| Product Manager, ruolo strategico nei mercati 
      B2BIntrodotto per la prima volta nel settore dei beni di largo consumo, 
      oggi il Product Management è una forma 
      organizzativa ampiamente adottata dalle imprese B2B: uno strumento di 
      elevata efficacia per conseguire il successo competitivo. di Nicolò 
      Occhipinti Il concetto di Product Management fu creato 
      intorno agli anni trenta dalla Procter & Gamble (P&G): un rappresentante 
      del vertice P&G propose che la responsabilità di un prodotto in declino 
      (la famosa saponetta Camay) venisse affidata ad un unico responsabile, 
      ponendo in competizione questo articolo con altri prodotti della stessa 
      azienda.Questa forma organizzativa ebbe un tale successo che in seguito si diffuse 
      rapidamente fra la maggior parte delle altre imprese produttrici di beni 
      di largo consumo.
 Negli ultimi anni, il Product Management ha fatto il suo ingresso anche 
      nel mercato dei beni industriali. I rapidi cambiamenti avvenuti di recente 
      in questo settore costringono le imprese a gestire un numero elevato di 
      prodotti e di mercati di sbocco e ad operare in ambienti ipercompetitivi, 
      caratterizzati da una elevata variabilità e incertezza. Per assicurare il 
      necessario coordinamento delle attività funzionali in rapporto agli 
      obiettivi da raggiungere, le imprese B2B hanno sentito sempre più 
      l'esigenza di introdurre nuove posizioni organizzative con ruoli di 
      integrazione interfunzionale, la più diffusa delle quali è quella del 
      Product Manager (PM).
 Un leader interfunzionaleLa responsabilità principale del Product Manager 
      è quella di integrare, secondo un unico obiettivo strategico, le diverse 
      funzioni aziendali, massimizzando il valore del prodotto in sintonia con 
      le esigenze del mercato. Un ruolo fondamentale del PM è quindi quello di 
      far convergere le attività di tutte le funzioni aziendali verso il 
      cliente.Il Product Manager deve possedere una conoscenza generale di tutti gli 
      aspetti fondamentali dell'azienda, ma anche una conoscenza specifica del 
      prodotto di cui è responsabile e della clientela di riferimento. Per 
      questo motivo, Mintzberg definiva il Product Manager come una sorta di 
      mini-direttore generale, responsabile di un certo prodotto o gruppo di 
      prodotti.
 
  Il 
      product manager ha una limitata autorità funzionale su gran parte dei 
      processi di sviluppo, del marketing e della vendita del prodotti. 
      Tuttavia, egli viene ritenuto responsabile dei risultati economici finali. 
      Per questo motivo, il product manager deve possedere capacità non comuni 
      di comunicazione, persuasione, negoziazione e organizzazione. Egli deve 
      saper coinvolgere l'azienda, motivarla, guidarla verso un obiettivo 
      comune; deve saper promuovere il cambiamento. In poche parole, deve essere un vero e proprio leader.
 Struttura organizzativa di Product ManagementGeneralmente, i Product Manager appartengono alla funzione marketing e 
      rispondono a un direttore marketing o di product management. Spesso non 
      hanno persone alle proprie dipendenze, ma in alcune aziende di grandi 
      dimensioni hanno alcuni assistenti e godono anche di autorità su alcuni 
      dipendenti di funzione.Il product management è una struttura organizzativa a matrice in cui il 
      product manager svolge la maggior parte del suo lavoro presso le diverse 
      unità operative e a stretto contatto con i team interfunzionali, quasi 
      come se egli dirigesse un'azienda all'interno dell'azienda.
 Nella figura seguente è rappresentata una delle strutture di product 
      management più adottate nelle imprese produttrici di beni di largo 
      consumo.
 
      
 click sull'immagine per 
      ingrandire Vantaggi del Product ManagementPossiamo identificare tre principali categorie di 
      vantaggi: 
        
      la possibilità di poter determinare degli 
      obiettivi (di quota di mercato, di margine di contribuzione o di sviluppo) 
      in modo più preciso e dettagliato per singola tipologia di prodotto;
      la possibilità di attuare delle verifiche in modo 
      più tempestivo durante la realizzazione dei suddetti programmi;
      la possibilità di garantire un buon grado di 
      flessibilità ai programmi per far sì che l’adeguamento al mutabile 
      contesto competitivo sia il più tempestivo possibile: il product manager 
      garantisce un'attenzione dedicata alla linea di prodotto di cui ha la 
      responsabilità. Specificità del Product Management nei mercati 
      B2BIl lavoro del Product Manager si esplica con 
      modalità diverse nel settore dei beni di largo consumo e nel settore B2B.Nel primo caso, i PM hanno responsabilità di un numero ridotto di 
      prodotti, un elevato numero di clienti e dedicano la maggior parte del 
      tempo all'attività pubblicitaria e di promozione delle vendite.
 Nel caso del settore B2B, i product manager sono più coinvolti negli 
      aspetti tecnici del prodotto o del servizio e dedicano relativamente più 
      tempo a interagire con la funzione R&D e con la funzione Vendite. E' 
      essenziale che un product manager che operi in questo settore abbia una 
      vasta cultura ed esperienza tecnica, per poter interagire con i reparti di 
      progettazione e produzione (soprattutto in fase di sviluppo di prodotto), 
      una buona esperienza di vendita e una profonda conoscenza del marketing, 
      allo scopo di saper specificare correttamente le aspettative dei clienti e 
      indirizzare opportunamente gli sforzi di vendita.
 Gli interlocutori del Product ManagerPer svolgere il suo lavoro, il Product Manager 
      deve fare affidamento su diversi specialisti funzionali, interni o 
      esterni, per far giungere il prodotto o il servizio al cliente finale. 
      Egli deve quindi saper interagire efficacemente con le diverse funzioni 
      organizzative: vendite, produzione, finanza, servizio clienti, top 
      management.Nella figura seguente, sono illustrati i gruppi con i quali il PM 
      interagisce più frequentemente; i gruppi in neretto sono quelli che 
      presentano il maggior livello di interazione nelle imprese B2B.
 
 
 Oltre che con gli interlocutori interni e i clienti, nel settore B2B è 
      essenziale che il PM sappia gestire le relazioni con l'intero sistema 
      degli stakeholder, comprendente sia il subsistema della concorrenza (le 
      cinque forze di Porter), sia il subsistema degli interlocutori sociali 
      (lavoratori, gruppi politici, gruppi di opinione, amministrazione 
      pubblica, ecc.). Infatti, il PM si trova sempre più spesso nel B2B a 
      "costruire ponti" non solo tra le funzioni interne, ma anche tra gli 
      attori che compongo l'intera costellazione del valore: un ruolo di 
      ottimizzazione e coordinamento dei collegamenti, con l'obiettivo di 
      stabilire e sviluppare relazioni di "co-produzione di valore" secondo un 
      moderno approccio di natura collaborativa anziché di rapporto basato sullo 
      scontro competitivo.
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