Competere con successo all’estero: il ruolo
chiave dell’esperto in internazionalizzazione d’impresa
Per competere con successo sui mercati internazionali le imprese
necessitano di un international management preparato. Ne discutiamo con Giovanni Boncagni, Direttore del
Dipartimento Formazione e Studi dell’Istituto nazionale per il Commercio
Estero (ICE).
di
Christian Piccardo
Giovanni Boncagni
Direttore del Dipartimento Formazione e Studi dell'ICE
|
Dott. Boncagni, qual è la mission dell’export manager e quali le
caratteristiche maggiormente richieste dalle aziende?
Non parlerei più di export manager, ma di esperto in
internazionalizzazione di impresa. È un’accezione più ampia, che travalica il
concetto di sola vendita all’estero e che risponde all’esigenza di
affiancare le strategie di inserimento di tipo commerciale–esportativo nei
mercati esteri con iniziative di maggiore consolidamento della presenza in
loco, operando inoltre in più mercati con un approccio “globale” che miri a
creare legami strategici ed operativi tra le operazioni realizzate nei
diversi mercati.
Questa figura professionale non è ancora molto diffusa all’interno dei
sistemi organizzativi della PMI, ma è sempre più ricercata da parte delle
aziende italiane.
Cosa distingue l’export manager dal tecnico per il commercio estero? In
quale misura queste figure professionali possono sovrapporsi all’interno
dell’azienda?
Le limitate risorse a disposizione delle PMI non consentono
l’organizzazione di un ufficio estero strutturato e complesso come quello
delle grandi aziende rendendo pertanto necessario affidarsi ad una figura
professionale che racchiude in sé tutte le competenze necessarie a gestire e
presidiare un processo di internazionalizzazione. La figura di esperto di
organizzazione tende pertanto sempre più al superamento della distinzione
tra export manager e tecnico per il commercio estero.
Oltre ad un’adeguata capacità di analisi dei mercati internazionali,
solide basi economico-finanziarie, giuridiche e linguistiche, quanto è
importante l’aspetto delle capacità relazionali?
È decisivo. Nei nostri corsi di formazione, sia quelli rivolti a giovani,
sia quelli rivolti alle imprese, una rilevanza strategica è data a questa
caratteristica con particolare riguardo al “cross cultural management” che è
condizione indispensabile per operare con efficacia sui mercati esteri.
Qual è il grado di preparazione di base fornito dalle Università
italiane per quanto riguarda questa professione?
Le università italiane in numero sempre crescente stanno progettando e
realizzando corsi universitari e master specialistici nel campo della
strategia di internazionalizzazione di impresa. Il grado di preparazione sta
pertanto raggiungendo il livello qualitativo atteso per la formazione di un
ottimo esperto in internazionalizzazione.
Nell’ambito dell’offerta formativa post-universitaria, l’ICE si
distingue
innanzitutto per un Master che, nato nel 1963, ha formato più di 2.000
giovani diventati col tempo imprenditori, consulenti, managers. Ce ne può
parlare?
Come già accennato, la quasi totalità delle istituzioni accademiche
italiane o le business schools ad esse collegate organizzano master il cui
formato è analogo al nostro Master Cor.C.E. Fausto De Franceschi, ormai alla
41a edizione. Il successo del Cor.C.E., che ha formato oltre 2.000 giovani,
è comprovato anche dal fatto che il territorio richiede in misura sempre
crescente di replicarne il format, anche in partnership con Università
locali. In questo momento sono in corso cinque di queste iniziative
formative.
Il Cor.C.E. ha un format ormai consolidato articolato in 5/6 mesi di aula, 2
mesi di stage presso una azienda italiana ed ulteriori 2/3 mesi all’estero
per elaborare un project work su commessa dell’azienda stessa.
Il corso oltre ad essere certificato ISO 9001, come tutte le iniziative di
formazione, ha ottenuto anche la certificazione ASFOR in quanto in possesso
di tutti i requisiti richiesti dall’ASFOR stessa, ivi compreso un placement
superiore all’80% da ottenere entro i sei mesi dal termine del Cor.C.E.
Nell’ambito della vasta offerta formativa dell’ICE – dai corsi
specialistici alle iniziative formative in collaborazione con organismi
internazionali ed enti territoriali locali sino ad arrivare al corso on line
in marketing internazionale - quali sono i corsi e le modalità - full time,
part-time, online -maggiormente richiesti dalle PMI?
Negli ultimi anni abbiamo messo a punto un format originale molto
apprezzato dalle PMI, nonché da molte realtà istituzionali territoriali.
È
stato concepito un percorso modulare di formazione che alterna aula ed
affiancamento personalizzato. La fase d’aula assume la forma di incontri di
approfondimento su base settimanale in cui si analizzano temi quali la
contrattualistica, il marketing, la logistica integrata, la strategia e
l’organizzazione aziendale, la ricerca e l’innovazione. L’affiancamento in
azienda mira alla messa a punto di un business plan per
l’internazionalizzazione. Inoltre si approfondisce lo scenario dei mercati
di sbocco di particolare interesse per gli imprenditori. Conclude il corso
un breve business tour che ha l’obiettivo di finalizzare all’estero contatti
commerciali ed istituzionali, sulla base del progetto messo a punto durante
la fase di assistenza personalizzata.
Altra importante attività formativa a favore delle PMI progettata dall’ICE
riguarda i corsi con modalità e-learning. I percorsi online ICE sono
strutturati con modello blended, che integra i corsi in auto istruzione con
incontri in presenza, aule virtuali, business game, casi studio, simulazioni,
strumenti di community, per permettere una formazione più adatta alle
esigenze dei partecipanti.
Gli argomenti dei corsi sono stati selezionati in base alle richieste emerse
dai risultati di una indagine ICE/CENSIS sui fabbisogni formativi delle PMI
italiane su un campione di 2000 PMI esportatrici. Attualmente sono stati
sviluppati i primi due corsi: “Marketing: entrare e radicarsi sui mercati
internazionali” e “I contratti internazionali: tecniche di redazione
nell’era globale”
Questa “nuova offerta formativa” sarà accessibile all’interno del Campus
Virtuale ICE, lo spazio formativo appositamente creato per i nostri utenti,
disponibile sul sito formazione www.campus.ice.it nei prossimi mesi. Sono
inoltre in fase di sviluppo altri due corsi su “I finanziamenti nazionali e
internazionali all’export e agli investimenti” e “I nuovi mercati focus per
l’internazionalizzazione del Sistema Italia”.
Per concludere: qual è il livello medio di preparazione degli esperti
italiani in internazionalizzazione d’impresa rispetto ai competitors esteri?
Ritengo che il livello di preparazione dei nostri esperti di
internazionalizzazione, grazie anche alle suddette specifiche attività di
formazione, sia sempre migliore e supporti efficacemente i nostri pregi
tradizionali, quali l’intuito, la fantasia, lo spirito imprenditoriale.
5-Mar-2008
© 2008 - Eccellere - Business Community
|