Operatori telefonici mobili e la nuova frontiera 
		dei contenuti
      
    Migliorare l'offerta dei contenuti, 
	rendendoli attuali, dinamici e circostanziati. Le opportunità ancora poco 
	sfruttate dagli operatori telefonici mobili e il ruolo delle collaborazioni 
	esterne. 
    di 
	Francesco Iarlori 
    
      
		 Qualche 
		mese fa su un rapporto Gartner si evidenziava che in Europa il mercato 
		della telefonia mobile saliva di poco al di sotto del 2% nel Q2 2006, 
		per arrivare a circa 417,8 milioni di utenti. L’Italia si classificava 
		come una delle nazioni che aveva sempre più ‘nuovi adepti’ e manteneva 
		una penetrazione di circa del 132%. Esistono diverse spiegazioni a 
		questo fenomeno ma in questo articolo ci concentriamo su quanto i 
		contenuti possano contribuire a tale trend. 
	A tutti dovrebbe essere chiaro che la maggior parte di contenuti che 
	troviamo sui nostri cellulari sono frutto di accordi predefiniti tra 
	operatore telefonico e fornitore di contenuti (Content Provider). Tali 
	contenuti raggiungono i clienti in funzione di un paradigma altrettanto 
	predefinito che consente profitti importanti sia ai content provider sia 
	agli operatori telefonici; gli operatori telefonici in genere non possiedono 
	contenuti, ma ne acquisiscono i diritti di pubblicazione. I meccanismi di 
	revenue sharing tra operatore e content provider, ad esclusione di quanto 
	accade per alcuni particolari tecnologie, sono quasi sempre a vantaggio di 
	chi cattura meglio il cliente: per le major in caso di musica o 
	video, per gli operatori nel caso di ringtone (suonerie).  
	I ruoli in questa catena sono abbastanza definiti: l’operatore si 
	preoccupa di veicolare contenuti attraverso le sue piattaforme e di curarne 
	il billing verso il cliente e con il fornitore, mentre al content provider 
	spetta l’onere di far conoscere il proprio prodotto attraverso campagne 
	pubblicitarie e attività below-the-line.  
	Al di là del costo di contenuti piuttosto elevato se paragonato ad a 
	quelli disponibili su altri mezzi - 5€ per una suoneria non è paragonabile 
	infatti all’acquisto di un brano per i-pod a .99 $ - il suddetto sistema 
	presenta delle deficienze:  
	
		- Informazione poco localizzata
 
		Il sistema presenta poche forme di localizzazione sia geografica, sia 
		lessicale. Spesso per i contenuti più redditizi la lingua è di fatto 
		poco importante ed il lessico è lo stesso sia per l’adolescente che per 
		il Top Manager, a Trapani come a Bolzano. Molti dei contenuti 
		interessanti per operatori di telefonia globale (presenti in più paesi 
		del mondo quali: Vodafone, Orange, Orascom , …) sono acquisiti presso la 
		casa madre e spesso sono localizzati male per le varie filiali e mal 
		rispecchiano le realtà locali; ad esempio contenuti acquisiti per 
		Orascom al Cairo non necessariamente si adattano alla clientela italiana 
		di Wind. Esperienze pregresse di associazione del contenuto al luogo in 
		cui ci si trova (Omnitel Piazze d’Italia) hanno dovuto fare i conti con 
		sistemi poco precisi di triangolazione e con la bassa diffusione di 
		cellulari dotati di GPS. Tutto questo ha decretato uno parziale stop al 
		progetto. Occorre quindi un’informazione circostanziata. 
		- Informazione prevalentemente statica
 
		La maggior parte dei contenuti erogati non cambia quasi mai in funzione 
		del tempo né tanto meno in funzione dell’ambiente circostante. Mancano 
		sistemi che percepiscano quanto accade nel microcosmo del cliente e 
		ritrasmettano tale informazione. L’investimento va fatto localmente.
		 
		- Utenza separata e non aggregata su base di interessi/location
 
		Gli utenti di un centro commerciale, di una stazione ferroviaria, di una 
		metropolitana, di un tratto autostradale, in viaggio in una nave da 
		crociera o in un villaggio turistico, condividono lo stesso scandire del 
		tempo, gli stessi ritmi, sono interessati alle stesse informazioni. 
		Peccato che non condividono quasi mai lo stesso operatore telefonico. 
		Disporre di informazioni locali di pubblica utilità, di emergenza 
		ma anche di risultati di concorsi a premi, trivia, scatenate attraverso 
		eventi locali (accessi a particolari aree definite) e con notifiche sul 
		proprio dispositivo mobile è impossibile per gli operatori, senza 
		l’utilizzo di un’intermediazione. E’ fondamentale un intermediario.
		 
	 
	I contenuti quindi necessitano di un salto di qualità e gli operatori 
	hanno bisogno di alleati per creare nuovi servizi che interesseranno questo 
	segmento di utenza ancora inesplorato. I primi alleati saranno i clienti 
	stessi, come sta accadendo sui siti Internet dove il consumer si evolve è 
	diventa prosumer (producer + consumer). Anche qui gli utenti forniranno 
	utili informazioni che arricchiranno l’esperienza dei futuri frequentatori.
	 
	Le amministrazioni pubbliche, i gestori ferroviari/autostradali 
	dovrebbero investire nel creare informazione sui loro domini fisici (ad 
	esempio congestioni di traffico per le autostrade di competenza) e fornire 
	una base dati consultabile da altri soggetti che a loro volta la potranno 
	rendere disponibili ai loro clienti.  
	I luoghi pubblici oppure i supermercati potrebbero aggregare soggetti 
	anche in modo virtuale. Individui che in un dato istante condividono un 
	luogo fisico, perché in quel momento hanno voglia di farlo e quindi 
	potrebbero essere interessati ad informazioni pertinenti.  
	Tali trigger non sono visibili ad un operatore telefonico, ma un semplice 
	RFID rilevato all’ingresso di un locale può fornire informazioni puntuali 
	verso un Centro Servizi, che intermedierà e creerà una nuova generazione di 
	programmi di Loyalty di un locale o di una catena di negozi.  
	I contenuti quindi disponibili sui portali dei nostri operatori dovranno 
	evolvere. Gli operatori telefonici manterranno il cliente telefonico, ma il 
	cliente avrà sempre più informazioni che loro dovranno catturare grazie ad 
	alleanze. Come è accaduto in passato per sistemi più maturi, una corretta 
	interazione tra utente e creatore di contenuti renderà sicuramente il 
	contenuto più pregiato e più di valore.  
	Un’interessante opportunità per implementare quanto esposto è 
	rappresentata dal mondo retail che non solo potrà a breve diventare un 
	operatore telefonico, ma conoscerà il momento esatto in cui propri clienti 
	fidelizzati entreranno in un luogo fisico circostanziato (ad es. 
	ipermercato), quanto ci resteranno in media e come riempiranno il loro 
	carello.  
	Per dare qualche ultimo dato Berg Insight stima che in Europa il mercato 
	degli LBS (servizi basati sul luogo dove siamo) aumenteranno del 34% l’anno 
	sino a raggiungrere i 622 €M nel 2010. Mentre Tele Atlas, produttrice di 
	cartografia per sistemi di navigazione GPS, ha condotto una ricerca che ha 
	mostrato tra risultati che l’80% degli utenti mobili gradirebbe che il loro 
	dispositivo mobile abbia un sistema GPS e che il 47% sarebbe disposto a 
	pagare per servizi LBS e di Personal Navigation. 
        
      25-Feb-2007 
      
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