Home | News | Eventi | Community | Cerca Lavoro | Convenzioni | Collabora | DB Aziende  

Tecnologia

Attualità

Comunicazione

Marketing

Gestione Strategica

Tecnologia

Gestione Risorse Umane

Management

Formazione

Mercati Internazionali

Lifestyle

Imprese di successo

Capitani d'impresa

Recensioni

Business Papers

Sondaggi

Links

Iscriviti alla Newsletter

Email:

IN EVIDENZA

Brand Storytelling Awards 2012

Employer Branding Review

Net1news

  Follow eccellere on Twitter

PARTNERS

FrancoAngeli

IDC

Egea

 

 

Gli strumenti di ETL nelle aziende: costo o investimento?

Le potenzialità degli strumenti ETL e i vantaggi che possono offrire alle aziende. Un'introduzione ai sistemi di estrazione, trasformazione e salvataggio dati a supporto dei datawarehouse.

di Daniele Frigo

Da qualche anno si sente sempre più spesso parlare di ETL, tipicamente parlando di progetti di Business Intelligence. Molte aziende li stanno adottando, generalmente spinte dall’ufficio IT.
Ma esattamente cosa sono e a cosa servono questi strumenti? Innanzitutto il significato del termine: le tre lettere sono la sigla inglese di Extract, Transform and Load; si può quindi affermare in sintesi che tratta di una classe di prodotti dedicati alla gestione e trasformazione dei dati. Nulla quindi riguardo alla presentazione delle informazioni ed alla loro analisi, compito questo degli strumenti di reporting.

In origine nascono come strumento a supporto dei sistemi di Business Intelligence e/o di DataWarehouse:

  • Extract: estrazione dai sistemi sorgente dei dati necessari per supportare i processi decisionali
  • Transform: trasformazione dei dati in informazione, tramite processi di verifica, pulizia ed arricchimento
  • Load: salvataggio delle informazioni in formati eterogenei

Arrivati a questa prima definizione, la domanda spontanea è: perché dovrei investire nell’acquisto di uno di questi strumenti quando queste operazioni si sono sempre effettuate anche senza la loro introduzione in azienda?
L’alternativa all’ETL è in sintesi la scrittura di un programma dedicato, sia esso realizzato tramite le funzionalità intrinseche della base dati di riferimento o tramite un linguaggio di programmazione esterno. Partendo dal presupposto che il risultato finale sia comunque raggiungibile, esistono però alcune differenze notevoli tra i due approcci, tali da giustificare in moltissime realtà la spesa necessaria all’acquisto delle licenze di un prodotto di ETL.

Ci sono naturalmente differenze anche notevoli tra un prodotto e l’altro, in funzione spesso del posizionamento che il singolo vendor vuole prendere sul mercato, ma alcune caratteristiche sono comunque accomunabili:

-  strumento grafico: gli ETL sono strumenti dedicati a persone che hanno esperienza sulle basi di dati, ma non necessariamente per programmatori: sono infatti progettati per rendere più semplice e visuale lo sviluppo di trasformazioni complesse sui dati; tutti gli strumenti presenti sul mercato propongono una visione grafica del flusso dati, rendendo quindi molto più immediata l’interpretazione di un processo di caricamento o di manipolazione dei dati; sono strumenti dove quindi si scrive pochissimo codice rispetto alla realizzazione di programmi dedicati, in qualsiasi linguaggio essi vengano sviluppati

-  manutenibilità: gli aspetti evidenziati al punto precedente consentono chiaramente non solo una più semplice implementazione dei progetti, ma anche e soprattutto una loro manutenzione molto più rapida e immediata, evitando i lunghi periodi di analisi spesso necessari per comprendere gli impatti di una modifica al codice, anche se di lieve entità

-  analisi degli impatti: molti degli strumenti presenti sul mercato mettono a disposizione diverse interfacce per l’analisi delle trasformazioni già realizzate; questi “strumenti nello strumento” permettono di comprendere con pochi click quali passaggi della trasformazione usino determinate informazioni, e dove si propaghino in cascata eventuali modifiche in corso di realizzazione

-   integrazione con gli strumenti di reporting: alcuni vendor di ETL propongono all’interno del loro catalogo anche strumenti di analisi dei dati e reportistica; in questi casi si può sfruttare l’integrazione tra i diversi prodotti per analizzare gli impatti di una modifica al substrato informativo realmente end-to-end, visualizzando graficamente quali report siano impattati da una modifica al sistema gestionale o viceversa quali fonti informative vadano integrate per apportare nuove informazioni ad una analisi esistente

