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La partita del capitale umano nell'era delle idee
A Roma, il punto sul capitale umano in una giornata di studio organizzata da Confindustria.
Si svolgerà il 18 gennaio 2008, presso la sede romana di Confindustria in Viale dell’Astronomia, l’incontro dal titolo “La partita del capitale umano nell’era delle idee” promosso da Confindustria.
La giornata di studio sarà l’occasione per approfondire il tema del capitale intellettuale, riconosciuto ormai unanimemente come l’asset strategico più importante per vincere nella new economy.
La vera sfida per le organizzazioni tuttavia è nella traduzione di questo assioma in pratiche e azioni concrete che mirino davvero alla valorizzazione e allo sviluppo delle risorse umane, depositarie del capitale intellettuale. Quante aziende sono in grado di identificare, misurare, gestire il proprio capitale intellettuale? Quante sono capaci di trasformarsi in learning organization e mettere a patrimonio il sapere di pochi perchè diventi ricchezza di tutti?
Si confronteranno su questi temi ospiti di prestigio del mondo accademico e aziendale, fra i quali Vodafone, Ferrovie dello Stato, KPMG, Finmeccanica. Imprese di successo che testimonieranno gli investimenti compiuti e i risultati ottenuti con le proprie strategie di miglioramento delle performance aziendali.
Si farà inoltre il punto sulle tendenze in atto e sugli scenari futuri in tema di gestione strategica del capitale umano, anche per capire il posizionamento delle nostre imprese nel panorama imprenditoriale europeo.
La partecipazione all’evento è libera su invito.
Gli interessati troveranno il programma e la scheda di adesione al seguente indirizzo sul sito di Confindustria.
16.1.2008
Tiziana
Campanella
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Sergio Rossi
| 16-4-2010 23:04 Interessante, ma credo che lapproccio cibernetico (azioni-effetti-retroazioni) non riesca a spiegare listeresi al cambiamento che c nelle PMI, qui credo che il problema sia quello delladattamento nel mercato aperto. Mi pare che nelle filiere governate da unimpresa leader, le imprese a valle nella catena produttiva non hanno altra alternativa se non quella di recepire le novit di prodotto/processo ed adattarvisi brevissimamente. Quando queste imprese tentano di uscire nel "mare grosso" bruciano rapidamente le loro peculiari specialit e non hanno invece la capacit di comprendere che il timoniere deve essere avvicendato prima del Maelstrom. Insomma se si vive pi a lungo, non si vive sempre nella stessa maniera e un capitano dovrebbe capire quando il momento di passare il timone perch i suoi occhi non vedono pi lorizzonte ;-)
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