Il futuro della Comunicazione Diretta 
    Direct mailing, telemarketing, SMS 
	marketing, E-Mail marketing. Le sfide e le opportunità della comunicazione 
	diretta discusse in un convegno di Business International a Roma. 
	di 
	Nicolò Occhipinti 
	
	 Con 
	il proliferare dei mezzi di comunicazione e i notevoli cambiamenti negli 
	stili di vita degli utenti, gli operatori di marketing devono individuare e 
	colpire target sempre più sfuggenti e sofisticati. 
	Le campagne di comunicazione diventano ancora più evolute, integrate e 
	multicanale e il ruolo del Direct Marketing sembra rivestire un'importanza 
	crescente. 
	Nel corso dell’evento di Business International “Direct Marketing Excellence”, 
	svoltosi a Roma il 20 giugno scorso, sono stati presentati alcuni dati che 
	parlano chiaro sulle opportunità offerte dal Direct Marketing. Tuttavia, 
	emerge che le imprese italiane non sfruttano ancora adeguatamente questo 
	strumento. 
	“L’Italia è in coda rispetto agli altri paesi europei nella spesa del Direct 
	Marketing” – spiega Carlo Alberto Pratesi, professore di Marketing 
	all’Università Roma Tre e moderatore dell’incontro – “Ad esempio, il 
	numero di lettere pubblicitarie pro-capite in Europa è oltre 5 volte quello 
	italiano, e una sola lettera su quattro contiene un messaggio 
	pubblicitario”. 
	Ma perché non si usa di più il Direct Marketing in Italia? Fra le ragioni 
	principali figurano la bassa qualità dei database clienti, la mancanza di 
	competenze specifiche in azienda, la normativa piuttosto restrittiva, la 
	scarsa fiducia nel recapito nazionale e, soprattutto, una limitata 
	conoscenza dello strumento.  
	Inoltre, non sempre le imprese italiane sono abituate a valutare i ritorni 
	sull’investimento in attività di Direct Marketing: ben il 44% delle imprese 
	non misurano il ROI del Direct Marketing (dati Astroricerche, 2007). 
	Eppure, il Direct Marketing, e in particolare il Direct Mailing, risulta 
	molto efficace in confronto agli altri messaggi provenienti dagli ormai 
	numerosissimi media. “I consumatori sono attratti dalla posta nella speranza 
	di ricevere messaggi utili di tipo commerciale e finanziario, e ricevere una 
	busta ed aprirla è un momento solitamente piacevole” – afferma Pratesi – 
	“Con una lettera si possono creare emozioni e mantenere relazioni ed è 
	particolarmente efficace se è personalizzata: il destinatario apprezza lo 
	sforzo fatto e l’attenzione prestata nei suoi confronti”.  
	Revival di uno dei mezzi di comunicazione più tradizionali? In realtà la 
	soluzione sta nella comunicazione integrata, ma con il Direct Mailing gli 
	effetti sembrano raddoppiare. “Una campagna TV, radio, stampa e affissioni 
	ha un'efficacia tra il 20% e il 120% superiore se combinata con una di 
	direct mail” - sottolinea Fabio Camerano, Responsabile Servizi 
	Innovativi BU Mail di Poste Italiane – “e una campagna resta molto 
	più impressa se è integrata con una di direct mail. Lo dimostra anche il 
	crescente interesse alla diffusione dei cataloghi fisici. In USA sono 
	aumentati del 7,6% nel periodo 2002-2006, e si riscontra che il 55% delle 
	decisioni di acquisto siano indotte dal catalogo fisico”.  
	Il Direct Mailing presenta alcune caratteristiche uniche che lo distinguono 
	dagli altri strumenti di comunicazione. E’ coinvolgente, grazie alla 
	possibilità di personalizzazione. E’ non intrusivo, in quanto non interrompe 
	mai il destinatario mentre sta facendo altre cose. E’ tangibile, 
	caratteristica importante ai fini della consultazione e conservazione del 
	messaggio. Presenta, infine, una bassa soglia di ingresso, in quanto è 
	possibile utilizzare il mezzo con investimenti ridotti.  
	Per potere pianificare una campagna di comunicazione efficace, che 
	comprenda il Direct Marketing e altri strumenti, non si può ormai fare a 
	meno di ricorrere a metodologie sempre più sofisticate per misurare 
	l'effettiva esposizione dei consumatori ai diversi mezzi. Un approccio 
	particolarmente interessante è quello presentato da Giorgio Licastro, 
	Media Measuremente Department Manager di GfK Eurisko. "Fino a poco 
	tempo fa, non erano disponibili strumenti di monitoraggio per la 
	comunicazione cross-mediale" - afferma Licastro - "Con l'introduzione di 
	Eurisko Media Monitor, una tecnologia in grado di registrare l'esposizione 
	di un panel di utenti ai diversi mezzi in modo contemporaneo, è adesso 
	possibile disporre di utilissimi dati per monitorare in modo più efficace i 
	comportamenti mediatici delle persone." 
	Per dare un'idea dell'efficacia del Direct Mail, sono stati citate da 
	Licastro anche alcune statistiche Audimail. Ebbene, si è riscontrato che in 
	media il 94% degli oggetti indirizzati vengono esaminati, il 45% suscitano 
	interesse e il 21% riescono ad indurre un'azione (intenzione di acquisto, 
	approndimenti o altro). 
	Fra i numerosi altri interventi, con le 
	case history e i commenti di FCE Bank, Interoute, Lowe Pirella 
	Fronzoni, Postel, Trenitalia e Oracle Italia, 
	non poteva mancare una testimonianza di Direct Marketing realizzata in 
	chiave web 2.0: è stato il caso di Matteo Righi, Digital Creative 
	Director di ARC Leo Burnett, che ha presentato il progetto "500 
	wants you" realizzato per il Gruppo Fiat. Una vera e propria piattaforma 
	web di marketing interattivo, capace di attrarre in pochi mesi una community 
	di circa 120.000 visitatori registrati e di coinvolgerli in una serie di 
	progetti collaborativi legati allo sviluppo della nuova 500. Un approccio 
	innovativo sul quale Fiat ha deciso di scommettere e che si è rivelato un 
	sensazionale successo che apre interessanti prospettive ad un nuovo modo di 
	fare Direct Marketing, dimostrando inoltre l'importanza della rete come 
	strumento chiave per migliorare il vantaggio competitivo delle imprese. 
	19-Giu-2008 
      
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