni ’70 come appoggio ad una compagnia 
    cilena, in un momento politicamente difficile a causa della dittatura. 
    L’Agenzia credette nelle potenzialità del Sudamerica ed ebbe una felice 
    intuizione: in quel periodo le imbarcazioni partivano dal Sudamerica, 
    scaricavano la merce in Europa e rientravano vuote. L’Agenzia pensò di 
    utilizzare quelle navi per trasportare merci in Sudamerica, principalmente 
    impianti di produzione e attrezzature. Dal 1975 acquisimmo anche la 
    rappresentanza di MSC, ma a quei tempi non avevamo ancora un rapporto 
    monomandatario.
 
  Con 
    la rapida espansione delle attività, l’Agenzia è cresciuta velocemente anche 
    come staff. Pensi che nel 1975 Le Navi era formata da 15 persone, 100 
    persone nel 1999, 150 nel 2004 e oggi siamo in 165. Una crescita vertiginosa...  Sì, di tipo esponenziale a partire dal '96-'97, quando MSC ebbe uno 
    sviluppo incredibile.  L’Agenzia Le Navi ha quindi seguito da vicino la crescita di MSC. Il merito della crescita in questo mercato va assolutamente a MSC. Ma Le 
    Navi è stata capace di seguire molto da vicino la crescita di MSC grazie ad 
    un’ottima organizzazione interna e ad elevate capacità logistiche. Noi 
    abbiamo contribuito al successo offrendo i nostri servizi commerciali, 
    gestionali, promozionali e il supporto tecnico. Insomma, siamo stati in 
    grado di realizzare con loro grandi sinergie.  A che cosa è dovuto il successo di MSC? MSC ha sempre creduto in se stessa. E’ cresciuta in modo organico, con 
    una mentalità da outsider, senza ricorrere a consorzi, ad alleanze o a joint 
    venture, per poter mantenere la propria libertà e un elevato grado di 
    flessibilità.Ha avuto parecchie intuizioni che andavano controcorrente rispetto agli 
    altri operatori di mercato, come quella di utilizzare le navi di linea anche 
    come navi feeders, attraverso rotte incrociate. Ma ha dimostrato anche 
    grande impegno e dedizione nello svolgimento del proprio lavoro, 
    preoccupandosi di innovare continuamente i propri servizi. Ad esempio, il 
    nostro Armatore ogni sabato mattina si riunisce con tutti capi linea e 
    manager per rivedere insieme a loro la situazione, analizzare e ideare nuovi 
    incroci di rotta, ragionare su possibili alternative, operando spesso scelte 
    in controtendenza. In questo modo, MSC riesce a migliorare sensibilmente la 
    qualità dei servizi ogni settimana o due.
 Se l’Armatore fosse legato ad altri operatori attraverso consorzi o 
    partnership non potrebbe certo avere questa libertà di azione, questa 
    rapidità nel prendere decisioni.
 In che cosa si differenzia l’offerta dell’Agenzia Le Navi da quella 
    dei concorrenti? Un punto di forza dell’Agenzia è costituita dalla copertura capillare del 
    territorio italiano. Abbiamo 12 uffici, 8 uffici diretti e 4 sub-agenzie nei 
    principali porti e città d’Italia. Una copertura così elevata ci differenzia 
    dai concorrenti, i quali hanno invece seguito una strategia di 
    centralizzazione dei servizi. Noi, operando in controtendenza, abbiamo 
    aperto le sedi il più vicino possibile ai nostri clienti. Vogliamo infatti 
    essere vicino ai clienti anche dal punto di vista umano, per comprendere 
    meglio le loro esigenze, senza applicare procedure rigorose ma affrontando e 
    risolvendo insieme i problemi. Abbiamo quindi dimostrato una grande 
    flessibilità, come ha sempre fatto anche il nostro Armatore MSC.Un’altra risorsa che ci caratterizza è il management dell’Agenzia: comprende 
    ancora oggi le stesse persone che hanno fondato Le Navi. E questo, a mio 
    avviso, è fonte di stabilità. E’ un’altra caratteristica che ci accomuna a 
    MSC: anche a Ginevra, infatti, sono rimaste al comando sempre le stesse 
    persone.
 Quali implicazioni hanno per la sua azienda i processi di 
    globalizzazione delle economie in termini di opportunità e di minacce? 
     La tipologia del nostro lavoro ci porta a vivere il fenomeno della 
    globalizzazione in forte anticipo rispetto ad altri settori industriali. 
