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Vittorio Merloni: elettrodomestici dall'anima italiana alla conquista del mercato mondiale

Le strategie del Gruppo che, con i marchi Indesit e Hotpoint-Ariston e Scholtès, sta conquistando il primato dell'innovazione, tradizione e design. Ne discutiamo con Vittorio Merloni, Presidente di Indesit Company.

di Elisa Scarcella


Vittorio Merloni, Presidente di Indesit Company
 

Con un fatturato 2006 di oltre 3,2 miliardi di euro, 15 milioni di elettrodomestici prodotti da 18 stabilimenti in Italia e nel mondo e venduti in 36 nazioni, Indesit Company è il secondo produttore di elettrodomestici in Europa per quota di mercato e il quinto nel mondo.
Il Gruppo, che detiene circa il 14% del mercato europeo degli elettrodomestici "bianchi" (forni, frigoriferi, piani cottura, lavastoviglie e lavatrici), trova le sue radici nelle Industrie Merloni, l'azienda fondata nel 1930 a Fabriano (Ancona) da Aristide Merloni, che ha saputo conquistare la leadership nella produzione di elettrodomestici prima nel mercato italiano con il marchio Ariston e poi, con l'acquisizione nel 1987 della Indesit, e la successiva quotazione in borsa, anche di quello internazionale, fino a diventare nel 2005 , sempre sotto la guida di Vittorio Merloni, Indesit Company, che ha in portafoglio i principali marchi Indesit, Hotpoint-Ariston e Scholtès.
All'inizio di quest'anno, è stata presentata la nuova brand architecture del Gruppo, che abbinando il marchio Hotpoint ad Ariston, porta alla nascita di Hotpoint-Ariston.
Vittorio Merloni, Presidente di Indesit Company, illustra ad Eccellere i principali assetti strategici del Gruppo nello scenario attuale e futuro.

Presidente Merloni, nel 2005 la Merloni Elettrodomestici ha lasciato il posto, nella denominazione del Gruppo, al vostro marchio più noto, diventando Indesit Company. Cosa ha significato questo passaggio e quali cambiamenti sono avvenuti da allora ad oggi?

Il cambio del nostro company name non ha cambiato il nostro modo di essere. Ci siamo trasformati da impresa italiana leader in Europa a società europea con un’anima italiana. È cambiato quindi il nostro orizzonte relazionale: nonostante le nostre indubbie e a noi care radici italiane, la nostra vera dimensione oggi è quella internazionale. Ci siamo preparati alla sfida del futuro dotandoci di una nuova organizzazione e di una nuova mentalità, con riscontri positivi, che premiano il nostro impegno e la nostra determinazione.

Può spiegarci come avete operato, durante questo processo, la ridefinizione e il riposizionamento del brand, preservando anche la vostra identità italiana?

Negli ultimi anni abbiamo investito molto sui marchi e sono state prese importanti decisioni per razionalizzare il nostro portafoglio marchi: il cambio del nostro company name, appunto, è un esempio che va in questa direzione. A marzo di quest’anno abbiamo presentato la nuova brand architecture, che ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i marchi rendendoli più sinergici. Così è nato l’abbinamento del marchio inglese Hotpoint al nostro storico marchio Ariston: combinazione perfetta tra la forza internazionale del primo e la tradizione dell’altro. Anche il marchio Indesit sta portando avanti il suo processo di evoluzione del posizionamento, puntando molto di più su innovazione e design.

Dopo aver consolidato la Vostra presenza in Russia, Francia, Spagna e Polonia, quali sono i prossimi scenari su cui puntate ai fini di una espansione fuori dal territorio europeo?

Indesit Company è presente nel mondo con 24 sedi commerciali e 18 impianti produttivi. Tra i mercati in cui contiamo una presenza più consolidata si contano il Regno Unito, la Francia, la Russia, la Polonia, la Turchia, oltre ovviamente all’Italia. In questi anni abbiamo consolidato la nostra presenza in Russia e nei mercati della CSI , inaugurando nel 2005 a Lipetzk, il primo e più grande polo logistico del settore in Europa, in Polonia, nel 2004, uno stabilimento per la produzione di cucine, mentre nel 2008 entreranno a regime due nuovi stabilimenti dedicati al lavaggio. Pensando al futuro, siamo pronti a cogliere nuove opportunità di sviluppo, soprattutto a livello di joint venture. Tra i mercati emergenti guardiamo certamente con attenzione alla Cina, dove abbiamo già avviato negli anni alcune attività, ma anche all’India e ad altri Paesi, sebbene si tratti di una prospettiva di sviluppo a lungo termine.

Dipendenti e fornitori hanno un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo di Indesit Co. Può spiegarci su quali linee strategiche si basa il vostro rapporto di collaborazione?

La politica di acquisto di Indesit Company si basa sullo sviluppo dei fornitori locali situati nell’indotto vicino alle realtà produttive, al fine di creare un tessuto produttivo importante e consolidato cui attingere e su cui fare affidamento per i piani di sviluppo; strategia adottata da noi anche nei recenti insediamenti produttivi all'estero. Per quanto riguarda il rapporto con i dipendenti, noi curiamo molto la valorizzazione delle persone che fanno parte di Indesit, della loro motivazione e delle loro competenze e attitudini, perché pensiamo sia in grado di creare valore sia interno sia esterno per la Società. Proprio lo scorso ottobre alla Indesit è stato assegnato il premio "Intellectual Capital Value” per o sviluppo del capitale umano.

