L’Istituto Europeo della Tecnologia: mondo accademico e mondo imprenditoriale finalmente uniti in Europa?

Nasce l’Istituto Europeo della Tecnologia (IET). Ossia la risposta europea ai successi americani ed asiatici nel creare partnership vincenti tra aziende e comunità scientifica.

 

Lo hanno deciso i Ministri della Ricerca degli Stati membri dell’Unione europea, riuniti nel Consiglio europeo sulla competitività, tenutosi a Bruxelles a fine novembre.

 

L’idea è quella di un comitato direttivo composto principalmente da personalità di alto profilo del mondo delle imprese e della ricerca, che avrà il compito di definire le priorità strategiche di ricerca e sviluppo tecnologico europeo e di scegliere le “comunità della conoscenza e dell'innovazione” cui affidarne l'attuazione. Tali comunità saranno di fatto joint-venture tra università, istituti di ricerca e imprese, i cui obiettivi saranno fissati su base contrattuale con l'IET, ma che godranno di un elevato livello di autonomia sia per l'organizzazione interna, sia per le modalità di conseguimento degli obiettivi fissati.

 

L'IET dovrebbe entrare in funzione già nel 2008, con un bilancio stimato di 2,4 miliardi di euro per il periodo 2008-2013, finanziato da fonti pubbliche e private e si occuperà inizialmente di energia, cambiamenti climatici e tecnologie dell'informazione.