-   auto-documentazione: gli strumenti di ETL mettono tipicamente a disposizione molte opzioni tramite cui commentare le trasformazioni sviluppate a diversi livelli di dettaglio; tutte queste informazioni qualitative vengono poi messe a disposizione dell’utente tramite apposite interfacce che costruiscono della documentazione tecnica automaticamente generata, che consente in modo rapido e sicuro di documentare i diversi passi che trasformano i dati aziendali in preziose informazioni per il management; non solo velocità nella realizzazione della documentazione tecnica quindi, ma anche e soprattutto sicurezza di avere documentazione sempre aggiornata e allineata con quanto è effettivamente utilizzato ogni giorno in ogni singolo caricamento dati

-   indipendenza dalla base dati: una delle caratteristiche accomunanti gli ETL è la possibilità di far dialogare basi dati eterogenee in modo completamente trasparente; da un’unica interfaccia, con un unico software visuale, si riesce quindi a mettere in comunicazione le diverse fonti informative dislocate nell’azienda, integrando e consolidando il patrimonio informativo dell’azienda senza la necessità di realizzare per ogni sistema un diverso programma di estrazione dati

-   trasformazioni pre-costruite: gli strumenti di ETL vengono tipicamente forniti con un set di trasformazioni già pronte per realizzare le operazioni più comuni e spesso più complesse; questi oggetti portano diversi vantaggi tra cui:

  • una sensibile riduzione dei tempi di deployment perché si favorisce il riutilizzo di soluzioni già sviluppate e soprattutto già testate
  • una migliore comprensibilità di quanto già sviluppato perché questi oggetti “standard” eseguono operazioni note e ben definite, rendendo quindi immediata la comprensione della loro funzione in un qualsiasi flusso di lavoro

-   ambiente di debug: gli strumenti di ETL forniscono generalmente un ambiente di debug, in cui cioè è possibile testare le operazioni eseguite, verificando passo dopo passo le trasformazioni effettuate; questi ambienti sono estremamente utili nella comprensione di qualsiasi problematica si dovesse riscontrare, poiché abbinati all’interfaccia visuale velocizzano il processo di problem-setting e quindi la determinazione della soluzione da realizzare

-   schedulatore e monitor interni: ogni prodotto viene tipicamente fornito con uno schedulatore interno e con un relativo strumento di monitoraggio, che consentono in modo del tutto integrato di gestire la pianificazione e la verifica dei caricamenti

Le caratteristiche fin qui evidenziate permettono già di capire come in molte realtà aziendali l’acquisto di un prodotto di questo genere sia velocemente ammortizzabile tramite un aumento di efficienza ed efficacia dell’ufficio IT, ovviamente una volta trascorso un seppur breve periodo di apprendimento.

Come accennato all’inizio dell’articolo, questa tipologia di strumenti viene spesso introdotta all’interno delle aziende in occasione di grandi progetti di Business Intelligence, spesso di DataWarehouse. Questo perché le loro potenzialità li rendono uno strumento ottimo per la realizzazione di questi sistemi.

Per sfruttare appieno l’investimento, però, questi strumenti non devono essere considerati solo come il “programma per caricare il DataWarehouse”, ma come lo strumento tramite cui far passare le grandi movimentazioni di informazioni sempre più presenti all’interno delle aziende. In questo modo si potranno sfruttare appieno ad esempio le caratteristiche di documentazione, rendendo molto più trasparente l’interoperabilità tra i diversi sistemi aziendali. In quest’ottica l’ETL non è più solo un software che velocizza il lavoro dell’ufficio IT, ma diventa parte integrante della Business Intelligence aziendale e permette di rendere esplicito molto know-how spesso isolato all’interno di poche persone, conoscenza questa difficilmente documentabile e tramandabile senza degli strumenti adeguati a causa del suo evolversi spesso frammentato e sedimentato negli anni.

In quest’ottica l’ETL non deve quindi essere interpretato come l’ennesima licenza software da acquistare, ma come uno strumento che se correttamente interpretato può portare un vero cambiamento all’interno dell’azienda, specie per le realtà dove siano presenti molti sistemi eterogenei, o dove le necessità di interoperabilità dei sistemi costringano a numerosi e frequenti sistemi di allineamento delle informazioni per poter mantenere consistenza nei dati aziendali.

16-Feb-2008

© 2008 - Eccellere - Business Community













 

ANNUNCI DI LAVORO
CORRELATI

Loading...


 

 

 

 

 

 

RUBRICHEMAPPA | COLLABORA

  NOTE LEGALI E COOKIE


Eccellere Business Community è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma - n. 348 del 26/09/2008.
I testi rimangono proprietà intellettuale e artistica dei rispettivi autori. 2010 -
I contenuti di Eccellere sono concessi sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unported. Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina Note legali.