Il marketing diretto e interattivo
Le potenzialità e le tecniche del marketing
diretto in un libro di Merlin Stone, Alison Blonde e Elisabeth Blake
Ed. Prentice Hall – Financial Times, 2005
di
Enrico Ratto
Nella
pianificazione di una campagna pubblicitaria B2B, spesso più dell’80% del
budget viene destinato al Business Marketing, ovvero il Direct Marketing
proprio del Business to Business. Ecco perché i direct marketer che
lavorano all’interno di agenzie pubblicitarie, di aziende, o i consulenti
esterni, si trovano a dover amministrare quasi l’intero budget annuale di
una campagna, ed ecco perché una formazione adeguata evita lo spreco di
risorse, il fallimento dell’intera campagna, nonché i destini stessi si
una marca o di un prodotto.
Non dimentichiamo, infatti, che una campagna di
Business To Business è spesso più lunga di una campagna Consumer, e che
per dare dei risultati, i vari steps devono essere spalmati su un periodo
di tempo che si misura in mesi. Il libro spiega in maniera dettagliata
proprio questo genere di livelli. Quelli che l’azienda destinataria del
direct marketing vede, e quelli che restano dietro le quinte, strumenti
che di solito sono in mano ai direct marketer e alle agenzie.
Si tratta, nel dettaglio, della creazione di un database ben strutturato,
della sua successiva segmentazione, della scelta se sia più conveniente
una campagna di direct mailing o una di telemarketing, di email marketing
o una promozione volta a fidelizzare, e così via.
Gli strumenti in mano al direct marketer sono
molti, e la creatività supportata dai numeri e dai dati disponibili è
essenziale per il successo di un’importante campagna. Nel direct
marketing, il professionista lavora a stretto contatto con i numeri, con i
dati forniti da un database raccolto con l’obiettivo di essere scorporato
e segmentato. Il direct marketer si trova di fronte, sicuramente più che
nell’ADV, a nomi, cognomi e alle precise abitudini dei clienti già
acquisiti e dei prospect. A questo punto deve capire che cosa dire e a chi
dirlo.
Stone, Bond e Blake, i tre autori del libro, spiegano quanto sia
fondamentale questo stadio del lavoro: dare ad ognuno l’informazione che
egli chiede. Per cui è necessario distinguere tra i clienti da fidelizzare
o abituare al consumo e i prospect da sottoporre ad un’analisi
qualitativa.
“L’obiettivo del marketing diretto è quello di
individuare, raggiungere e fidelizzare il cliente” scrivono Stone, Bond e
Blake. “Le potenzialità di questo strumento sono di enorme portata e le
aziende che sanno utilizzarlo nel modo migliore possono godere dei
notevoli benefici che un corretto rapporto col cliente può dare”.
Potenzialità che possono esprimersi con sempre maggior successo grazie,
per esempio, all’email marketing, in grado di dare al professionista un
feedback molto rapido e in grado di tracciare nel dettaglio il
comportamento post spedizione del cliente o del potenziale cliente. Questo
è solo uno tra i tanti esempi di possibilità offerte dalle nuove
tecnologie per la costruzione di un database davvero efficiente.
I tre autori sono professionisti e da anni
impegnati nella diffusione della cultura del direct marketing nelle
aziende e nelle agenzie specializzate, attraverso la creazione di riviste
e centri di ricerca.
Il libro è un ottimo strumento di lavoro per i professionisti che hanno a
che fare con i problemi concreti di ogni giorno, e una approfondita, ma
agile, fonte d’informazioni per chi ancora studia questa materia per la
prima volta.
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