    Nove anni fa, quando per conto di un’impresa italiana ci occupavamo della 
    spedizione in Cina dei primi macchinari per la produzione delle piastrelle, 
    avevamo già compreso quale potenziale produttivo fosse presente in quel 
    Paese.Se non ci fosse stata la globalizzazione, non sarebbe esistita l’esplosione 
    dei traffici internazionali. Per noi questo fenomeno non è una minaccia, ma 
    una fonte di vita.
 Quindi vede soprattutto opportunità. Ma non temete che altri carrier 
    internazionali possano penetrare il mercato italiano?  Per noi è naturale confrontarci con la concorrenza internazionale. Fino 
    agli anni ‘90 esisteva il protezionismo affidato alle Conferenze: le 
    Compagnie facevano cartello e tariffe comuni che non potevano essere ridotte 
    salvo in casi particolari. Ma alla fine degli anni ’90 la maggior parte 
    delle Conferenze è scomparsa.Nel nostro settore, la libera concorrenza è fondamentale. Fino a pochi anni 
    fa, in Italia operavano soprattutto le grandi compagnie straniere, e noi non 
    eravamo neanche tra le prime cinque. Se adesso siamo la più importante in 
    Italia non è certo grazie al protezionismo.
 MSC ha cominciato da alcuni anni ad adottare soluzioni di e-commerce 
    B2B. Mi riferisco in particolare a INTTRA, il portale web per la logistica 
    attraverso il quale viene attualmente gestita una grossa fetta del trasporto 
    container nel mondo. Come contribuiscono queste tecnologie al miglioramento 
    dei servizi offerti ai clienti?  A mio avviso non migliorano affatto il servizio, almeno in Italia. E non 
    credo che contribuiscono nemmeno alla riduzione dei costi. Rischiano, 
    invece, di far perdere il contatto umano e i posti di lavoro. Nel nostro 
    mercato è piuttosto difficile utilizzare questo genere di sistemi: 
    l’industria italiana è caratterizzata da medie e piccole aziende, non da 
    mega-aziende che spediscono enormi quantitativi per la stessa destinazione. 
    Solo in questi casi, infatti, si può trarre beneficio dall’utilizzo di 
    soluzione di e-commerce. Invece, come le dicevo prima, MSC ha puntato tutto 
    non sulla standardizzazione ma sulla flessibilità, sull’inventiva, sulla 
    creatività, sul contatto umano che fino ad oggi ci hanno consentito di avere 
    successo.  Quindi è il contesto economico italiano ad impedire la diffusione di 
    queste tecnologie... 
     Sì, il contesto economico ma anche la conformazione geografica 
    dell’Italia. E’ facile rendersi conto delle difficoltà offerte del 
    territorio Italiano. Pensi al Nord-Europa. Tutti i trasporti su gomma, 
    ferroviari o fluviali devono convergere da ogni punto di origine nel porto 
    più vicino, che si trova sempre a nord. Operare in quei territori è facile. L’Italia, invece, è un paese difficilissimo dal punto di vista logistico: le 
    distanze da percorrere via mare sono molto più elevate, non esistono 
    trasporti fluviali, le ferrovie non sono efficienti. Questo è un altro 
    motivo che non consente di standardizzare i processi tramite le soluzioni di 
    e-commerce.
 In quali ambiti state investendo maggiori risorse? Stiamo investendo molto per migliorare l’immagine dell’Agenzia e di MSC. 
    Fino ad oggi, l’Agenzia è cresciuta con dedizione ed impegno “silenziosi”, 
    senza investire molto in comunicazione. Nel mese di giugno, abbiamo 
    celebrato per la prima volta il nostro anniversario al Galata Museo del Mare 
    di Genova, in occasione dei 30 anni di attività dell’Agenzia, con il nostro 
    staff al completo, le massime autorità civili e marittime genovesi e liguri 
    e i vertici di MSC.Abbiamo attivato di recente il sito web di 
    Le Navi, per rendere disponibili 
    tutte le schede servizi, i contatti, le newsletters e altri utili servizi. 
    Inoltre, investiamo parecchio in formazione, consapevoli che la forza 
    dell’Agenzia è data dal valore delle persone che ci lavorano.
 Quali sfide dovrà affrontare nei prossimi anni l'Agenzia Marittima Le 
    Navi? Le nuove sfide sono rappresentate dai nuovi agglomerati industriali: 
    nuove opportunità da seguire con attenzione, rispondendo velocemente alle 
    esigenze del mercato. Tutto il settore si muove ad una velocità incredibile. 
    I clienti sono instabili. I risultati sono fortemente influenzati 
    dall’andamento volatile dei noli.E’ fondamentale possedere una profonda conoscenza del mercato e muoversi 
    rapidamente.
 Chi si ferma è perduto.
 
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