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Presentato a Roma il Rapporto Annuale Censis 2007 su comunicazione e media

Presentato a Roma lo scorso 7 dicembre il XXXXI Rapporto sulla comunicazione e media curato dal Censis – Centro Studi Investimenti Sociali, l'istituto di ricerca socioeconomica italiana fondato nel 1964.

Secondo il Rapporto, in Italia si sta vivendo la cosiddetta “rivoluzione digitale”, e, al tempo stesso, vecchi e nuovi media si integrano e riescono perfettamente a convivere nelle scelte individuali. Oggi abbiamo a disposizione 8 media e 20 modalità alternative per accedervi. Tra questi, la televisione risulta sempre il medium più usato, con il 92,1% di utenti complessivi, cui si aggiungono il 27,3% di spettatori della tv satellitare, e il 13,4% di utenti del digitale terrestre.

Buona anche la percentuale di italiani entrato nel 2007 in contatto con la stampa di informazione quotidiana, che risulta essere del 79,1%, fra quotidiani tradizionali acquistati in edicola, free press e siti Internet aggiornati dai quotidiani. Tra questi, solo il 10% sono i lettori della stampa gratuita, si stima quindi che siano il 45% degli italiani, che da decenni costituiscono la tradizionale platea dei lettori dei giornali, ad accostarsi ad un solo modello di informazione a stampa. I lettori dei libri hanno raggiunto nel 2007 il 59,4% della popolazione (individui che hanno letto almeno 3 libri nel corso dell'anno).

La radio vive invece una nuova gioventù, registrando nel 2007 un ascolto del 77,7% della popolazione italiana, percentuale che sale al 94,4% nella fascia giovane.

Buono il numero degli utenti di Internet, con una quota pari al 45,3% della popolazione ed un indice di penetrazione che ha raggiunto tra i giovani il 68,3%. Ampio uso infine del telefono cellulare, con un utenza pari all' 86,4% della popolazione e una quota del 92,6% dei giovani a considerarlo uno strumento di uso quotidiano. Il videofonino è usato invece solo dal 9,3% degli italiani.

13.12.2007

Elisa Scarcella

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