| I viaggi di una T Shirt nell’economia globalePer scrivere questo libro Pietra Rivoli 
      attraversa letteralmente mezzo mondo: i suoi sono incontri illuminanti, 
      che le fanno progressivamente correggere le sue idee sugli effetti 
      politici, economici ed etici della globalizzazione. di 
      Enrico Ratto 
       Prima 
      della T Shirt, tra gli oggetti protagonisti di una biografia c’è stata la 
      bomba atomica in The Making of the Atomic Bomb di Richard Rhodes, premio 
      Pulitzer. Nel 2006, o meglio dopo il 1999 con Seattle e i movimenti degli anni ’90, 
      una T Shirt ha tutto il diritto di diventare protagonista di una propria 
      storia biografica, dalla nascita alla vendita, al consumo finale. Questo 
      libro è un viaggio attorno al mondo, perché è evidente che oggi non ci sia 
      nulla di più globale di una T Shirt per raccontare le economie produttive, 
      sia sia da un punto di vista politico economico, sia da un punto di vista 
      molto pratico (i viaggi dei container di cotone, il lavoro della 
      manodopera, la partenza dei container pieni di magliette verso i porti 
      europei…).
 
      La T Shirt può essere definita la sintesi della globalizzazione popolare, 
      perché alla portata di tutti, sia in termini di comprensione del fenomeno 
      (molto più immediato e figurabile rispetto alla globalizzazione, per 
      esempio, delle telecomunicazioni o della finanza), sia in termini di 
      produzione vera e propria: oltre alle famose multinazionali, è molto 
      comune imbattersi, nella vita professionale di ogni giorno, in piccoli 
      importatori o micro-produttori di questo genere di merce.Si tratta di aziende europee a volte con meno di dieci dipendenti, che 
      inseguono i margini di profitto e si polarizzano laddove possono abbattere 
      ogni genere di costo.
 
      E’ evidente, quindi, che per Pietra Rivoli la scelta della T Shirt come 
      oggetto di una biografia si è rivelata forte, estemamente divulgativa, 
      trasversale tra i lettori. E, soprattutto, le ha permesso di effettuare 
      quel procedimento logico che si chiama induzione: dal particolare al 
      generale. Per essere perfettamente compresi non si parte mai dal generale, 
      dall’aspetto politico, economico e finanziario del fenomeno.E’ molto più efficace iniziare con una ragazza che protesta contro il WTO 
      (attenzione, il libro non è da inquadrare nella fin troppo vasta 
      bibliografia no – global) e indossa una qualuque T Shirt. A questo punto 
      ci si sposta tra i produttori del cotone, e poi tra gli assemblatori di 
      magliette in Asia. E le considerazioni di carattere economico e politico 
      vengono da sole, sotto forma di inchiesta giornalistica, ma inevitabili e 
      consequenziali nel filo conduttore di questo bel libro.
 
      “I viaggi di una T Shirt nell’economia globale” è un libro utile per 
      chiunque voglia fare impresa in senso moderno, dove la componente etica 
      dovrebbe sempre essere ponderata e ben bilanciata con le migliori azioni 
      per fare business e realizzare profitti. Sia che si tratti di grandi 
      manager, sia che si tratti di piccoli importatori occidentali. 
        
          | I viaggi di una T Shirt 
      nell’economia globaledi Pietra RivoliEd. Apogeo
 Anno 2006
 pp. 280
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      14-Mag-2006 © 2006 - Eccellere - 
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