Negli ultimi anni è emersa sempre più urgente, specialmente per le Società Quotate in Borsa, la necessità di operare un corretto “governo d’impresa”. Può illustrarci le linee guida del vostro modello di governance? In particolare, come riuscite a garantire trasparenza e qualità?

La governance è il collante tra la società quotata e il mercato. Noi siamo stati tra i primi ad avere un comitato per il controllo interno, precedendo il codice Preda. Dieci anni fa abbiamo deciso di nominare un amministratore delegato esterno alla famiglia e continuiamo ad avere un congruo numero di membri competenti e indipendenti all’interno del Consiglio di Amministrazione. All’interno di questo schema è fondamentale che ci siano linee guida chiare da parte del CdA e definizione precisa dei rispettivi ruoli e funzioni. Ci vuole poi, certamente, un adeguato sistema di controlli: l’aver creato all’interno dell’azienda un adeguato sistema di controlli, a tutti i livelli, ci permette di verificare in tempo reale gli effetti delle decisioni prese.


Quartiere generale di
Indesit Company- Fabriano (AN)

Indesit è quotata in Borsa dal 1987; come è organizzata la vostra struttura nel governo delle relazioni con gli Azionisti?

Indesit Company è attenta a valorizzare l’investimento degli azionisti attraverso la crescita sostenibile del Gruppo nel medio-lungo periodo. La comunicazione finanziaria riveste un ruolo primario nel processo di creazione del valore per il Gruppo: le comunicazioni con il mercato finanziario avvengono in modo tempestivo, completo, chiaro e trasparente, evitando ogni asimmetria informativa verso il mercato. I rapporti con gli azionisti sono tenuti dall’Investor relations officer: questa funzione è stata creata da tempo per realizzare un dialogo costante con gli investitori istituzionali, con gli azionisti e con il mercato e per garantire la sistematica diffusione di un’informazione esauriente e tempestiva.

A suo parere, come può un'impresa portare valore al tessuto economico e sociale in cui opera? E, in questo senso, qual è l’azione promossa da Indesit Company?

L’impegno sociale di Indesit è un’eredità lasciata da mio padre, Aristide, che già nel 1967 sosteneva che “in ogni iniziativa industriale non c’è valore del successo economico se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale”. Questo è lo spirito che ha sempre accompagnato e guidato ogni nostra decisione e al quale ci ispiriamo ancora oggi. L’impegno nella responsabilità ambientale e sociale permea ogni aspetto della politica industriale di Indesit e si manifesta nella creazione e diffusione di benessere sociale ovunque Indesit Company è presente. Il rapporto con il territorio che ci ospita è fondamentale per il successo di un’azienda: abbiamo ricevuto tanto dal tessuto in cui operiamo e cerchiamo di restituire qualcosa in cambio.

Oggigiorno alle imprese viene sempre più richiesto, parallelamente alla produzione di ottime performance, la promozione di azioni ed iniziative di Responsabilità Sociale. Indesit in questo ambito ha conseguito diversi riconoscimenti. Può illustrarci le principali iniziative promosse?

Nel corso del 2006 abbiamo aderito al “Global Compact”, siamo stati selezionati a livello mondiale come una delle pochissime società italiane quotate più rispettose della responsabilità sociale e abbiamo ricevuto il premio “Etica&Impresa” per le migliori pratiche di responsabilità sociale. Anche quest’anno abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti: il progetto Jonathan-Indesit Company, che mira al recupero di ragazzi proveniente da situazioni di disagio sociale, è l’iniziativa che più di tutte esprime il senso e lo spirito con cui perseguiamo un modello di sviluppo sostenibile e quest’anno ha ricevuto una menzione speciale al “Sodalitas Social Award”. Oggi il progetto è un modello di riferimento in Europa per lo sviluppo della responsabilità sociale. Insieme al FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano abbiamo promosso una campagna di sensibilizzazione ambientale, “FAI LA TUA PARTE!”, rivolta alle scuole primarie e secondarie di I grado: è nostro dovere contribuire alla nascita e alla diffusione di una coscienza ambientale.

Attualmente è molto diffuso l’invito al risparmio energetico, a cui molte aziende stanno rispondendo con campagne di comunicazione ed offerte di servizi ad hoc. Come agisce Indesit per coniugare efficienza e risparmio sempre nel rispetto dell’ambiente?

Indesit Company cerca, come tutte le aziende, di fare profitti, ma di farlo con un approccio responsabile. A partire dallo sforzo nell’individuare soluzioni tecnologiche avanzate in grado di rendere i prodotti sempre più eco-compatibili: penso alla nuova lavastoviglie Hotpoint-Ariston che ha ottenuto una menzione speciale all’Award Ecohitech, all’interno della categoria prodotti environmental friendly; la lavabiancheria Aqualtis, che nel 2006 ha vinto l’Award Ecohitech per la capacità di coniugare tecnologia e design offrendo semplicità di utilizzo al consumatore nel pieno rispetto dell’ambiente. Inoltre nel 2006 Aqualtis ha ottenuto le cinque stelle degli Australian Standard Tests per l’attenzione ai consumi idrici. In questi anni è stato fatto molto in termini di sviluppo di prodotti a elevata efficienza energetica. Oltre alle tradizionali attività di miglioramento continuo, sono in corso progetti mirati allo studio di nuove tecnologie e nuove configurazioni di prodotto: nuovi sensori e logiche di gestione per le lavabiancheria, soluzioni innovative per migliorare la conservazione dei cibi e molto altro.

27-Nov-2007

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