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Proclamati i vincitori del premio Intellectual Capital Value
Il Gruppo UniCredit vince il premio Intellectual Capital Value per le aziende più impegnate per lo sviluppo del Capitale Intellettuale.
Ricoscimenti anche a Brembo, Indesit Company, Solvay.
Il Gruppo UniCredit ha vinto la 1a edizione del premio Intellectual Capital Value, organizzato dalla società di consulenza Summit. Il premio è stato assegnato dopo una rigorosa analisi sull’impegno profuso dalle società nello sviluppo del capitale intellettuale.
Sono state inoltre premiate: Brembo per il capitale strutturale, Indesit Company per il capitale umano e Solvay per il capitale relazionale. Un premio speciale è stato poi attribuito a Microsoft Italia, Ansaldo, sanofi-aventis, Teddy, Banca Agrileasing e Intercos.
Summit, società di formazione e consulenza, leader italiana nella gestione dei processi di cambiamento, ha istituito il premio Intellectual Capital Value, in occasione dei 25 anni di attività.
Del comitato d’onore del premio fanno parte importanti personaggi del mondo accademico, imprenditoriale e professionale.
Il Capitale Intellettuale costituisce uno degli aspetti di maggiore importanza per ogni organizzazione. Secondo gli standard internazionali è costituito dal Capitale Relazionale, dal Capitale Umano e dal Capitale Strutturale.
Il Capitale Relazionale si riferisce a tutte le relazioni che l’organizzazione intrattiene con gli stakeholder, il Capitale Umano si identifica con le persone, la loro motivazione e le loro competenze e attitudini. Nel Capitale Strutturale si ritrova la cultura aziendale, l’orientamento all’innovazione e le capacità progettuali.
Summit è stata la prima società in Italia a studiare il Capitale Intellettuale, elaborando un innovativo modello di bilancio dell’intangibile, già adottato da numerose imprese di successo.
Proprio in occasione del premio Intellectual Capital Value Summit ha condotto una ricerca fra oltre 500 manager su “Il Capitale Intellettuale delle aziende italiane”.
Ne emerge che il personale più soddisfatto è nei servizi, la migliore immagine aziendale si colloca nella grande industria, mentre i team più innovativi sono appannaggio del mondo finanziario.
Fra i fattori “Intangibili”, le aziende italiane brillano per l’energia dei propri dipendenti (65%), ma scarseggiano nel learning e knowledge (48%). Valori elevati ottengono, in generale, la capacità di innovare (59%) e la soddisfazione del personale (58%), mentre risulta ancora da valorizzare la competenza emotiva delle persone (49%).
L’immagine della grande industria è mediamente buona (70%), mentre risulta scadente quella di grandi banche e assicurazioni (44%). La capacità di innovarsi è elevata soprattutto nelle grandi industrie (72%) ma è buona anche nelle medie società finanziarie e di servizi. In coda, invece le industrie di medie dimensioni.
La capacità di accrescere e gestire la conoscenza ha registrato valori molto contenuti. Grande industria (55%) e medie società finanziarie (55%) e di servizi (54%) vantano i migliori risultati. In coda, invece la piccola industria (41%).
9.10.2007
Enrico
Ratto
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