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Coop: 150 anni di successi a tutela dei consumatori

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Circa l’85% dei prodotti Coop è stato testato dagli stessi consumatori, che hanno espresso un giudizio sulla bontà di quanto assaggiato. Pensate che questa strategia possa essere utile a migliorare la fiducia da parte dei vostro soci? Inoltre, in questo contesto, quanto è importante per Coop l’ascolto ed il coinvolgimento dei consumatori e quali strategie di feed-back promuovete?

Attualmente sono 2523 le referenze di prodotto a marchio Coop realizzate da 393 fornitori selezionati e gestiti secondo specifici capitolati che garantiscono il rispetto dei valori Coop nell’intera filiera di produzione, l’adeguamento a standard più restrittivi di quelli previsti dalla legge (esclusione di coloranti e di ogm), la disponibilità a sottoporsi a frequenti controlli.
Dopo tutte le verifiche scientifiche a cui sottoponiamo i nostri prodotti (il progetto sicurezza di Coop parla chiaro: 4 milioni di euro investiti per 2.900.000 analisi e 2869 ispezioni), i Prodotti Coop sono sottoposti a prove d’assaggio (se alimentari) o di funzionalità (se non alimentari) attraverso “test ciechi” di comparazione con le corrispondenti marche leader.
Ad essere testati sono i prodotti, a testarli i soci Coop: negli ultimi cinque anni sono stati coinvolti oltre 171.000 soci, i prodotti testati sono stati 803, la percentuale degli Approvati supera l’80%. Solo i prodotti che superano l’”Approvato dai Soci” diventano Prodotti Coop.
Reputiamo l’Approvato dai Soci una pratica coerente alla nostra missione aziendale per la quale l’ascolto e il coinvolgimento dei soci è naturale e continuo essendo Coop un’associazione di consumatori.

Coop ha avviato nel gennaio dello scorso anno una campagna che ha raccolto quasi 175.00 firme a favore della liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco, che oggi vende in 3 corner dedicati. Che risultato attribuite a questo traguardo e quale grado di consenso ha trovato l’iniziativa nei consumatori? Avete assistito ad una corsa all’acquisto?

Attualmente sono aperti 57 CoopSalute in altrettanti punti vendita e prevediamo di aprirne altri 21 entro l’autunno. Il risultato ottenuto in così breve tempo si spiega sicuramente con il successo della campagna consumerista “Farmaci più liberi, prezzi più bassi” (e l’impegno di conseguenza assunto). I Corner ospitano oltre 200 prodotti farmaceutici che coprono l’80% delle principali aree terapeutiche con uno sconto medio che si aggira sul 26%.
I dati del venduto di otc e sop nei primi corner aperti continuano ad essere più che soddisfacenti e superiori alle aspettative. Il numero degli scontrini giornalieri si attesta su una media di 280 per un valore di circa 8 euro l’uno. I pezzi venduti medi giornalieri sono 424. Ovvero: nessun fenomeno di accaparramento, ma acquisti ragionati. E ovviamente la consapevolezza di aver ottenuto un alto grado di consenso fra i soci e i consumatori e più generalmente nell’opinione pubblica.

Sulla scia degli Stati Uniti, in Italia sempre più si diffonde tra i bambini e gli adolescenti un approccio poco sano e corretto verso il cibo. Può spiegarci qual’è l’impegno di Coop sul fronte dell’educazione al consumo consapevole dei consumatori più giovani?


Aldo Soldi
Presidente di Ancc-Coop Italia

 

Il tema della corretta alimentazione è uno dei temi più ricorrenti nell’attività di Coop declinato in più versioni. Facciamo l’esempio dell’educazione al consumo: un’attività che data da oltre 25 anni coinvolgendo complessivamente 1.700.000 bambini e ragazzi. Solo nel 2005 l’attività ha visto il coinvolgimento di 3000 scuole in tutta Italia che hanno partecipato a oltre 10.000 animazioni svolte in parte nelle classi e in parte nei punti vendita (gli insegnanti sono stati oltre 16.000). Destinatari primari di questa attività, che mette al centro non solo le merci, ma gli stili di consumo e i modelli comportamentali, sono i bambini e ragazzi della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria. Per far ciò Coop si avvale sul territorio di una rete di 63 Centri di Educazione al Consumo Consapevole: punti di riferimento per le scuole dei territori, luoghi di raccolta dei materiali, centri aperti per la formazione.
E’ di quest’anno inoltre la campagna “Alimenta il tuo benessere”, una campagna di promozione delle buone abitudini nutrizionali e motorie” nata sulla scia della consapevolezza che il problema dell’obesità e del soprappeso è sempre più allarmante specie fra le giovani generazioni. Dopo il convegno di lancio della campagna (lo scorso novembre) patrocinato dal Ministero della Salute, da gennaio a marzo 2007 sono stati attivati i protocolli d’intesa con vari enti, a marzo nell’ambito di Docet, la manifestazione fieristica dedicata al mondo della scuola, è stato presentato il kit didattico appositamente studiato, in molti punti vendita è stata svolta un’attività informativa con la presenza di soci, dietiste, animatori, diffondendo dossier e opuscoli tematici. Tra i prossimi appuntamenti a giugno presenteremo in un convegno pubblico la prima ricerca italiana, da noi promossa, sul rapporto tra pubblicità di alimenti e minori.
La ricerca in corso coinvolge 11 paesi europei (di ciascuno di essi sono stati monitorati un canale della tv di stato e il canale della tv commerciale più visto) verificando sia la qualità sia la quantità degli spot e al tempo stesso analizzando le normative esistenti. La ricerca è condotta in collaborazione con l’Università Roma Tre e l’Istituto di Ricerca Osservatorio di Pavia.

Alla fine del 1999 Coop Italia da centrale di acquisto diventa centrale di marketing e unifica le due centrali commerciali, alimentari e non alimentari. Cosa ha significato questo cambiamento per la vostra attività e per i servizi e prodotti offerti al consumatore? Può anticiparci anche quali sono le scelte strategiche e programmatiche di Coop per il futuro?

La trasformazione di Coop Italia in centrale di marketing e l’unificazione ha sicuramente contribuito a aumentare le strategie comuni e le azioni fra le singole cooperative, pur permanendo per ciascuna di queste margini significativi di autonomia.
Quanto al futuro, sostanzialmente Coop non farà niente di diverso da quanto ha fatto in 150 anni e più di vita: continuerà cioè ad essere al tempo stesso un sistema di imprese e un’organizzazione di consumatori. Questa duplice natura, apparentemente opposta, convive perfettamente ed è in questo che risiede la straordinaria unicità di Coop.

27-Mag-2007

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